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Alfredo Giacobbe
La legge di Anfield
15 gen 2018
15 gen 2018
Per infliggere al Manchester City la sua prima sconfitta in campionato il Liverpool ha dovuto giocare una partita di grande attenzione e intensità.
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Alfredo Giacobbe
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Alle spalle delle ali, Wijnaldum e Oxlade-Chamberlain restavano comunque in marcatura a uomo sui loro omologhi, De Bruyne e Gündoğan, e allo stesso modo i terzini Robertson e Gomez seguivano le ali Sterling e Sané.

 



 





 



 



 



 



 



 





 


Sul giro-palla dei Reds, Gündoğan viene attirato in avanti, in pressione su Can. Chamberlain può essere così servito da un passaggio in diagonale del terzino Robertson. Sulla mezzala si porta Otamendi, ma con una frazione di secondo di ritardo: Chamberlain può scaricare all’indietro su Matip, che è lesto a lanciare in avanti per attivare il tre contro tre tra gli attaccanti del Liverpool e i difensori del City.


 



 



 


La posizione di Chamberlain è così alta in fase di possesso, e la sua interazione con le punte è così fluida, che è difficile dire se il Liverpool attaccasse con un 4-3-3 o un 4-2-3-1


 





 



 



 



 

La sfida di ieri è stato uno spot eccezionale per il rinnovamento tattico che la Premier League ha iniziato lo scorso anno, e che ora sta iniziando a dare i suoi frutti. Due tecnici all'avanguardia come Guardiola e Klopp sono riusciti a offrire uno spettacolo tattico di alto livello, pur nel contesto caotico e squilibrato tipico della Premier League, che ancora costituisce parte del suo fascino.

 

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