Al di là della confusione che solitamente regna quando si parla di calciomercato, i nomi che maggiormente stanno circolando in queste ore non fanno che infittire i dubbi sul tipo di centrocampista che la Juventus potrebbe volere, e quindi sulle idee di gioco su cui Allegri vorrebbe impostare la prossima stagione. Nemanja Matic, Blaise Matuidi, Emre Can, Steven N’Zonzi sono tutti giocatori diversi tra loro, solo parzialmente sovrapponibili.
Nel 4-2-3-1 della passata stagione Pjanic è stato il mediano che si muoveva in maniera orizzontale, Khedira quello che accompagnava l’azione in verticale e accorciava sugli attaccanti. Immaginando che il 4-2-3-1 possa essere il modulo di gioco di riferimento anche della prossima stagione, Pjanic e Khedira dovrebbero essere ancora considerati i titolari, ma la molteplicità degli impegni ad alto livello della Juventus non permette di pensare a un solo titolare per ogni ruolo, per questo è doveroso immaginare un centrocampista in grado di accoppiarsi efficacemente con entrambi.
Un centrocampista duttile, in grado di assecondare le caratteristiche di Pjanic e Khedira, ma con una predilezione per il lavoro orizzontale e il presidio degli spazi davanti la difesa. Se Khedira è un giocatore che dà il meglio di sé correndo in avanti in entrambe le fasi di gioco, Pjanic è tatticamente più versatile, in grado sia di organizzare la costruzione bassa rimanendo vicino alla difesa che di muoversi verticalmente verso la trequarti. Per questo qualcuno in grado di divedere con lui il presidio della zona davanti alla difesa lo libererebbe più spesso in avanti, migliorando il rendimento offensivo di Pjanic e arricchendo il gioco della Juventus.
Ma adesso è arrivato il momento di fare i nomi. Quattro nomi, per la precisione. Più tre giocatori che i tifosi sognano, ma che difficilmente vedremo in bianconero.
1. Nemanja Matic
Compatibilità tattica: 8
Quanto ci piacerebbe vederlo in Serie A: 8
Il serbo del Chelsea garantirebbe protezione centrale, grossa copertura orizzontale del campo e buona circolazione del pallone. I suoi chili e i suoi centimetri sarebbero preziosi in ogni duello, specie quelli aerei. È anche capace di muoversi in avanti, con un buon piede sinistro. Difende bene posizionalmente, e preferisce gli intercetti ai tackle: tra i giocatori di cui stiamo parlando è quello che nella passata stagione ha, di gran lunga, recuperato palla più volte in anticipo (1.84 in media ogni 90 minuti). Una caratteristica gradita ad Allegri.
Nel campionato italiano non funzionano molto i giocatori lenti e questo potrebbe essere un punto a sfavore di Matic. Tatticamente però corrisponde all’identikit tracciato sopra: la sua capacità di tenere la posizione lo rende adatto a giocare con Khedira e permetterebbe a Pjanic di ampliare il suo campo d’azione.
Alzi la mano chi storcerebbe il naso davanti a una coppia Khedira-Matic o Matic-Pjanic. Io no.
Va in tackle, recupera il pallone e lo gioca in verticale: un bignami di Nemanja Matic.
2. Blaise Matuidi
Compatibilità tattica: 4
Quanto ci piacerebbe vederlo in Serie A: 5
Blaise Matuidi è una mezzala sinistra che si esprime al meglio quando può correre in avanti. In fase di non possesso palla andando in pressione sugli avversari; in fase offensiva inserendosi a tutta velocità negli spazi liberati dai propri attaccanti. Partendo da dietro, non disdegna anche la ricerca della profondità in posizione esterna. Proprio per queste sue caratteristiche, Matuidi si inserirebbe meglio in un centrocampo a 3, dove in passato ha dato il meglio di sé.
Se fatto giocare in maniera meno dinamica, più a presidio della sua posizione, perde gran parte della sua efficacia ed emergono i limiti, anche tecnici. Il suo impiego in un centrocampo con due interni è problematico: in coppia con Khedira aprirebbe troppi spazi alle proprie spalle. Insomma, nonostante il valore del giocatore, forse sarebbe meglio volgere lo sguardo altrove.
Matuidi disegna una traccia profonda dal centro del campo verso l’esterno per ricevere in corsa. Contemporaneamente Khedira fa lo stesso in mezzo. Chi garantisce l’equilibrio della squadra?
3. Emre Can
Compatibilità tattica. 6,5
Quanto ci piacerebbe vederlo in Serie A: 7,5
È senza dubbio il più duttile tra i centrocampisti accostati alla Juventus. Addirittura, Jurgen Klopp a Liverpool lo ha impiegato come terzo di destra nella sua difesa a 3. Emre Can può essere definito un tuttocampista, in grado di fare quasi ogni cosa in mezzo al campo grazie alle sue doti fisiche e alla sua buone doti tecniche.
Il suo atletismo incide sulle sue doti difensive: anche se non è velocissimo, aiutato dal gegenpressing di Klopp è il centrocampista dei 4 presi in considerazione che recupera maggiormente il pallone in tackle (1.96 tackle vinti/p90).
Inoltre è il candidato che incide maggiormente in fase di rifinitura/finalizzazione: è quello che effettua più passaggi chiave e che va al tiro e segna di più. Sarebbe un perfetto alter-ego di Khedira vicino a Pjanic, se invece venisse accoppiato con il connazionale tedesco dovrebbe frenare parte della sua voglia di correre in giro per il campo.
Bisogna considerare che Emre Can ha bisogno di fare anche queste corse palla al piede.
4. Steven N’Zonzi
Compatibilità tattica: 8
Quanto ci piacerebbe vederlo in Serie A: 7
Il centrocampista del Siviglia è un giocatore maturato lentamente, valorizzato dal sistema progettato da Sampaoli nella passata stagione. Sebbene classificato come centrocampista puramente difensivo a causa della sua altezza e del suo passo dinoccolato, N’Zonzi è un discreto distributore di gioco e un buonissimo passatore di filtranti tra le linee avversarie.
Più che un organizzatore della manovra è un facilitatore della stessa, grazie anche alla sua buona sensibilità nel trovare zone libere di ricezione. In fase di non possesso domina nei duelli aerei e preferisce la pressione avanzata a una difesa più posizionale. Le sue tendenze tattiche garantirebbero sufficiente protezione agli inserimenti di Khedira e una buon alchimia nella distribuzione dei tempi e degli spazi con Pjanic. Anche se il nome non sembra aver riscosso grande entusiasmo nel pubblico italiano, sarebbe un’aggiunta intelligente e di qualità.
Distribuzione elementare del gioco seguita da passaggio taglia linee: N’Zonzi in fase di possesso palla.