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Emanuele Mongiardo
Top XI: Ligue 1 2021/22
14 giu 2022
14 giu 2022
I migliori dell'ultima stagione del campionato francese, escluso il PSG.
(di)
Emanuele Mongiardo
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Dopo l’anno di interregno del Lille, il PSG è tornato padrone della Ligue 1. I parigini non hanno avuto bisogno di spingere troppo sull’acceleratore, a volte sembrava che gli bastasse aspettare che Mbappé si inventasse qualcosa per vincere le partite. Un campionato messo in bacheca per inerzia, insomma, forse il più grigio di quelli del ciclo qatariota, condannato al fallimento ogni volta che esce dalla Champions League.


 

Se il dominio della proprietà di Al-Khelaifi contribuisce ad adombrare il resto della Ligue 1, la lotta per la Champions e gli altri piazzamenti europei è stata avvincente fino all’ultima giornata, merito del rendimento non troppo regolare delle candidate. In una prima fase il Nizza sembrava la squadra migliore alle spalle del PSG, forte della solidità tipica delle squadre di Galtier. Poi un brutto calo, coinciso con il periodo opaco di Gouiri e con un certo piattume offensivo, ha fatto scivolare i rossoneri in zona Conference League. Al loro posto, hanno lottato per la Champions il Monaco, passato a stagione in corso da Kovać a Philippe Clement in panchina, il Marsiglia di Sampaoli e il Rennes di Genesio, le due squadre più spumeggianti del campionato, con i bretoni alla fine condannati all’Europa League. Subito dietro di loro, da segnalare il rendimento di Strasburgo e Lens. Gli alsaziani di Julien Stephan sono la vera sorpresa della Ligue1, capaci di issarsi dal quindicesimo posto della scorsa stagione al sesto di quest’anno, tornando a giocare in Europa per la prima volta dai tempi della Coppa UEFA 2005/06. Il Lens di Franck Haise, invece, non è più una sorpresa dopo il settimo posto dell’ultima stagione, una squadra dalla proposta di gioco fresca e verticale, con tanti calciatori peculiari.


 

Se Strasburgo e Lens sono le sorprese più liete, la delusione del campionato è senza dubbio il Lione di Bosz. Il tecnico olandese ha provato ad impiantare un calcio rigido, per nulla affine alle caratteristiche dei suoi talenti offensivi, culminato in un mediocre ottavo posto con tanto di dimissioni del DS Juninho a dicembre.


 

Queste sono le premesse che hanno dato vita a questa top XI, che anche quest'anno non vedrà al suo interno giocatori del PSG. Ho seguito altre regole per renderla più ricca e variegata possibile: sono ammessi al massimo due calciatori per squadra e sono esclusi tutti quelli già menzionati lo scorso anno. Rimangono quindi fuori Todibo del Nizza, Jonathan Clauss del Lens, convocato in Nazionale da Deschamps, Aurélien Tchouameni, di cui diventa sempre più difficile misurare i margini di crescita, e Ben Yedder. Il modulo scelto è il 4-2-3-1.


 

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