Il tunnel è il re dei dribbling per una ragione semplice: è il gesto che contiene la più alta umiliazione dell’avversario. Forse perché c’è qualcosa di sessuale nel dribblare l’avversario facendogli passare il pallone in mezzo alle gambe. Quando uno subisce un tunnel è perfido gridargli “chiudi le gambe!” come se quello provasse piacere (ci siamo capiti). Forse solo perché il tunnel è l’inganno supremo. Mettetela come volete ma lo sappiamo da quando giocavamo a pallone per strada: subire un tunnel ti fa sentire violato; farlo ti rende automaticamente il re del campo.
Fare un tunnel è complicato. Bisogna leggere con tale anticipo il movimento delle gambe dell’avversario che diventa una specie di preveggenza. Alcuni tunnel hanno uno scopo puramente pratico, superare gli avversari che ti vengono incontro; altri sono quasi gratuiti, e contengono un grado d’umiliazione imbarazzante. A Roma si chiamano buste e quando succedono qualcuno grida “buuuusta” per certificare la cosa, francobollare questa sopraffazione di un individuo sull’altro. Non riesco a spiegarmi l’etimologia: forse con un tunnel ti ho preso e imbustato. In effetti una “busta” è la strumentalizzazione suprema del corpo del marcatore. O magari l’idea delle due braccia delle buste richiamano le gambe aperte del marcatore. O ancora: potrebbe essere un derivato di “prendi e porta a casa”. Ci sono altri modi per definirle, con un grado di metaforicità più o meno alto. In Spagna “caño” richiama l’idea di un tubo per esempio; in Francia “petit-pont” un piccolo ponte innalzato tra le gambe dell’avversario; in Inghilterra “panna” richiama invece la dolcezza soffice del tocco di palla e “nutmeg” sembra avere un’etimologia ancora più complessa. Richiamerebbe l’essere ingannato come si faceva con la noce moscata mescolata con polvere non di qualità venduta nei mercati dell’Inghilterra di metà ‘800.
Abbiamo raccolto i migliori tunnel dal 2000 a oggi, e li abbiamo fatti scontrare l’uno con l’altro per decretare qual è stato il migliore del secolo. Le regole sono poche: abbiamo scelto un solo tunnel per giocatore (e per alcuni specialisti è stato davvero difficile); abbiamo privilegiato quelli difficili, ma soprattutto quelli umilianti. Magari fatti in contesti prestigiosi, o contro avversari forti che naturalmente è più gustoso umiliare.
Che il grande torneo abbia inizio.