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Dario Vismara
Il cambio di mentalità di Anthony Davis
12 mar 2018
12 mar 2018
Dopo l'infortunio di DeMarcus Cousins, la stella dei New Orleans Pelicans ha ribaltato la sua stagione e la sua percezione.
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Dario Vismara
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Sfruttando le attenzioni che la difesa deve obbligatoriamente dare a Davis, Holiday va a segnare un canestro pesantissimo e per nulla banale sopra le braccia di Bam Adebayo (221 centimetri di apertura alare).


 



 





 



 



 



 



 


 

 

In questa stagione ha chiuso 96 alley-oop, più di chiunque altro nella lega, e in parecchi di questi ha dato la sensazione che, in fondo in fondo, giocando con lui un assist in NBA lo potremmo fare pure noi. Questo senza considerare la quantità di attenzioni che i suoi tagli a canestro attirano dalle difese, liberando spazi sul perimetro per i tiratori.


 



 



 


 

 

Dopo essersi sentito dire da Cousins “Se non vuoi tornare in campo dammi il tuo tendine d’Achille che ci vado io”, Davis non poteva esimersi dal provarci. Non potendo più andare sotto canestro a fare a botte (e sfruttando la naturale ritrosia di DeAndre Jordan a uscire dal pitturato), Davis si è inventato un terzo quarto da 4/5 da tre, pareggiando in una manciata di minuti il suo massimo stagionale dall’arco. (Ps. La terza e la quarta tripla sono per pochissimi giocatori nella storia del gioco).


 





 



 



 

 

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