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Redazione

Febbre da Calciomercato invernale

Commento live delle trattative più interessanti della sessione invernale.

 

Cosa ci siamo persi in settimana
[Domenica, 8 mattina]

 

Anche per questa sessione invernale, utilizzeremo la domenica per riepilogare le trattative e i rumor che non abbiamo avuto tempo o voglia di trattare in settimana. Oggi per molti è l’ultimo giorno di ferie, quindi sentitevi liberi di prendere spunto da questo post per fare i brillanti domani davanti alla macchinetta del caffè dell’ufficio. Nel frattempo, buona domenica.

 

Anche al Chelsea rosicano
“Spero che queste offerte dalla Cina finiscano con Mikel e Oscar”. Conte non ha preso benissimo la cessione di Obi Mikel al Tianjin Teda, dopo che il nigeriano era finito ai margini della rosa per aver partecipato alle Olimpiadi invece che al ritiro del Chelsea. Per l’incolumità dei giocatori del Chelsea speriamo davvero che non arrivino nuove offerte.

 

 

Aquilani ricomincia (?) dal Sassuolo
Continua la carriera surreale di Alberto Aquilani, che dopo aver fatto da comparsa allo Sporting Club di Lisbona e al Pescara è passato al Sassuolo. In una sorta di pena del contrappasso abbastanza crudele, Aquilani sarà dietro nelle gerarchie a diversi giovani provenienti dalla Primavera della Roma, come Pellegrini e Mazzitelli. Chissà che questa volta non riesca a giocare di più.

 

Il rinnovo di Schelotto
Nel frattempo Ezequiel Schelotto, che qualche tempo fa era stato intervistato da Fabrizio Gabrielli, ha rinnovato con lo Sporting Club fino al 2019. Nel nuovo contratto è inclusa anche una clausola da 45 milioni di euro.

 

 

Il Leicester continua a stupire
Il Leicester, nonostante le difficoltà in Premier in questa prima metà di stagione, non abbandona la sua strategia di mercato fatta di colpi a sorpresa. Questa settimana è la volta di Onyinye Wilfred Ndidi, polivalente centrocampista nigeriano, utilizzabile anche da centrale di difesa e terzino.

 

La genialità del SMM del Gladbach
Social Media Manager: lo stai facendo bene (si parla del centrale francese ex Siviglia, Timothée Kolodziejczak, appena passato al Borussia Mönchengladbach).

 

 

Peñaranda torna in Liga
Adalberto Peñaranda, il giocatore con il nome più bello della Serie A, è stato mandato in prestito dalla galassia Pozzo al Malaga, dopo aver passato mesi tra Granada, Watford e Udinese. In bocca al lupo.

 

 

Tre squadre dove si potrebbe affermare Acerbi
di Flavio Fusi
[Sabato 7, pomeriggio]

 

 

Francesco Acerbi si è affermato come uno dei migliori difensori del nostro campionato e non ha fatto mistero del fatto che gli piacerebbe misurarsi nuovamente in una grande squadra. Un profilo come il suo farebbe comodo praticamente a qualsiasi squadra, ma dove potrebbe trasferirsi?

 

Milan
Per ora non sembra esserci stato nessun interessamento concreto da parte del Milan, ma Acerbi farebbe sicuramente al caso di Montella, visto che il pacchetto di difensori centrali dei rossoneri, fatta eccezione per la coppia Romagnoli-Paletta, non brilla certamente per affidabilità. Il fatto di aver già giocato nel Milan potrebbe facilitare l’inserimento di Acerbi e il suo acquisto collimerebbe con la politica societaria che vede una rosa sempre più italiana, ma è tutta da verificare la volontà del club di investire su un cavallo di ritorno.

 

Livello fattibilità: 15%
Probabilità d’impiego: 70%

 

Inter
Si parla di un interesse dei nerazzurri per Acerbi fin dalla scorsa estate e un difensore centrale farebbe sicuramente al caso di Pioli che, con Andreolli che non è mai sceso in campo in questa stagione, può contare solo su Miranda, Murillo e Ranocchia (che tra l’altro potrebbe essere offerto come pedina di scambio, visto che il Sassuolo ha pensato proprio al capitano dell’Inter per coprire un’eventuale partenza del suo difensore). La strada per arrivare ad Acerbi sembra però in salita: come nel caso di Gagliardini, l’Inter non può acquistare a titolo definitivo, né stabilire prestiti con riscatto obbligatorio e sarà difficile strappare al Sassuolo un giocatore valutato tra i 10 e i 15 milioni di euro. Se però Acerbi rimanesse in Emilia fino a fine stagione, il discorso potrebbe riaprirsi in estate, quando il contratto in scadenza 2018 potrebbe forzare la mano al club di Squinzi.

 

Livello fattibilità: 35%
Probabilità d’impiego: 65%

 

Leicester
Il club che sembra essersi mosso con più decisione su Acerbi è il Leicester di Claudio Ranieri che, al contrario dell’Inter, non ha problemi con il fair play finanziario. Le Foxes si sono fatte sotto con un’offerta da 10 milioni di euro, che potrebbe far vacillare il Sassuolo. Il Leicester ha indubbiamente bisogno di almeno un difensore centrale, considerando che non ci sono ricambi futuribili alle spalle dei due titolari Morgan ed Huth, tra l’altro entrambi classe 1984. Benalouane non si è mai visto in questa stagione e Wasilewski è ormai vicino alle 36 primavere. Trasferendosi in Inghilterra, Acerbi avrebbe la possibilità di giocare, almeno in questa stagione, anche la Champions League, ma per ora sembra che preferisca rimanere in Serie A.

 

Livello fattibilità: 70%
Probabilità d’impiego: 75%

 

 

Che tipo di giocatore è Deulofeu
di Daniele V. Morrone
[Sabato 7, mattina]

 

Gerard Deulofeu è un’ala cresciuta nella Masia che avrebbe dovuto fare le fortune del Barcellona avesse mantenuto anche solo in parte le promesse della carriera giovanile, dove dominava i pari età dal punto di vista atletico e tecnico. Sembrava potesse essere la risposta catalana a Cristiano Ronaldo e invece in neanche tre anni è stato scartato da Luis Enrique, Unai Emery e ora Koeman. Il motivo della sua mancata ascesa nonostante il talento naturale risiede in un carattere poco propenso al sacrificio e da una pigrizia mentale che lo porta ad atrofizzare il proprio gioco verso un pattern basico, cioè quello di fare sempre la cosa più semplice o immediata.

 

 

Deulofeu è al momento un giocatore veloce con la palla che gioca sulla fascia destra e punta ad arrivare sul fondo per il cross. Per arrivare sul fondo non si fa problemi a puntare e saltare l’avversario diretto. Nelle sue due stagioni in Premier ha tentato 6 dribbling per 90 minuti, di cui in questa stagione gliene riescono appena due. Ma la cosa che forse rappresenta più di tutti Deulofeu è la statistica dei cross: in questa stagione ne segna 7 per 90 minuti, di cui solo uno a buon fine. Certo il buon fine di un cross dipende da molte variabili, spesso non legate al crossatore, ma lo stile di gioco di Deulofeu si presta comunque all’inefficienza: accelera verso la linea di fondo cercando l’uomo da puntare, lo sfida e, se lo salta, crossa immediatamente senza pensarci troppo. Praticamente ritiene il suo lavoro finito una volta che il pallone ha raggiunto l’area di rigore, cosa che significa produzione senza qualità. E pensare che dal punto di vista tecnico avrebbe tutto per calibrare il pallone o scegliere diversi tipi di soluzione, cosa che gli riesce spesso quando invece torna a giocare con l’Under21 spagnola, di cui è capitano e detentore del record di presenze.

 

 

Chi prende Deulofeu riceve insomma una serie di pregi e difetti molto marcati, il che non è per forza un male visto che in Serie A potrebbe comunque risultare superiore dal punto di vista atletico e tecnico rispetto a gran parte dei propri avversari diretti (a parte poche eccezioni, come Alex Sandro).

 

 

Lista dei desideri: Sampdoria
di Gabriele Anello
[Sabato 7, mattina]

 

 

Al netto di eventuali partenze (Torreira e/o Muriel) e di un problema risolto sui terzini destri (parte Pereira, arriva Bereszyński), la Samp ha poco da chiedere al calciomercato invernale. Attacco e centrocampo sono a posto, quindi si pensa alla difesa. Mentre a sinistra si aspetta il rientro di Pavlovic, serve un centrale: Silvestre tentenna sul rinnovo e Skriniar a piede invertito ogni tanto è incerto. Un centrale di piede mancino sarebbe l’ideale, ma non è facile prenderlo a gennaio. La Samp, però, può permettersi un investimento e il nome giusto si trova in due direzioni: a) un affare alla Mustafi, un giocatore giovane e di prospettiva, ma chiuso in un grande club (Mamadou Doucouré is the name); b) un nome italiano, disponibile subito e da far ambientare velocemente.

 

Federico Barba risponderebbe alla seconda logica. Attualmente è all’Empoli, in prestito dallo Stoccarda, ma Martusciello sembra puntare su Costa e Bellusci come centrali difensivi, tanto che l’ex Roma ha giocato appena cinque partite in Serie A. La Sampdoria potrebbe approfittarne, perché in Germania hanno investito su Barba, ma l’hanno rimandato indietro dopo sei mesi e un paio di infortuni. Classe ’93 cresciuto nella Roma, Barba è stato acquistato dall’Empoli nel 2013: Giampaolo l’ha avuto per sei mesi l’anno scorso, diventando titolare dopo la partenza dell’amico Rugani. L’ex allenatore dell’Empoli non avrebbe voluto vederlo partire («Fossi stato in lui non sarei andato via») e l’ha cercato anche quest’estate, perché Barba – piede mancino, buon senso dell’anticipo e pericoloso sulle palle inattive – potrebbe essere la risposta ai dubbi della difesa blucerchiata.

 

 

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