Il 2020 è stato un anno difficile per tutti, anche per lo sport che è stato costretto ad andare in letargo per alcuni mesi. Leggere può essere un modo come un altro per mettersi finalmente alle spalle questo anno nefasto. Abbiamo pensato quindi di mettere insieme una manciata di pezzi delle nostre migliori firme, che magari vi siete persi o che avrete tempo di leggere solo durante le vacanze di Natale. In ogni caso, speriamo in questo modo di augurarvi un 2021 felice o in cui almeno potremmo tornare allo stadio. Auguri!
Le preoccupazioni di un allenatore di calcio giovanile
Come sappiamo, è stato un anno drammatico per il calcio, che ancora non è uscito del tutto da una crisi esistenziale che potrebbe essere più lunga del previsto. Se però gli stadi vuoti delle leghe europee ce l’abbiamo davanti agli occhi quasi tutti i giorni, diversa è la situazione del calcio cosiddetto minore e giovanile - che poi sono i mondi più colpiti da questa crisi. Fabio Barcellona racconta in prima persona le ansie e i timori di dover allenare nel mondo distopico in cui ci siamo improvvisamente ritrovati, con tutte le conseguenze che comporta.
L’artista precedentemente conosciuto col nome di Principe
Giuseppe Giannini è una specie di Dio minore per i tifosi romanisti. La sua storia è delicata e malinconica come racconta bene Fabrizio Gabrielli in questo lungo articolo a metà tra dichiarazione d’amore e nostalgia.
100 cross di Candreva recensiti
Come dice il titolo: 100 cross di Candreva recensiti, tipo Tripadvisor.
Foto di Chris Ricco/Getty Images
Il nostro modo di celebrare Maradona: tanti ricordi di tante voci diverse per provare a raccontare le mille sfaccettature del suo genio.
Cosa ha voluto dirci Michael Jordan con The Last Dance
Nel bel mezzo di un lockdown globale senza sport, Michael Jordan è arrivato e si è preso tutta la scena. Il documentario su di lui e sull’”ultimo ballo” dei suoi Bulls ha riempito l’agenda sportiva per settimane, due puntate alla volta. Un documentario eccezionale che ci ha fatto tornare a parlare di una figura più controversa di quello che ricordavamo. In questo articolo Dario Vismara tira le fila e prova a spiegare i motivi per cui Michael Jordan a vent’anni di distanza è voluto tornare a far parlare così tanto di sé.
Il lockdown e quei lunghi mesi senza calcio sono stati l’occasione non solo per portare avanti un lungo e inutile campionato su FIFA, ma anche per studiarci il calcio del passato. Qui Federico Aquè si è riguardato Dejan Savicevic con gli occhi di oggi, uno dei migliori dribblatori della storia del calcio, e anche uno dei giocatori su sui ci è sedimentato lo stereotipo del fantasista balcanico genio e sregolatezza. Era davvero così?
Non ci sarà un altro Khabib Nurmagomedov
Il 26 ottobre Khabib Nurmagomedov è salito sull’ottagono e ha battuto Justin Gaethje, costringendolo al ritiro e facendolo svenire per qualche secondo. Dopo l’incontro Nurmagomedov prende il microfono e dice che si ritira come promesso alla madre, dopo la morte del padre per il coronavirus. Daniele Manusia parte da questo momento per raccontare la legacy di uno dei lottatori di MMA più unici della storia.
Sembra passato un secolo, ma il 26 gennaio 2020 l’elicottero che trasportava Kobe Bryant, la figlia Gianna e altre 7 persone precipitava a Calabasas. La redazione basket di Ultimo Uomo più altri appassionati in questo articolo ricordano cos’era Kobe per loro, l’atleta e l’uomo, perché la nostra generazione è cresciuta col mito di Kobe e così rimarrà per sempre.
Foto di Rob Carr/Getty Images
Il tunnel più umiliante del secolo
Un bracket dedicato alle “buste”, cioè ai tunnel umilianti che vediamo sui campi da calcio. Qual è stato il migliore dal 2000 a oggi? Un pezzo, direi, necessario.
Stuey Ungar, genio e dannazione
Una delle novità più belle del 2020 su l’Ultimo Uomo sono stati i racconti di Niccolò Scarpelli sul mondo del gioco d’azzardo. Questo è il mio preferito, perché è su uno dei personaggi più leggendari del poker, cioè Stuey Ungar detto “The Kid”.
Giocare con le gambe che tremano
Quello dell’ansia e della depressione è un tabù nel calcio che quest’anno è venuto a galla in modo particolare, con la vicenda di Josip ilicic. Qui c’è la testimonianza di Alessandro Gazzi, calciatore professionista e scrittore.
L’intelligenza artificiale ha vinto
L’intelligenza artificiale sta diventando una variabile sempre più grande nel mondo dello sport e lo sarà sempre di più in futuro. Ma cosa significa questo per gli atleti? La storia di Lee Se-Dol, il più grande giocatore di Go vivente e uno dei più grandi mai esistiti battuto dall’intelligenza artificiale Alpha Go in una partita leggendaria, potrebbe essere una possibile risposta.
Come ha fatto Age of Empires II a diventare un esport
Il 2020 sarà probabilmente ricordato come l’anno in cui gli esport si sono presi la scena. Tra i tanti videogiochi che quest’anno hanno vissuto un sorprendente revival in una nuova veste competitiva c’è anche Age of Empires II, uscito originariamente nel 1999 ma su cui Red Bull ha deciso di puntare con un torneo competitivo solo oggi. Questa è la storia personale di un appassionato che in un certo senso è cresciuto insieme ad Age of Empires quando ancora internet non esisteva per come lo conosciamo oggi, ritrovandosi sulla soglia dei trent’anni a guardarsi i video YouTube di atleti professionisti.
Storia di Lapo Elkann alla partita tra Lakers e Raptors
9 marzo 2010: Raptors e Lakers sono punto a punto in una sfida importante in chiave playoff. A meno di due minuti dal termine, Calderon si butta su una palla vagante, ma dal pubblico spunta la mano di un tifoso che l’anticipa. Quel tifoso è Lapo Elkann e questa è la storia di quel momento assurdo di sport.
Foto di Andrew D. Bernstein/NBAE via Getty Images
Come gli Atlanta Hawks hanno contribuito all’elezione di Joe Biden
Quando si parla di rilevanza sociale e politica dello sport spesso si è costretti a rimanere vaghi o metaforici. Questo pezzo di Lorenzo Bottini invece ha il merito di dare contorni chiari a come gli Atlanta Hawks hanno contribuito alla vittoria di Biden in Georgia, dove un candidato democratico non vinceva da 28 anni.
Francesco Totti portava la luce
Il gesto tecnico più iconico del repertorio di Francesco Totti è forse l’apertura al buio, su cui Gianni Montieri in questo pezzo costruisce una complessa e affascinante metafora con il mondo del poker.
L’uomo più potente del tennis di cui non avete mai sentito parlare
La storia di Justin Gimelstob è poco conosciuta ma importante per capire l’evoluzione politica del tennis negli ultimi anni. Alfredo Giacobbe la racconta cogliendone il grande valore narrativo, per un personaggio che potrebbe tranquillamente fare parte di un film dei fratelli Cohen.