Al termine della fase a gironi la Fifa ha scelto il suo top XI. Tre partite sono poche, ma i gironi di qualificazione sono forse l’unico step che ci permetta dei paragoni tra chi è sceso in campo, cosa che non sarà più possibile quando la differenza tra il numero di gare disputate dai vari giocatori sarà inevitabilmente maggiore. Grazie alle statistiche di Squawka e Whoscored ho scelto i migliori giocatori per ruolo, scegliendo un modulo che può variare da un 3-4-3 a un 5-2-3 alla van Gaal.
Una prima scrematura l’ho effettuata considerando solo i giocatori che hanno disputato tutte e tre le partite del girone, due mi pareva un campione davvero troppo poco significativo. Molti dei giocatori presenti sono già tornati a casa, gli altri sono in attesa di capire che posto occuperanno nella storia del calcio. Come in tutte le top 11 anche qui troverete esclusi illustri, e questo potrebbe farvi infuriare se fra loro ci fossero i vostri pupilli. E se non vi piacciono le formazioni ideali basate sui numeri, gasatevi guardando questo video prima degli ottavi di finale.
Ora sappiamo perché i giocatori indossano sempre le cuffie.
GUILLERMO OCHOA
I tre portieri meno battuti dei gironi sono stati Navas, Courtois e l’estremo difensore del Messico, tutti hanno concesso una sola rete e sono rimasti imbattuti in due delle prime tre partite disputate. Tra questi Ochoa e il costaricano sono quelli che hanno effettuato più parate 7, contro le sei del belga, che dalla sua aveva anche una difesa più valida. Ma se i numeri li mettono sullo stesso piano, alla luce di come sono andate le cose nella partita più difficile del girone, direi che il punto strappato dal Messico contro il Brasile è in gran parte merito del portiere dell’Ajaccio.
DANIEL VAN BUYTEN
Il belga era presente anche nella top 11 degli over 35 convocati per Brasile 2014. Personalmente non mi aspettavo di trovare dei numeri di questo genere quando sono andato a snocciolare i dati di Squawka. Le statistiche difensive tendono a privilegiare i giocatori che militano in squadre messe sotto pressione dagli avversari, non è difficile trovare giocatori mediocri nelle prime posizioni, solo perché hanno avuto più occasioni di effettuare tackle e giocate difensive in generale. Secondo il performance score di Squawka—un algoritmo che somma le azioni in fase offensiva, difensiva e di possesso assegnando loro un peso specifico—Van Buyten è primo tra i colleghi del reparto arretrato. È il giocatore che ha bloccato più tiri agli avversari (5) ed è secondo solo a Yoshida nella classifica dei duelli aerei totali (12 vs 14), precedendo però il giapponese nella percentuale di successo degli stessi (92% vs 82%).
GARY ALEXIS MEDEL
Il cileno è stato l’acquisto più oneroso nella storia del club gallese, per comprarlo il Cardiff City ha dovuto sborsare 11 milioni sterline la scorsa estate. El Pitbull—un soprannome che non evoca certo i giochi di suola—è un centrocampista, ma può essere schierato anche come centrale arretrato, ruolo che sta ricoprendo nella spedizione brasiliana de La Roja. Con 6 intercettazioni, 2 tiri bloccati e 28 interventi a liberare la difesa Medel è stato il giocatore che ha compiuto più interventi difensivi sinora. L’ex Siviglia e Boca Jrs è anche primo per passaggi riusciti tra i difensori di questo Mondiale, 181.
Compilation ignorante di Medel aka El Pitbull.
DALEY BLIND
È il figlio di Danny Blind, il capitano dell’ultimo grande Ajax, quello che vinse la Champions League 1994/1995 e perse ai rigori la finale dell’anno successivo, contro la Juventus. Daley nasce ad Amsterdam nel 1990, cresce nel settore giovanile dei Lancieri e debutta in Eredivisie nel dicembre 2008. Questo è il suo primo Mondiale e alla guida dell’Olanda c’è Louis van Gaal, che era stato allenatore della corazzata capitanata da Danny Blind. Rispetto al padre, Daley ha messo in mostra una maggiore duttilità tattica: nato come terzino sinistro, può giocare da difensore centrale e de Boer l’ha provato anche in un ruolo simile a quello di Lahm nel Bayern Monaco. Nel 5-2-3 adottato finora da van Gaal è riuscito a mettere in mostra tutte le sue capacità: è secondo per tackle effettuati dietro al solo Mascherano (16) e primo a pari merito con Cuadrado per assist vincenti (3).
JUAN GUILLERMO CUADRADO
Nel Classificone il colombiano emergeva come il calciatore di Serie A più bravo a fare impazzire gli avversari con 118 dribbling positivi e 116 falli subiti era primo in entrambe le graduatorie. L’esterno della Fiorentina ha un po’ deluso da questo punto di vista: ha saltato l’uomo solo in quattro occasioni ed è stato fermato irregolarmente solo sei volte. Ma nello strepitoso girone di qualificazione dei cafeteros, Cuadrado è stato a dir poco decisivo: ha partecipato a 4 delle 9 reti colombiane con tre assist vincenti e una rete.
JAVIER ALEJANDRO MASCHERANO
Il tackle è il suo pezzo forte, come quantità e qualità in questa giocata è forse il migliore al mondo; nel caso non lo fosse, è di sicuro finora quello che ne effettuati di più, 17. Ma l’apporto dell’ex Liverpool alla manovra argentina non si è limitato alla fase difensiva, infatti Jefecito è anche il giocatore che ha recapitato più palloni ai compagni, 259 con una precisione del 92%, il secondo di tutto il Mondiale dietro a Toni Kroos. E se pensate che sia un dato viziato da un gioco che privilegia i passaggi corti e semplici, sappiate che è il migliore a raggiungere i compagni quando cerca traiettorie più lunghe, 37 su 40 (considerando solo una lunghezza di almeno 25 yard). Certamente privilegia le linee di passaggio orizzontali—alla voce passaggi filtranti si legge ancora uno zero—ma è oggettivamente difficile chiedergli di più.
Mascherano, una vita per il tackle.
MIRALEM PJANIĆ
Il bosniaco è uscito di scena con una rete e un assist vincente nell’inutile vittoria dei suoi contro l’Iran. Dalla squadra di Safet “Pape” Sušić ci si poteva aspettare di più, ma il centrocampista della Roma si è fatto valere, dimostrando di saper abbinare alla qualità anche un buon dinamismo. Secondo i dati FIFA il bosniaco ha percorso 34,5 km durante la fase a gironi, risultando nono tra i giocatori che hanno corso di più. Nonostante l’elevato chilometraggio, Pjanić è l’atleta che più di ogni altro è riuscito a mantenere alta la precisione in fase di rifinitura: con 12 occasioni create è il giocatore che ha fornito più assist ai compagni (ex aequo con Benzema) e con 3,3 cross positivi a partita è stato con Di María il migliore anche in questo fondamentale.
RICARDO RODRÍGUEZ
Il suo nome si è sentito spesso prima e durante questi Mondiali, sia per la grande stagione con la maglia del Wolfsburg che per le conseguenti voci di mercato. In Brasile si è confermato esterno basso dall’assist facile: 5 le occasioni create totali e 2 i compagni mandati in gol nelle prime tre partite del torneo, tanti quanti Aurier della Costa D’Avorio, ma a me serve un esterno sinistro, a destra c’è un certo Cuadrado. Il performance score di Squawka dà lo svizzero in seconda posizione tra i difensori con tre match all’attivo. Oltre alla sua propensione per la fase offensiva, il mancino a disposizione di Hitzfeld è molto attivo in fase di contrasto della manovra avversaria: con 14 tackle complessivi è secondo per contrasti effettuati tra i difensori, dietro al solo Daley Blind.
LIONEL ANDRÉS MESSI
La Pulga ha vinto il suo ultimo trofeo lo scorso agosto, la Supercoppa di Spagna 2013. Da allora è stato un susseguirsi di problemi fisici, scontri decisivi persi contro le squadre di Madrid (Liga, Champions, Copa del Rey) e conati di vomito (che lui liquida dicendo che gli “succede sempre”). 28 gol in 31 partite di campionato, 8 in 7 gare di UCL non sono bastati per fare meglio dell’avversario di sempre, CR7. Sul suo curriculum c’era appena una marcatura—datata Germania 2006—nei due precedenti Mondiali disputati e molti erano convinti che il Messi blaugrana non fosse replicabile in albiceleste. Forse il nonno materno ha ragione, non corre più come prima, però è il giocatore che ha effettuato più dribbling sinora, 17. Ciro Ferrara ritiene Maradona “un’altra cosa”, ma delle sue 4 reti solo una è arrivata quando i suoi erano già in vantaggio (vs Bosnia) e tutte sono risultate determinanti per il risultato finale. Nessun assist vincente sinora, ma con 3,72 occasioni create ogni 90’ trascorsi in campo condivide con Shaquiri il trono del più bravo a mandare al tiro i compagni.
Filmografia parziale dei conati di Messi, aggiornata a marzo 2014.
THOMAS MÜLLER
Il tedesco è stato il miglior marcatore di Sudafrica 2010—alla pari di Forlan, Villa e Sneijder—con 5 reti, 4 erano arrivate nelle tre partite a eliminazione diretta disputate nell’ultimo Mondiale (in semifinale era squalificato). A mio avviso è uno dei giocatori più intelligenti tatticamente che ci siano in circolazione, e lo stile di gioco di questa Germania esalta le sue caratteristiche. Ha esordito in Bundesliga nel 2008 entrando al posto di Klose; oggi, sei anni più tardi, il calciatore che condivide con Ronaldo lo scettro del più prolifico di tutti i tempi, per colpa sua fatica a trovare i minuti necessari a segnare il 16° goal, quello che gli varrebbe il primato in solitaria. Müller, proposto da Löw come prima punta, nei 261’ passati in campo ha realizzato 4 gol con appena 7 tiri in porta e creato sette occasioni tra cui un assist vincente; in 5 delle 7 marcature tedesche nel girone di qualificazione c’è la sua firma.
NEYMAR DA SILVA SANTOS JUNIOR
Nella top 11 dei migliori giovani di questo Mondiale l’avevo messo come dodicesimo, fuori classifica, per una questione soprattutto ambientale. Senza dubbio era il giocatore che più di ogni altro rischiava di fallire per l’enorme pressione cui era soggetto. La prova del nove sarà la fase a eliminazione diretta, ma lui qualche risposta l’ha già data. Contro il Messico è scesa qualche lacrimuccia che forse ha contribuito a farlo rimanere a secco. Nelle altre due partite sono arrivate altrettante doppiette, O Ney è stato l’unico capace di metterne a segno due finora. Il numero 10 verdeoro ha ribaltato lo svantaggio contro la Croazia, con il Camerun ha invece poi sbloccato la gara e portato avanti i suoi quando erano sul pari. Tra i primi 25 giocatori per tiri effettuati è il più preciso, l’89% finiscono nello specchio.