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Redazione

Febbre da calciomercato vol. II

Commento live delle trattative più interessanti della sessione estiva.

Cosa si può fare con 222 milioni di euro
di Marco d’Ottavi
[venerdì 21, pomeriggio]

 

 

Il Paris Saint Germain sembrerebbe intenzionato a pagare la clausola rescissoria da 222 milioni di Euro che lega Neymar al Barcellona. A parte la sospetta ricorrenza del numero 2 – che indica sia il contrasto, la polarità, sia il tentativo di conciliazione – l’importo farebbe immediatamente schizzare Neymar in cima alla lista dei trasferimento più costosi della storia del calcio, doppiando praticamente l’attuale primato di Paul Pogba. Capite da voi che tutto il gioco cambierebbe prospettiva, il cartellino dei migliori giocatori si avvicinerebbe pericolosamente a quelle cifre, tagliando così ancora più fuori chi non può permettersi certe spese.

 

Ecco appunto, parlando di spese e volendo essere moralisti fino ad un certo punto: è giusto spendere 222 milioni per un calciatore? Anche se è uno dei più forti del mondo, dei più riconoscibili e sicuramente il più adatto a diventare un’enorme prodotto del marketing dei prossimi anni. Forse sì, ma bisognerebbe chiedersi anche: quanti modi migliori ci sono per spendere 222 milioni di Euro?

 

Guardiola poteva comprare altri 7 terzini

 

Considerando una spesa media di 40 milioni a terzino forte (50 per Walker, 30 per Danilo), Guardiola con 222 milioni avrebbe potuto comprare 5 terzini già pronti (così tanto per dire qualche nome: Mendy, Guerreiro, Jordi Alba, Marcos Alonso, Rose) per una spesa totale di circa 200 milioni, più usare i restanti 22 per due terzini di prospettiva o scarsi, dipende dalle esigenze dello stesso Guardiola.

 

Girare il vostro personale Star Wars

 

Star Wars VII: Il risveglio della forza è costato 245 milioni di Dollari. Con 222 milioni di Euro chi vuole potrebbe organizzare la produzione del proprio Star Wars. Scegliersi gli attori, supervisionare la trama, farci divertire. Poi magari non potreste chiamarlo proprio Star Wars, a meno che non volete girare tutti gli incassi e il vostro sangue alla Disney che ne possiede i diritti, ma uno in cuor suo lo sa che ha fatto un nuovo capitolo di Star Wars e con gli amici fai una bellissima figura. Per dire potreste anche chiamarlo Neymar Wars.

 

 

 

Darli a Gasperini

 

Per vedere l’Atalanta conquistare il mondo con Petagna.

 

Comprare l’appartamento più costoso di New York

 

L’appartamento più costoso mai venduto a New York, finora, è costato poco oltre i 100 milioni di dollari. Ma c’è un nuovo grattacielo in costruzione al numero 220 di Central Park South che mette in dubbio questo primato. Al suo interno si trova un appartamento, che unisce 50esimo e 51esimo piano più una parte di altri due, ed è in vendita per 250 milioni di dollari (216.214.000 milioni di euro).

 

Vi ricorda niente questa cosa?

 

P.S.: dalla vostra abilità di trattare con gli agenti immobiliari dipende per quanto tempo potrete pagare bollette e condominio. Comunque non molto.

 

Comprarci due Pogba

 

Per poi rispondere alla domanda, meglio un Neymar o due Pogba?

 

Gettare un sassolino nello stagno

 

Sul sito dell’istituto Bruno Leoni è possibile scaricare il contatore del debito pubblico da usare come screensaver se avete bisogno di qualcosa che vi metta un po’ di ansia. Quello che potete fare con 222 milioni è regalarli allo Stato Italiano per sentirsi veramente parte di una comunità.

 

 

Abbonamento a Netflix

 

Considerando Netflix come la forma di intrattenimento più in voga tra i giovani, per offerta in rapporto ai costi, con 222 milioni di euro potrete risolvere la vostra necessità di documentari su casi giudiziari americani, film non poi così belli e Serie TV sempre più di nicchia. Per quanto riguarda l’abbonamento potete scegliere: quello per una persona costa 7,99€ al mese permettendovi di coprirne 27784730. Visto che probabilmente ne voi ne la terra durerete così tanto potete scegliere l’abbonamento per quattro persone, così da fare felici altre tre persone. Questa opzione costa 11,99€ al mese e con 222 milioni ne potrete pagare 18515429.

 

22 copie della Bibbia di Gutenberg

 

La Bibbia di Gutenberg o «Bibbia a quarantadue linee» è il primo libro stampato in Europa con la tecnica dei caratteri mobili. Dei 180 esemplari originali ne rimangono 48, sparsi sulla terra. Il loro valore commerciale si aggira intorno ai 10 milioni. Facendo un rapido calcolo potete permettervene 22. Personalmente vi consiglio di provare a prendere:

 

  • Quella di Bill Gates, che potrebbe però costare di più in quanto Bibbia di Gutenberg di Gates.
  • La copia pergamena della Biblioteca apostolica vaticana.
  • Una delle due copie presenti al Museo Gutenberg a Magonza.

 

Comprare Mercatone Uno

 

Se siete dei nostalgici, Mercatone Uno è in amministrazione controllata e il 15 Febbraio 2017 è uscito un bando che mette in vendita l’intero compendio dei 78 punti vendita, comprensivo dei 23 immobili di proprietà del Gruppo per 220 milioni di Euro.

 

Potrebbe non essere un’ottima idea, ma quei soldi non sono sufficienti per comprare Ikea, bisognerà quindi accontentarsi.

 

Comprare 222 milioni di Kinder Bueno alle macchinette del vostro ufficio

 

Almeno nel nostro si può.

 

Comprare Neymar

 

Se ci pensate è una scelta più logica di quanto sembri.

 

 

Andrés Guardado + Quique Setién = <3
di Emanuele Mongiardo
[venerdì 21, mattina]

 

 

Il pazzo mercato degli allenatori della Liga (che per un attimo sembrava dovesse portare De Zerbi al Las Palmas) ha determinato anche quello dei calciatori, con i direttori sportivi intenti a soddisfare le esigenze dei propri tecnici.

 

Una delle novità più interessanti è l’approdo al Betis di Quique Setién, ex tecnico della rivelazione Las Palmas. In Andalusia il tecnico cantabrico proverà a impiantare uno dei sistemi di gioco più eccitanti degli ultimi anni, simile per molti principi al Napoli di Sarri: creazione continua di triangoli e ricerca della superiorità numerica grazie al moto perpetuo di ogni suo interprete. Uno spartito perfetto per le caratteristiche di Dani Ceballos, ceduto però del Real Madrid.

 

Proprio per rimpiazzare il suo numero dieci, la dirigenza betica ha deciso di puntare 2 milioni su Andres Guardado (che ne ha ereditato anche il numero di maglia), di ritorno in Liga dopo quattro stagioni al PSV.

 

Dopo la sua ultima annata valenciana, Guardado ha ridefinito totalmente il proprio ruolo e la propria concezione di calcio. A Valencia era un’ala tecnica ma senza la necessaria esplosività per sopravvivere, con un metro e settanta scarso di altezza. In Eredivisie prima e in nazionale messicana poi si è trasformato invece in un centrocampista capace di giocare con la stessa efficacia sia un centrocampo a due che in uno a tre.

 

Guardado è riuscito a trasferire il proprio raffinato controllo di palla in mezzo al campo, zona in cui creare la superiorità numerica può essere decisivo per arrivare in porta. “Il Principito” è un centrocampista tecnicamente sopra la media e dalle spiccate doti associative, in grado per questo di influenzare profondamente il sistema di gioco in cui è coinvolto.

 

In particolare sarà interessante capire dove lo collocherà Setién, se da vertice basso di centrocampo, come Roque Mesa nel Las Palmas, o da mezzala con licenza di occupare la trequarti, alla Jonathan Viera. Negli ultimi anni Guardado ha dimostrato di possedere le qualità per interpretare entrambi i ruoli.

 

Da vertice basso, come giocava nel PSV, sa muoversi orizzontalmente per offrire un appoggio alla difesa, ricevendo anche tra i centrali in salida lavolpiana e nello spazio tra difensore e terzino. Soprattutto ha dimostrato di possedere una buona propensione sia al gioco corto che al gioco lungo. Nel primo caso è in grado di superare le linee di pressione avversarie con passaggi in verticale. La qualità nel primo controllo gli permette inoltre di attrarre avversari, aprendo spazi alle loro spalle, dove possono inserirsi i compagni da servire.

 

Col possesso attira fuori posizione l’avversario, che lascia un buco alle proprie spalle. Guardado lo legge e serve l’inserimento del compagno.

 

Per quanto riguarda invece il gioco lungo, riesce a combinare la sensibilità del sinistro con l’intelligenza nelle letture dei movimenti di compagni e avversari. Guardado intuisce in anticipo i tagli delle ali, che riesce a premiare anche col lanci di quaranta metri, nonché le sovrapposizioni dei terzini, spesso lanciati con palloni alle spalle della linea difensiva.

 

Se non fosse per il suo fisico minuto sarebbe un regista perfetto. La fragilità fisica resta un limite quasi insormontabile, che impedisce a Guardado di sviluppare il proprio gioco spalle alla porta, essenziale per il regista di un centrocampo a tre. Forse potrebbe dare il meglio da mezzala, più libero di giocare fronte alla porta, puntare gli avversari e servire filtranti.

 

Il calcio secondo Andres Guardado. Tunnel sul diretto marcatore e palla alle spalle della difesa per Depay che, come in un presagio funebre sulla sua carriera, sbaglia il pallonetto.

 

In ogni caso, il messicano si aggiunge ai centrocampisti di culto che ogni anno la Liga riesce a proporre: la sua storia tecnica e tattica lo rende già uno dei centrocampista più interessanti del campionato spagnolo, almeno in prospettiva. Con lui il progetto Betis, già uno dei potenzialmente più eccitanti della prossima stagione di Liga, si arricchisce ulteriormente.

 

 

3 motivi per cui Guardiola vuole spendere 30 milioni per comprare Danilo (il secondo terzino destro in pochi giorni)
di Daniele V. Morrone
[giovedì 20, pomeriggio]

 

 

Guardiola è passato in una settimana dal non avere terzini destri in squadra ad averne probabilmente due, Kyle Walker e Danilo (quest’ultimo non ancora ufficializzato, però), che dovrebbero essere costati complessivamente circa 89 milioni di euro. Se per Walker, nonostante il prezzo incredibilmente alto (54 milioni di sterline), che qualcuno ha usato per dire che la Premier League ha perso la testa, si poteva capire l’idea alla base della scelta (normalizzazione del ruolo per adattarsi al gioco britannico) più difficile la risposta è per Danilo. Perché comprare un altro terzino destro a quelle cifre appena dopo aver comprato il titolare?

 

Ho provato a trovare una risposta diversa dal “perché possono” per provare a dare un senso ai 30 milioni che il City vorrebbe spendere per Danilo.

 

Per le cotte che Guardiola ha verso i giocatori che lo hanno messo in difficoltà

Guardiola nelle ore di video per prepararsi alle partite finisce per rispettare talmente tanto gli avversari da rasentare la cotta adolescenziale. Sul mercato spesso queste infatuazioni si traducono in tentativi di comprare i giocatori che in passato lo hanno messo in difficoltà, che lo hanno impressionato sotto i suoi occhi. C’è un filo diretto che lega tutti gli acquisti di questo mercato (Walker, Bernardo Silva, Ederson): hanno giocato contro Guardiola negli ultimi tre anni.

 

 

Perché Guardiola pensa in realtà di poterlo schierare anche a sinistra

Il City con Danilo pensa di aver risolto non uno ma due ruoli come minimo: L’ha pagato 30 mln perché pur come riserva pensa di poterlo schierare sia a destra che a sinistra durante la stagione. Sono quindi 15 milioni a ruolo. (anche se, va detto, il City spinge da inizio mercato per comprare un terzino sinistro, uno tra Rose e Mendy).

 

Per farne un regista

Dopo averci provato fallendo con Zabaleta, Guardiola ha visto in Danilo le caratteristiche perfette per plasmare un nuovo falso terzino che faccia da regista mascherato della squadra. Un terzino che, come Lahm, possa anche essere spostato direttamente a centrocampo. Rispetto a Zabaleta è più tecnico, preciso nei passaggi (86% contro 82%) e nel lavoro difensivo (3 contrasti e 2.4 intercetti a partita).

 

 

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