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Daniele Manusia
Guida al gruppo B
16 nov 2022
16 nov 2022
Un girone interessante e non solo per il calcio.
(di)
Daniele Manusia
(foto)
Eddie Keogh - The FA / Avalon
(foto) Eddie Keogh - The FA / Avalon
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Qatar 2022 si porta dietro questioni problematiche. In questo articolo abbiamo raccolto inchieste e report che riguardano le morti e le sofferenze ad esso connesse.La struttura del gruppo B è quella classica: una squadra che deve arrivare prima e preferibilmente battere tutte le altre, due squadre minori che giocano per la gloria di un ottavo di finale, un fanalino di coda che proverà a non perderle tutte. Una volta che si scende nei dettagli, però, e si conoscono meglio le squadre in questione, ci si ricorda che spesso le cose non vanno come ci si aspetta e in almeno un girone tra quelli apparentemente più scontati del Mondiale alla fine c’è una sorpresa, nel bene e nel male. Che possa essere proprio il girone B? Che possa fallire clamorosamente l’Inghilterra di Soutghate, semifinalista in Russia nel 2018 e finalista dell’ultimo Europeo? D’altra parte poche squadre giocano con la pressione che ha addosso alla vigilia l’Inghilterra e la pressione, si sa, gioca brutti scherzi. Ma la pressione può anche spingere a grandi imprese: che la situazione “a casa” possa spingere l’Iran a superare i propri limiti; o al contrario sarà la leggerezza del Galles a spingerli verso traguardi che oggi sembrano impensabili? E gli Stati Uniti, che nel 2018 non si erano neanche qualificati, mostreranno finalmente la giusta maturità?Ma il gruppo B, che per gli scommettitori potrebbe essere il più ricco di gol, è anche quello della geopolitica. O meglio, è il gruppo in cui sarà più difficile tenere fuori i conflitti già molto presenti nel discorso attorno a questo Mondiale. Per la presenza dell’Iran, soprattutto, di cui era stata chiesta ufficialmente l’esclusione da parte della federazione ucraina, a causa del contributo dato all’invasione russa (che con i droni iraniani ha fatto molti danni e vittime) e delle proteste che la repubblica islamica sta reprimendo in modo sempre più violento, con uno dei manifestanti condannato a morte proprio pochi giorni fa. Iran che, oltretutto, ha diramato le convocazioni a sorpresa nella notte tra domenica e lunedì, dopo aver bucato la conferenza stampa del giorno prima. Si parlava di una possibile esclusione della loro stella, Sardar Azmoun, critico proprio nei confronti delle proteste, ma alla fine ci sarà. E sarebbe preferibile che l’Iran andasse lontano, come segno di speranza, o che uscisse male così per non fare in nessun modo pubblicità all’Ayatollah?

Interrogato al riguardo, Queiroz ha detto che i suoi giocatori avranno la libertà di esprimersi liberamente in campo.

Favorite per il passaggio del turnoSalvo sorprese, come dicevamo, l’Inghilterra non può non qualificarsi come prima del girone. Il calendario aiuta: all’esordio (la seconda partita in assoluto del Mondiale) la squadra di Southgate affronterà proprio l’Iran, la più abbordabile tra le tre avversarie. Se non si complicano la vita lì e con gli Stati Uniti subito dopo, la partita con il Galles, forse la più insidiosa sul piano del gioco, potrebbe affrontarla già da qualificata, permettendo al tecnico inglese persino rotazioni nell’undici di partenza. Perché la forza di questa Inghilterra sta proprio nella profondità della rosa. Non funziona Foden? Ecco Saka. Sterling non tocca palla? Mettiamo Rashford, anzi no Grealish, anzi no Maddison, anzi no Mount. Pochi oltre a Southgate hanno tutta questa scelta e francamente farsi eliminare in un gruppo del genere più che da licenziamento sarebbe da fine carriera.Per il secondo posto il Galles a me sembra leggermente favorito, se non altro perché non ha niente da perdere. Si è qualificato battendo l’Ucraina nello spareggio e affronta la competizione a testa alta e braccia basse, per usare una metafora pugilistica, con l’entusiasmo di chi gioca la sua prima Coppa del Mondo dal 1958. È una squadra divertente e coraggiosa, con lo stesso spirito di Euro 2016. E se Gareth Bale e Aaron Ramsey saranno in forma, come dicono di essere, almeno nelle tre partite del girone sarà anche una squadra competitiva.

Gli Stati Uniti, favoriti dagli scommettitori per il passaggio del turno, non hanno ancora mostrato il proprio livello fuori dalle competizioni CONCACAF, e vengono da brutte amichevoli (0-0 con l’Arabia Saudita e 0-2 con il Giappone). Berhalter, l’allenatore, ha poca esperienza fuori dagli Stati Uniti e sta ancora cercando la sua formazione ideale. Hanno un centrocampo tecnico e muscolare di alto livello, soprattutto in fase difensiva (Musah del Valencia è molto forte davvero, Tyler Adams e Aaronson sono titolari nel Leeds di Jesse March, oltre a McKennie ovviamente) ma in attacco sembrano leggeri, con Christian Pulisic che fa da regista e Giovanni Reyna più offensivo. Manca un numero nove (Jesus Ferreira? Haji Wright, che ha tolto il posto a Ricardo Pepi nelle convocazioni?) e anche dietro non hanno giocatori con esperienza fuori dalla MLS. Intanto la vecchia volpe Carlos Queiroz, che ha guidato l’Iran negli ultimi due Mondiali ed è stato richiamato anche in questo caso dopo aver fallito la qualificazione con l’Egitto (persa ai rigori contro il Senegal come la scorsa finale di Coppa d’Africa), sta provando a mantenere la concentrazione sulle questioni sportive. L’Iran non avrà forse Azmoun, sicuramente non al 100% visto che sta ancora smaltendo un infortunio al polpaccio destro che lo ha tenuto fuori dalle partite del Leverkusen dell’ultimo mese e mezzo, ma può contare su Taremi in forma straordinaria. In generale è una squadra con più tecnica ed esperienza di quello che si pensa (c’è Jahanbaksh, certo, ma anche Moharrami terzino destro della Dinamo Zagabria) e se riuscisse a mostrarsi anche solida potrebbe cogliere di sorpresa non dico l’Inghilterra ma Galles e Stati Uniti sì.

Squadra più interessanteRaramente l’Inghilterra ha avuto una squadra così competitiva e in un contesto pazzo come quello di un Mondiale giocato nel deserto a Natale va seguita con l’interesse riservato alle potenziali vincitrici. A maggior ragione, però, è ridicolo che Southgate abbia mostrato lealtà a un giocatore come Harry Maguire, mettendo fin dalle convocazioni a repentaglio la propria autorevolezza. Per Southgate è uno dei migliori centrali difensivi inglesi nonostante in questa stagione abbia giocato appena tre partite da titolare in Premier League e si sia dimostrato disastroso nell’amichevole finita 3-3 con la Germania. Per portarselo il CT inglese ha tenuto fuori giocatori come Tomori, che gioca stabilmente in Champions League, e Smalling, uno dei migliori centrali della Serie A. La gestione umana sarà fondamentale per mantenere serenità e fiducia in gruppo in cui la competizione è anche interna, ed è meglio vincere un Mondiale che essersi mostrati coerenti con le proprie scelte passate.Southgate invece sembra legato a un’idea di Inghilterra troppo vicina allo scorso Europeo. Ha convocato Kyle Walker (operato all’inguine) e Kalvin Phillips (fuori da agosto, tornato solo in panchina nell’ultima di campionato) sperando di poterli recuperare in un momento o in un altro, rinunciando a giocatori che sarebbero potuti arrivare già al massimo della forma. Ce ne sono comunque moltissimi interessanti, a cominciare da Jude Bellingham (2003) e Phil Foden (2000) che potrebbero prendersi il palcoscenico del Mondiale per far esplodere la supernova del proprio talento.Il 3-4-3 inglese (3-6-1 nei momenti di difficoltà) poggerà ancora di più rispetto al passato sulle spalle di Harry Kane, stella assoluta chiamata a giocare la competizione da trascinatore, e sulla capacità dell’Inghilterra di fare gol. Perché l’impressione è che sia una squadra con poco controllo contro avversarie di alto livello, che non può gestire con tranquillità il risultato (la finale dell’Europeo in cui hanno invitato di fatto l’Italia a rientrare in partita è un ottimo esempio negativo), che ha bisogno di giocare con l’intensità e il senso d’urgenza della Premier League per dare il proprio meglio. La gestione di Southgate però sembra andare in direzione opposta, verso il tentativo di minimizzare i rischi.

Partita da non perdere Lunedì 21 alle ore 20 italiane giocheranno Galles e Stati Uniti, in teoria per il secondo posto del girone. Se l’Inghilterra avrà battuto l’Iran, prima, sarà fondamentale per una delle due mettere il muso davanti, ma anche capire quali sono le reali ambizioni di entrambe le squadre. Stati Uniti-Galles è una di quelle partite da cui può uscire la possibile outsider agli ottavi, se saranno in grado di sfruttarla come un trampolino. Anche tatticamente sarà una sfida interessante tra due squadre aggressive e verticali, che lasceranno senza dubbio spazi (vergogna e prudenza dell’esordio permettendo) all’avversaria. Insomma una partita che potrebbe essere anche semplicemente divertente, tra due squadre che possono affrontarsi solo al Mondiale. È per questo che ci diamo appuntamento ogni quattro anni, no?Giocatore da seguire Escludendo mezza rosa inglese, e magari anche Gareth Bale che fa sempre bene in queste competizioni, quando le partite contano davvero, direi che l’osservato speciale di questo girone può essere Mehdi Taremi. Con il Porto ha segnato 13 gol e fatto 7 assist in 18 partite stagionali (in quella passata sono stati 26 e 17), e dopo Harry Kane è il centravanti più forte del girone. Taremi non ha ancora lo status di giocatore più importante dell’Iran, che spetta ad Azmoun. Nelle ultime amichevoli Taremi e Azmoun non hanno mai giocato insieme, mai contemporaneamente in campo (entrava uno e usciva l’altro), e il Mondiale è l’occasione giusta - l’ultima occasione considerando che ha già 30 anni - per sovvertire le gerarchie e trascinare l’Iran a una storica (non ci sono mai riusciti) qualificazione agli ottavi.

Giovane più eccitante Jude Bellingham ha un talento straordinario che gli avrebbe già permesso di giocare da titolare lo scorso Europeo, se Southgate avesse avuto un po’ di coraggio in più. Spinto, si spera, dalla condizione non ottimale di Kalvin Phillips, l’allenatore potrebbe essere costretto a farlo giocare in coppia con Declan Rice a centrocampo. Bellingham non solo ha il carattere giusto, a dispetto dell’età, ma anche le caratteristiche per far salire ulteriormente di livello l’Inghilterra, specialmente per come può incidere con la sua tecnica dalla trequarti in su, nel contesto di una squadra che spesso ricorre ai duelli individuali per creare pericoli. A diciannove anni e mezzo può già diventare un leader di una squadra che mira a vincere il Mondiale, si spera solo che Southgate abbia fino in fondo fiducia in lui.

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