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Daniele Manusia
I migliori errori di Lukaku contro la Croazia
02 dic 2022
02 dic 2022
Contro la Croazia, da mettersi le mani nei capelli.
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Daniele Manusia
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Qatar 2022 si porta dietro questioni problematiche, in questo articolo abbiamo raccolto inchieste e report che riguardano le morti e le sofferenze ad esso connesse.La generazione dorata del calcio belga finisce così, in un crescendo di errori sempre più clamorosi del proprio prodotto di punta. Romelu Lukaku che senza la rivoluzione di Sablon sarebbe stato solo un altro attaccante grande e grosso - bigger than a fridge gli cantavano i tifosi del West Brom’ una decina di anni fa - e che invece il Chelsea ha pagato più di cento milioni, facendone il settimo acquisto più costoso della storia del calcio nell’estate del 2021. Romelu Lukaku macchina da gol, che nelle giovanili ne ha segnati 130 ma che all’Everton, al termine della sua seconda stagione in Premier League, si sceglie come numero di maglia il 10, proprio per dimostrare che lui non sa solo fare gol. Romelu Lukaku che studia, si aggiorna, che vuole migliorarsi continuamente, Lukaku il leader che bacia la maglia ma che nella partita più importante del suo terzo Mondiale, a 29 anni, si trasforma nella caricatura di se stesso. In un attaccante goffo, semplicemente troppo grosso per giocare a calcio. Il famoso elefante nel negozio di cristalli. Godzilla che prova a infilarsi un paio di Jordan. Il discorso è come sempre più complesso e va oltre gli errori di Lukaku. «Non ha senso chiamarci generazione dorata se non abbiamo vinto niente», ha detto Courtois dopo la partita con la Croazia, e la delusione del Belgio in Qatar, o più in generale quella di una squadra che non ha mai neanche giocato una finale importante, non può essere spiegata solo con la mancanza di precisione di un attaccante che rientrava, oltretutto, dopo essere stato fermo per quasi quattro mesi. È impossibile, però, non restare a bocca aperta di fronte al modo in cui questo fracasso è avvenuto, all’ironia con cui un dio malvagio e malato di calcio, che tra guerre, pandemie e rivolte popolari non ha niente di meglio da fare che torturare i calciatori, se l’è presa con Romelu Lukaku. Per fortuna (o forse no) è qualcosa che Lukaku ha fatto da solo a sé stesso.Sembra anche la presa in giro nei confronti di una certa idea di calcio maniacale, che cura ogni dettaglio dando per scontato la cosa più importante di tutte. In un Mondiale in cui c’è una terribile scarsità di finalizzatori, il secondo tempo di Lukaku contro la Croazia sembra la materializzazione memetica di quella risposta con cui alcuni amano troncare ogni discorso sulla complessità del calcio: sì d’accordo, bello tutto, ma bisogna fare gol.Stiamo parlando di quattro errori in particolare. Uno di questi, in realtà, sarebbe stato comunque annullato perché la palla era uscita prima del cross del compagno che ha creato l’occasione, quindi possiamo parlare “solo” di tre gol veramente mangiati. Ognuno dei quali, però, avrebbe potuto qualificare il Belgio agli ottavi di finale, cambiando tutto il senso della presenza stessa di Lukaku in campo - in tutto il suo Mondiale, in dieci minuti con il Marocco e nella cinquantina giocata con la Croazia, Lukaku non ha segnato neanche un gol con 1.5xG con 5 tiri secondo Statsbomb: è il quarto giocatore ad aver avuto più xG dopo Giroud (2 gol), Fullkrug (2 gol) e Mbappé (3 gol).

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