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Un week-end dell'altro mondo
07 apr 2015
07 apr 2015
10 gol dalle partite del fine settimana che vi faranno chiedere: ma io dov'ero? Ah, già, mangiavo.
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Guardando le partite dello scorso fine settimana qualcuno avrà avuto l’impressione di aver caricato per errore una compilation di gol su FIFA. Sono successe cose fuori dal comune sia in quantità (il 9-1 del Real Madrid contro il Granada, i cinque goal di Cristiano Ronaldo) sia in qualità. Il calcio è risorto? Che poi va bene le metafore, ma bisognava davvero aspettare Pasqua per avere tanta bellezza tutta insieme?

 



Ok, saltare il trentaquattrenne Kolo Touré e battere Mignolet non devono essere imprese impossibili per la maggior parte dei giocatori di prima e seconda fascia. Ma, prese nell’insieme, la velocità d’esecuzione del dribbling e la potenza del tiro sono una combinazione assurda. Quando Sanchez si appresta al tiro Touré si sta ancora riprendendo dal dribbling in controtempo del cileno. Quando Mignolet capisce che il tiro finirà in porta, la palla l’ha già superato da un pezzo. Quando i tifosi del Liverpool capiscono che la palla è finita in rete, lui ha già finito di esultare. La solitudine di Alexis.

 



Yaya Touré è il calciatore che più si avvicina a Mr. Wolf di

. Nel naufragio che sta diventando la stagione del Manchester City è l’unico che ha sempre le idee chiare. Sabato, con i "citizens" sotto di due goal contro il Crystal Palace, ha come al solito fatto l’unica cosa che andava fatta: infilare la palla in rete. Silva gli chiede il pallone un paio di volte, si sbraccia, ma quando capisce che l’ivoriano vuole andare in porta si rasserena. Quando la palla si stacca dal suo piede con quella violenza, il portiere avversario sembra in slow-motion, solo lui, la palla no, per almeno due secondi.

 



Ci sono almeno tre cose incredibili in questo goal. La prima è che Matuidi sarebbe teoricamente il giocatore meno dotato tecnicamente del centrocampo del PSG. La seconda è che Mandanda è uno dei portieri più reattivi che ci sono in circolazione. La terza è che Matuidi è mancino.

 



La misura della spettacolarità di questo goal di Bobby Zamora è la reazione del portiere: completamente impassibile, sembra sia afflitto da un bug di PES 2012. Myhill non ha mai capito le intenzioni di Zamora (perché erano assolutamente folli) e anche se le avesse capite non sarebbe mai riuscito a raggiungere questo pallone. La sfera cade esattamente sotto la traversa e poi si va ad adagiare precisamente nell’angolo basso alla destra del portiere, dietro al palo. Lo sguardo malizioso di Zamora dopo aver segnato è quello di chi ne sa più degli altri.

. A suo modo.

 



Su Ultimo Uomo abbiamo sempre trattato Toni con poco tatto. Io l’ho definito

, Emanuele Atturo

, Daniele Manusia l’attaccante italiano più assurdo di sempre. Mi sa che dopo questo goal dovremmo iniziare a portargli un po’ più di rispetto. Il coefficiente di difficoltà del gesto tecnico di Toni è assurdamente alto. La palla è leggermente troppo arretrata per tirare al volo e l’attaccante del Verona è costretto a fare prima un passo indietro e poi buttare tutto il peso del corpo sulla schiena. L’utilizzo della gamba, quello si, è tutto suo: sembra il movimento di una mazza da baseball prima di colpire la pallina. Ops, di nuovo poco tatto. Ti vogliamo bene, Luca.

 



Quando leggi “assist di Di Maria” di solito si tratta di goal banali. Ovviamente non è questo il caso. La palla è troppo indietro rispetto al corpo di Rooney per stopparla in maniera appropriata e troppo bassa per tentare una rovesciata. L’attaccante inglese allora colpisce il pallone che inizia a salire perpendicolarmente rispetto al suo piede. Questa mossa gli fa guadagnare tempo ma gli attira anche le attenzioni di ben due difensori. A quel punto, però, invece di scaricare dietro come farebbe qualunque calciatore ragionevole, Rooney decide di finire il giro di 360° che aveva iniziato con lo stop con un tiro di semi-controbalzo nell’angolo opposto. Logico, no?

 



Defoe è uno di quei giocatori che ha sfidato la globalizzazione tornando nel Vecchio Mondo dagli Stati Uniti in “vecchiaia”, invece di fare il contrario. Con questo goal ci mostra il suo ancronismo in tutta la sua bellezza riportandoci all’epoca in cui era considerato il nuovo wonder-boy del calcio inglese, quello in cui faceva impazzire i tifosi del Tottenham. Tiro al volo sotto l’incrocio, la palla si abbassa all’improvviso poco prima della traversa. Come ai vecchi tempi. Cioè, come ai vecchi tempi nei giorni migliori di Defoe. Con tutto il rispetto, Jermain.

 



Gomis sembra un personaggio uscito da

(fumetto Marvel su un cacciatore di vampiri che al cinema interpreta Wesley Snipes). Ogni sua azione trasuda di eleganza e potenza al tempo stesso, più una buona dose di tamarraggine. Con questo goal Gomis è forse arrivato al punto apicale di rappresentazione di sé stesso: palla che vaga alta in mezzo all’area dopo un rimpallo, lui che la guarda completamente calmo, coordinazione perfetta, gamba che disegna un arco in aria, palla sotto la traversa. La faccia dopo l’esultanza, poi, fa il resto. Ha lasciato la Francia da protagonista e in Inghilterra è finito un po' in fondo nella foto di gruppo del campionato, e in Nazionale, ma non è ancora troppo tardi. Un gol così a settimana e... ma forse basta meno.

 



Come sarà ricordato Pinilla dai posteri? Come “l’uomo dai goal assurdi” come viene definito oggi? Oppure non verrà ricordato affatto per via della sua carriera provinciale? Quello che sappiamo oggi è che questo è davvero uno dei suoi goal più assurdi. Spalle alla porta (che non guarda mai), movimento in diagonale, sforbiciata volante con le gambe e palla sotto l’incrocio alla sinistra del portiere. È sicuramente il goal più difficile da realizzare all’interno di questa lista. Probabilmente il più difficile che abbia mai visto.

 



Immaginate di dover mettere un pallone in una porta alta 2.44 metri da 60 metri di distanza. Adesso immaginate che quella porta sia difesa da un uomo che di metri ne è alto due, più alto della stessa porta se alza le braccia. Ora immaginate che quell’uomo sia il miglior portiere che c’è attualmente in circolazione. Provate a pensare ad un goal di questo tipo. Ecco, se davvero riuscite ad immedesimarvi in qualcosa del genere vuol dire che avete un’altissima stima di voi stessi. Oppure che siete Charlie Adam. Che non è come dire Cristiano Ronaldo.

 
 

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