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Dario Saltari

Anche la Serie A avrà il suo campionato di FIFA

Quello italiano era rimasto l'ultimo tra i principali campionati europei a non averlo.

Il rapporto tra eSports e sport tradizionali è sempre più profondo: se agli albori i videogiochi si servivano degli sport per attirare visibilità e pubblico, adesso il rapporto si sta lentamente invertendo. Gli sport tradizionali, e il calcio in particolare, stanno sempre più cercando di penetrare nel mondo del gaming competitivo in modo da attrarre quella giovanissima fascia di pubblico meno interessata al pallone rispetto al passato. E questo, nella pratica, significa che sempre più club hanno ormai un proprio team eSports, il più delle volte esclusivamente dedicato a FIFA.

 

Ad esempio, c’è il team di FIFA del PSG, del Manchester City, dell’Ajax, dello Sporting Clube, dello Schalke 04, del West Ham, del Valencia e del Besiktas, per fare alcuni dei nomi più prestigiosi in Europa.

 

I campionati di FIFA in Europa

Negli ultimi anni questo fenomeno è diventato talmente importante che gli stessi campionati hanno iniziato a creare una propria controparte virtuale, dove i team delle rispettive squadre potessero competere stabilmente. E negli ultimi due anni quasi tutti i principali campionati europei si sono dotati di una propria lega di FIFA.

 

Il primo campionato è stato la Ligue 1 nel novembre del 2016, seguito nei due anni successivi da Liga, Bundesliga e, poco più di un mese fa, Premier League. Solo pochi giorni fa anche la Champions League ha creato, attraverso un accordo tra UEFA e EA Sports, un proprio autonomo campionato di FIFA.

 

La eChampions League avrà una prima fase virtuale tra il 2 e il 3 marzo, da cui usciranno 64 qualificati che si affronteranno in due successive fasi dal vivo tra la fine d’aprile e la fine di maggio. Per aumentare il realismo della competizione, gli 8 qualificati all’ultima fase saranno costretti ad inserire nelle loro rose calciatori parte delle rose reali delle squadre durante la fase a gironi della vera Champions League (in generale nella modalità FUT le rose sono frutto di scambi e acquisti).

 

E la Serie A?

Come forse avrete notato, nell’elenco qui sopra manca la Serie A, nonostante molti dei suoi club si siano già mossi per avere la propria squadra. Nello specifico, le squadre dell’attuale campionato di Serie A ad avere un team o almeno un videogiocatore di FIFA tesserato sono Roma, Sampdoria (con Mattia “Lonewolf92” Guarracino), Genoa, Empoli, Parma e Cagliari.

 

 

Da quanto abbiamo appreso, però, scrivendo alla Lega Serie A, nel 2019 anche il massimo campionato italiano si doterà finalmente di un proprio campionato di FIFA. Il capo ufficio stampa, Tiziano Mauri, ci ha confermato al telefono che la Lega ha già fatto degli studi di fattibilità e confronto rispetto agli altri campionati europei, grazie alla collaborazione di una “importante società di gaming”, e al momento ha due progetti possibili su come strutturare questo nuovo campionato.

 

Al momento non ci sono ulteriori dettagli sulla struttura: magari la Serie A prenderà spunto dalla Premier League, che ha organizzato un torneo a 20 squadre con la fase di qualificazione online e i playoff dal vivo (la finale si terrà a Londra tra il 28 e il 29 marzo a Londra e sarà trasmessa live da Sky Sport). Non è ancora chiaro nemmeno come faranno le squadre che non hanno una proprio team a partecipare al campionato, ma a quanto ci ha detto Mauri una delle possibilità è che sia la stessa Lega ad occuparsi di trovare videogiocatori per le squadre sprovviste.

 

Resta da decidere anche la data esatta di inizio, nel 2019, per il primo campionato di eSports della Serie A. Molto dipenderà da che priorità darà a questo progetto il nuovo amministratore delegato della Lega Serie A, che verrà eletto entro la fine del 2018.

 

Se volete entrare nel team della vostra squadra del cuore, comunque, vi conviene iniziare ad allenarvi.

 

 

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Dario Saltari è uno degli scrittori che curano L'Ultimo Uomo e Fenomeno. Sulla carta, ha scritto di sport per Einaudi e Baldini+Castoldi.