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Emanuele Atturo

Le notizie più incredibili del mese vol.1

Notizie assurde che vi faranno apparire il mondo come un posto più imprevedibile.

Su l’Ultimo Uomo, come sapete, non pubblichiamo notizie ma approfondimenti. Esistono già troppe informazioni su internet e il loro rumore di fondo ci fa perdere la cognizione di cosa è importante e cosa no. Ci sono, però, alcune notizie che anche se “poco importanti” meritano comunque di emergere dalla massa informe di tutti i giorni, perché sono così assurde che riescono a restituirci un certo senso di imprevedibilità del reale. Per questo, abbiamo deciso di raccogliere le notizie più assurde dell’ultimo mese, mese e mezzo, provando a raccontarvele. 

 

I giocatori del Sassuolo stavano per essere arrestati per aver rubato dei gelati

 

 

A fine settembre, contro il Cagliari, il Sassuolo ha vinto la sua prima partita stagionale. Sulla via del ritorno, all’aeroporto di Elmas, i giocatori volevano festeggiare mangiando un gelato. Il problema è che però tutti i bar dell’aeroporto erano chiusi. Il frigo però era accessibile e i giocatori hanno iniziato quindi a prendersi da soli i gelati. A quel punto però è arrivata la polizia, che si è trovata davanti questa scena: dei ragazzi milionari che rubavano dei gelati nel frigo di un bar chiuso.

 

Una declinazione infantile e un po’ ridicola della narrazione da bad boys ancora molto forte nel calcio. I giocatori hanno detto agli agenti che si trattava di un equivoco, stavano già raccogliendo i soldi per pagare i gelati in un secondo momento e non c’era da preoccuparsi. «Si è verificato un malinteso in buona fede, risolto senza problemi e con la massima trasparenza» ha rassicurato Carnevali, l’amministratore delegato del Sassuolo. Alla fine, pare, ha pagato Matri.

(22 settembre)

 

Youssoupha Moukoko sta distruggendo i campionati giovanili tedeschi

 

 

Stiamo parlando di un attaccante di 12 anni che gioca nell’U-17 della squadra e ha segnato 23 gol in 12 partite, quindi praticamente due a partita. Il Borussia Dortmund lo ha comprato lo scorso anno dal Saint Pauli. Moukoko è nato in Camerun e in molti hanno già iniziato a seminare dubbi sulla sua reale età: i video di skills a lui dedicati segnalano la sua età con davanti un punto interrogativo e sull’argomento è stato interrogato anche il padre, che ha dato una spiegazione strana: «Youssoupha non può avere più di 12 anni perché la madre ne ha appena 28». L’allenatore di Moukoko, Preus, ha dichiarato: «Credo che la sua età possa essere solo supposta. Forse in realtà ha uno o due anni in più, ma di certo non ne ha 17. Per lui è una situazione difficile, non c’è motivo di accusarlo, non sta barando o altro».

(13 ottobre)

 

José Mourinho ha chiamato Vivarini dell’Empoli per complimentarsi e augurargli una buona stagione

 

 

Più Mourinho diventa cupo e distruttivo nelle sue strategie di gioco, più sembra diventare malleabile fuori dal campo. Negli ultimi anni le sue dichiarazioni offensive e provocatorie contro i colleghi si sono diradate sempre di più, mentre sono aumentati gli attestati di stima, alcuni davvero impronosticabili. Ad esempio qualche settimana fa Mourinho ha chiamato Vivarini, attuale tecnico dell’Empoli, per complimentarsi e incoraggiarlo per la nuova stagione. «Mourinho mi ha chiamato a inizio campionato posso confermarlo, il direttore Butti ha un gran rapporto con lui e mi ha fatto questa sorpresa. Mi ha detto che mi tiene d’occhio e che devo continuare così, perché non posso sbagliare. Insomma mi ha messo pressione anche lui. Il resto della chiacchierata? Me lo tengo per me».

 

È difficile trovare il senso del perché due pianeti apparentemente così lontani arrivino a toccarsi in modo così diretto. Così si è iniziato a pensare a Vivarini come a una specie di nuovo Sarri: qualcosa di speciale dovrà pur avere se Mourinho lo chiama di persona nonostante alleni l’Empoli in Serie B. Vivarini ha una storia da calcio di provincia come ce ne sono tante. Ha smesso di giocare a 33 anni dopo essersi rotto due volte il legamento crociato, e ha iniziato a studiare da ragioniere e da allenatore. Inizia ad allenare nelle serie minori e nel 2004 arriva al Pescara come collaboratore. Un anno dopo in Abruzzo arriva Sarri e Vivarini diventa il suo collaboratore preferito: «Dalla prima volta in cui ci siamo incontrati ho capito subito di avere di fronte un ragazzo molto intelligente. Una persona chiara, pulita e capace» ha dichiarato il tecnico su di lui.

 

Dopo un’altra pesante gavetta, Vivarini ha la sua prima consacrazione a Teramo, nel 2014/15, quando gioca col 3-5-2 e la coppia Lapadula-Donnarumma, che mette insieme 44 gol. Lapadula svolta praticamente la carriera in quel momento e definisce ancora Vivarini “l’allenatore più bravo che io abbia mai avuto”. Il Teramo avrebbe ottenuto la promozione in Serie B, che gli viene revocata però a causa del calcioscommesse. Vivarini nel 2016 vince la panchina d’oro della Lega Pro. Lo scorso anno ha allenato il Latina, dove è retrocesso con la società in fallimento, tanti punti di penalizzazione e stipendi non pagati.

 

Ora, all’Empoli, Vivarini ha 21 punti in 13 partite, è terzo a 2 punti dal Palermo primo. Il tecnico ha impostato la squadra con un 3-4-1-2 molto moderno, facendo abbandonare all’Empoli la coperta di linus del 4-3-1-2.  Tutto lascia immaginare che nella squadra sia partito un nuovo laboratorio tattico.

(20 settembre)

 

Asamoah Gyan ha lanciato la propria compagnia aerea

 

 

Si chiamerà “Baby Jet”, il suo soprannome, e servirà a “migliorare il servizio d’aviazione in Ghana” ha dichiarato l’attaccante. La compagnia aerea si aggiunge alla lista di altri possedimenti mitomani di Asamoah Gyan, tipo:

– Un proprio mausoleo personale ad Accra soprannominato “La basilica”.

– Una Rolls Royce dorata da 400.000 euro.

– La vita del rapper Castro, secondo alcune ricostruzione sacrificato in un rito di magia nera che avrebbe permesso di prevedere il futuro di Gyan.

– Una app che vi aggiorna sulle ultime notizie della vita di Asamoah Gyan.

– Un’agenzia di promozione di eventi di boxe che si chiama “Baby Jet promotions”.

 


Qui Asamoah Gyan fa lo stuart con la maglietta del Ghana su un aereo di sua proprietà.

 

Un tifoso di Aaron Gordon non sopporta che ci siano altre persone che si chiamano come lui

 

 

Un tifoso di di Aaron Gordon, il giocatore alto 2 metri e 6 e che salta 4 metri, non sopporta che ci siano persone al mondo che si chiamano come il suo idolo. Così ha scritto un messaggio privato su twitter ad Aaron Gordon, il giornalista americano, chiedendogli di cambiarsi nome legalmente. Il tifoso di Gordon ha accusato l’altro Gordon di creare confusione e usurpargli la visibilità.

 

Robert Lewandowski si è laureato col massimo dei voti scrivendo una tesi su sé stesso

 

 

Indizi sul fatto che noi e Lewandoswki non siamo fatti della stessa materia:

 

– La pelle troppo liscia.

– Le pupille troppo grandi, da rettile.

– Il fisico corazzato troppo bene, geometrico, studiato artificiosamente.

– Il fatto che ha segnato 306 gol in 496 partite in carriera.

– È riuscito a segnare 5 gol in 9 minuti, lo stesso tempo che di solito Thiago Motta impiega a stoppare un pallone.

 

Robert Lewandowski è un mistero impenetrabile, l’unico a conoscere il suo enigma è lui. Nessuno avrebbe potuto scrivere una tesi su Lewandowki, quindi ci ha pensato lui, alimentando ancora di più la sua narrazione superomistica. Lewandowski non ha trovato nessun altro argomento dello scibile umano degno di interesse quanto lo è lui, e noi lo capiamo, ci può stare.

 

 

Christian Pulisic si è fatto un mega-tatuaggio patriottico sul braccio, con l’aquila reale che sovrasta una bandiera a stelle e strisce

 

 

Con un’autentica estetica da rider con i baffi che scendono 40 centimetri sotto il mento, la bandana sulla fronte, a guidare la sua Harley in una strada che taglia in due un canyon rosso come Marte. Un’aggressività che stona un po’ con la sua faccetta da 16enne, ma che conferma il suo ruolo – presente e futuro – di leader tecnico della Nazionale. Purtroppo non ha portato fortuna.

(9 ottobre)

 

Santi Cazorla e l’incredibile storia del piede in cancrena

 

 

Questa storia probabilmente la conoscete ma vale la pena raccontarla di nuovo. Santi Cazorla si era infortunato al piede destro in un’amichevole tra Spagna e Cile del 2013. Era uscito dal campo ma non sembrava niente di troppo grave. Cazorla ci ha continuato a giocare sopra, nonostante «Il dolore era talmente forte che nel riscaldamento quasi mi mettevo a piangere. Una volta che mi ero scaldato, però, diventava sopportabile». Nel 2015 deve operarsi al ginocchio, ma continua a trascurare i problemi al piede. Gioca con delle infiltrazioni, stringe i denti, fino a che, nel 2016, decide di operarsi al tendine della caviglia. I medici inglesi erano così pessimisti che gli hanno detto senza mezzi termini che probabilmente non avrebbe più giocato a calcio: «Ritieniti soddisfatto se riuscirai di nuovo a camminare nel giardino con tuo figlio».

 

In realtà l’operazione procede abbastanza bene, Santi Cazorla spinge per rientrare in campo, ma circa un anno dopo deve di nuovo operarsi, al tendine plantare dello stesso piede. Erano previste appena tre settimane di recupero ma durante l’operazione la ferita si infetta, va in cancrena. Da lì inizia una serie di altre 5 operazioni per provarla a richiudere senza successo: «Intanto ricominciavo a giocare, mi dicevano che stavo bene. Ma la ferita non si cicatrizzava, continuava ad aprirsi, si infettava: a volte si vedeva anche il tendine scoperto». Le foto spaventose e macabre, con l’osso in bella vista, sono state pubblicate da Marca. La ferita aveva danneggiato praticamente tutto, mangiandosi 8 centimetri di tendine d’achille. Un episodio che naturalmente getta una luce inquietante sullo stato della sanità inglese.

 

Cazorla decide quindi di tornare in Spagna, da uno specialista: «Quando il medico ha visto il piede si è messo le mani nei capelli. Non aveva mai visto una cosa del genere». Cazorla si sottopone a diversi trattamenti che fermano l’infezione prima che si rendesse necessaria l’amputazione della gamba. A Cazorla è stata asportata una parte della pelle del braccio e gli è stata ricucita sopra la ferita per cicatrizzarla. Il dettaglio è che quella parte di pelle conteneva il nome della figlia, che ora vediamo sopra la sua ferita. Come se un piede di un calciatore in cancrena non avesse una portata simbolica di per sé forte.

 

Mentre Cazorla è a fare riabilitazione in Spagna, la sua famiglia è rimasta in Inghilterra: «I miei figli avevano già iniziato la scuola a Londra. Stare senza di loro è stata la cosa più difficile». Il rientro in campo di Cazorla è previsto attorno a Natale.

(3 novembre)

 

In Brasile, Fabio Rochemback è stato arrestato per aver addestrato e commerciato galli per i combattimenti clandestini

 

 

Un blitz della polizia brasiliano nel Rio grande do Sul, lo stato più a sud del Brasile, arrestato diverse persone nel traffico clandestino di galli da combattimento. Una pratica illegale in Brasile ma che è molto amata soprattutto nelle zone rurali. Sono stati sequestrati 89 galli e fra le persone coinvolte c’era l’ex centrocampista di Barcellona e Middlesbrough, Fabio Rochemback, che già nel 2011 era stato arrestato con la stessa accusa. In una fattoria di sua proprietà erano stati ritrovati altri galli addestrati per i combattimenti. Ora Rochemback dovrà rispondere di “crimini ambientali”. Dovrebbe ancora essere rinchiuso nel carcere di Palmeiras Das Missoes.

 

 

 

Theo Hernandez ha festeggiato il compleanno invitando a casa sua dei nani vestiti con la maglia del Real Madrid

 

 

Il 6 ottobre del 1997 Theo Hernandez è nato a Marsiglia. Ora Theo Hernanez gioca (poco) nel Real Madrid, come terzino sinistro, è considerato l’erede naturale di Marcelo e ogni anno ama festeggiare il suo compleanno e una manciata di nani vestiti da poliziotti del Real Madrid. Le foto del suo compleanno sono adorabili: Theo Hernandez in costume, mani alzate, davanti la sua piscina (che clima c’è a Madrid ad ottobre?) e questi due poliziotti nani che lo minacciano con il manganello. Se vi serviva un’idea per il prossimo compleanno, eccovi serviti.

 

Un giocatore della Turris ha orinato in campo ed è stato squalificato per 5 giornate

 


La notizia su Deadspin, corredata da una foto di Piazza Montecitorio che significa subito “Affari italiani”. Nell’immagine anche un gabbiano appena prima di un saluto romano.

 

In un Turris – Sarnese, sul risultato di 3-3-, Giovanni Liberti, giocatore della Turris se la stava facendo davvero sotto. Trovandosi in mezzo a un prato ha così deciso di farla, però in direzione dei tifosi ospiti, ed è sembrata una provocazione (anche se la stessa società Sarnese ha smentito che ci fosse stata qualche offesa nei loro confronti). Liberti è stato squalificato per cinque giornate, secondo il giudice sportivo: «per avere, a gioco fermo, urinato in direzione della tribune ospite, rivolgendo nell’occasione gesti osceni e triviali esibendo l’organo genitale».

 

Il giudice sportivo ha così stabilito che il gesto di Liberti fosse provocatorio nei confronti dei tifosi avversari, e non un semplice atto fisiologico, che fa parte dei diritti inalienabili dell’essere umano. Come sappiamo, infatti, gli uomini urinano da millenni, probabilmente da sempre, non possono farne a meno. Anche i calciatori fanno pipì ma noi non li vediamo mai. Liberti ha rotto il velo di maya, esercitando il proprio naturale diritto ad urinare, e aprendoci gli occhi su quello che nessuno vuole vedere.

(19 ottobre)

 

Kakha Kaladze è il nuovo sindaco di Tsibilisi

 

 

Quando giocava nel Milan Kakha Kaladze non era la figura più affidabile che poteva venirci in mente, e nessuno avrebbe immaginato che a fine carriera sarebbe diventato una persona più potente di persone sulla carta più serie come Nesta, Maldini o Costacurta. In realtà Kaladze ha avuto una storia personale più intensa della maggior parte dei calciatori professionisti.

 

Nel 2001 Levan Kaladze, fratello di Kakha, studente di medicina, è stato rapito ed è stato chiesto un riscatto da 600 mila euro. Il governo non riesce a fare niente per aiutare la famiglia Kaladze e 4 anni dopo, nel 2005, il corpo di Levan Kaladze viene ritrovato in un edificio della regione dello Svaneti, fra quelli di altre persone scomparse. Come si può immaginare, la notizia ha cambiato nel profondo Kakha Kaladze, che appena ritiratosi, nel 2012, ha deciso di fare qualcosa per il suo paese. Fonda la “Kala Capital”, un’azienda nata con lo scopo di attirare investimenti attorno alla Georgia, con un’attenzione particolare per i settori edili, bancari ed energetici; poi si candida col partito “Georgian Dream”: un gruppo che ha al centro della sua bandiera una stella a cinque punte di luce. Kaladze è stato deputato per 5 anni e ha ricoperto la carica anche di vice primo ministro. Pochi giorni fa è stato eletto nuovo sindaco di Tsibilisi con il 51,3% dei voti. Decidete voi cosa pensare politicamente di un difensore cresciuto con il colonnello Lobanovskiy, Ancelotti e Berlusconi.

(22 ottobre)

 

Isaac Success, attaccante del Watford, ha pagato 4 prostitute ma non è riuscito a consumare e quindi rivoleva i soldi indietro (arrestato)

 

 

Isaac Success ci tiene moltissimo ad essere all’altezza del suo nome: va in giro a bordo di macchine potenti, ha un taglio di capelli sempre fresco e quando invita delle signore a casa gli piace raccontargli di quanto è in salute il suo conto in banca. Success è un tipo preciso, e quando invita ha ospiti ci tieni a pagarli per il loro disturbo. Il punto debole di Mr. Success è la bottiglia: quando Mr. Success beve un bicchiere di troppo non è più la persona sicura di sé che conosciamo. Diventa stanco, irritabile e stranamente poco virile.

 

Qualche settimana fa Mr. Success ha prenotato una suite all’hotel Sopwell House di Londra. Un posticino niente male, con una bella piscina illuminata. Due giorni prima il Watford aveva vinto in trasferta per 2 a 0 e Mr. Success aveva tutto il diritto di festeggiare. Così, mentre beveva qualche bicchiere del suo whiskey preferito, gli è venuto in mente di invitare qualche bella signora nella sua suite: 4 signore molto interessanti, per la precisione, quasi tutte provenienti dal continente africano. Quando sono arrivate queste signore hanno detto chiaro e tondo a Mr. Success che gli avrebbero fornito un certo servizio, al che Mr. Success si è premurato subito di fare un bonifico da 2 mila sterline sul conto delle signore. Per il loro disturbo e la loro gentilezza.

 

Mr. Success si è steso su un lettino per riposarsi un po’ e le signore ci hanno tenuto a massaggiarlo: «Aveva un bel corpo, lo abbiamo massaggiato per circa un’ora e mezza» hanno dichiarato a un giornalista che ha trascritto la cronaca dei fatti. Poi Mr. Success si è addormentato: era davvero stanco e sappiamo tutti qual è l’effetto di un massaggio ricevuto dopo aver bevuto una bottiglia di Whiskey. Mentre Mr. Success si riposava, le signore si sono rivestite e stavano per filarsela, senza fornire il servizio promesso. A quel punto Mr. Success si è svegliato e, sentendosi frodato, è andato su tutte le furie: ha reclamato il proprio servizio, o almeno la somma di denaro che aveva gentilmente versato alle signore. Ha provato a chiamare anche il suo istituto bancario per fermare il bonifico, ma le signore volevano essere pagate a tutti i costi e hanno scatenato un gran parapiglia: «Stavamo facendo tutto il possibile per eccitarlo, ma cosa ti aspetti quando bevi due bottiglie di liquore direttamente dalla bottiglia».

 

In uno scenario di urla, vestiti strappati e vasi andati in pezzi è arrivata la polizia che ha ha arrestato Mr. Success: ci sono voluti 5 agenti per ammanettarlo. Il giocatore è stato rilasciato ma la macchia sulla sua reputazione rimarrà indelebile: «Diciamo che non è stato all’altezza del suo cognome» hanno dichiarato le signore; «Rifiutiamo totalmente tutte le accuse e combatteremo perché ogni macchia sulla sua immagine venga cancellata» ha dichiarato il legale di Mr. Success. In che razza di tempi ci è dato vivere.

(8 ottobre)

 

 

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Emanuele Atturo è nato a Roma (1988). Laureato in Semiotica, è caporedattore de l'Ultimo Uomo. Ha scritto "Roger Federer è esistito davvero" (66thand2nd, 2021).