Indizi sul fatto che noi e Lewandoswki non siamo fatti della stessa materia:
- La pelle troppo liscia.
- Le pupille troppo grandi, da rettile.
- Il fisico corazzato troppo bene, geometrico, studiato artificiosamente.
- Il fatto che ha segnato 306 gol in 496 partite in carriera.
- È riuscito a segnare
, lo stesso tempo che di solito Thiago Motta impiega a stoppare un pallone.
Robert Lewandowski è un mistero impenetrabile, l’unico a conoscere il suo enigma è lui. Nessuno avrebbe potuto scrivere una tesi su Lewandowki, quindi ci ha pensato lui, alimentando ancora di più la sua narrazione superomistica. Lewandowski non ha trovato nessun altro argomento dello scibile umano degno di interesse
lo è lui, e noi lo capiamo, ci può stare.