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Foto di Matt Roberts / Getty Images
Calcio Dario Saltari 28 gennaio 2017 3'

La posta del cuore: perché ci sono più terzini forti a sinistra che a destra?

Luca ci ha chiesto la ragione di questo squilibrio. Risponde Dario Saltari.

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Proprio mentre abbiamo avviato un approfondimento sui migliori giovani terzini, ci arriva questa bella domanda

 

Cara redazione,
sapreste spiegarmi come mai c’è una tale abbondanza di terzini sinistri (Marcelo, Sandro, Alba, Filipe Luis, Guerreiro e chi più ne ha più ne metta) che sono ormai giocatori totali, e allo stesso tempo una tale penuria di terzini destri? È solo una questione di talento generazionale o c’entra qualcosa l’evoluzione del ruolo?

 

Arrivando al dunque, se Paratici vi mandasse un “uozzappino” chiedendo: “ao me date un paio di nomi de terzini destri, ché Lichtsteiner e Alves stanno all’ammazzacaffè?”, cosa rispondereste? Aurier (pericolo sociopatia), Cancelo (pericolo diagonali), Danilo (meh)?

 

Grazie in anticipo,
Luca

 

Risponde Dario Saltari, master terzino

 

Ciao Luca,
la tua domanda è molto articolata e complessa quindi cercherò di scomporla in tante domande più semplici per cercare di essere il meno evasivo possibile.

 

– Sapreste spiegarmi come mai c’è una tale abundantia di terzini sinistri (Marcelo, Sandro, Alba, Filipe Luis, Guerreiro e chi più ne ha più ne metta) che sono ormai giocatori totali, e allo stesso tempo una tale penuria di terzini destri?

 

Per rispondere a questa domanda bisogna prima mettersi d’accordo su cosa sia un giocatore totale. Se per totale intendiamo un giocatore che sappia fare con la stessa qualità più ruoli diversi con la capacità anche di cambiare tra un ruolo ed un altro in una stessa partita allora nessuno di quei terzini sinistri che hai citato, secondo me, sono giocatori totali. Marcelo, per fare un esempio, pur essendo tra i migliori terzini in circolazione, non potrebbe mai fare la mezzala o l’esterno alto puro (anche se sarebbe divertentissimo), e questo nonostante abbia la naturale tendenza a venire dentro al campo con una grande vena creativa (un limite che per esempio condivide con Dani Alves, che ha fatto la mezzala in maniera un po’ surreale contro il Genoa qualche settimana fa). Di quelli che hai citato forse solo Alex Sandro e Guerreiro potrebbero diventare giocatori totali in futuro (più il secondo del primo, comunque), ma la strada sarà lunga e difficile. Istintivamente, se devo pensare ad un giocatore totale penso a Lahm, che sulla carta è un terzino destro. Ma questo non esclude anche altri nomi a sinistra come Alaba e Blind.

 

– È solo una questione di talento generazionale o c’entra qualcosa l’evoluzione del ruolo?

 

No, non penso sia una questione generazionale: se guardo ai nomi che hai citato sono tutti nati in anni diversi (sono, rispettivamente, un ’88, un ’91, un ’89, un ’85 e un ’93; Lahm, il più totale forse, è un ‘83). Secondo me c’entra relativamente anche l’evoluzione del gioco, perché se è vero che l’evoluzione tattica del calcio ha interessato anche se non soprattutto i terzini (pensiamo ai falsi terzini di Guardiola che entrano dentro al campo per consolidare il possesso nella trequarti avversaria) è vero anche che non tutti hanno le potenzialità per poter interpretare queste evoluzioni. E non sto parlando di valori tecnici assoluti, ma di capacità di creare e soprattutto comprendere il gioco. Pensiamo proprio a Guardiola e alle difficoltà che avute nel passaggio al City nel riproporre i falsi terzini avendo a disposizione giocatori come Clichy e Kolarov, e non più Alaba e Lahm. Il terzino è sempre stato tra i ruoli più complessi del gioco del calcio, una complessità che è ulteriormente aumentata negli ultimi anni: per interpretarla ci vogliono capacità tecniche e intellettive di molto sopra la media. E questo non spiega solo perché è così difficile trovare un terzino davvero all’altezza. Ma anche, di converso, perché la stragrande maggioranza dei giocatori totali nascono terzini.

 

– Arrivando al dunque, se Paratici vi mandasse un uozzappino chiedendo: “ao me date un paio di nomi de terzini destri, ché Lichtsteiner e Alves stanno all’ammazzacaffè?”, cosa rispondereste? Aurier (pericolo sociopatia), Cancelo (pericolo diagonali), Danilo (meh)?

 

Seguendo il mio gusto personale risponderei Aurier, ma ritornando al discorso precedente, dubito che il francese possa mai diventare un giocatore totale. In realtà, molto dipende dal tipo di giocatore che vorrà prendere la Juve: se vorrà un giocatore totale in quella zona di campo perché non Kimmich, che è nato proprio come terzino destro?

 

 

Tags : lahmmarcelo

Dario Saltari è uno degli scrittori che curano L'Ultimo Uomo e Fenomeno. Sulla carta, ha scritto di sport per Einaudi e Baldini+Castoldi.

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