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Gian Marco Porcellini
Quando gioca segna sempre Trezeguet
10 nov 2020
10 nov 2020
Magari sapeva solo segnare, ma sapeva farlo molto bene.
(di)
Gian Marco Porcellini
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Il primo gol in Champions League con la maglia bianconera: al ralenti fanno impressione la sospensione in cielo come la forza che imprime al colpo di testa grazie alla torsione del busto, che carica come una molla. 


 



 





 


Nel ritorno degli ottavi contro il Real, esegue una rovesciata con la naturalezza di chi sa che è la cosa più logica. Da notare anche il primo movimento con cui si stacca dalla marcatura di Helguera. 


 



 



 


Gli highlights sono un saggio delle sue doti balistiche. 


 

 



 



 


In un Juve-Chelsea del 2009, la punta si prepara a ricevere il cross di Tiago partendo a fianco del terzino destro, il portoghese Bosingwa. 


 



 



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Due esempi di sponde dalla semifinale di CL con il Real Madrid del 2003: nella prima scambia con Del Piero, poi con lo scarico per Zambrotta attira un difensore e libera lo spazio per l’inserimento di Nedved.     


 





 



 


In un Juve-Udinese 0-1 del 2007, le ali vanno a giocare tra le linee, Del Piero si defila e Trezeguet “disegna” una mezzaluna con cui attacca lo spazio alle spalle della difesa friulana. 


 



 



 



 



 



 



Trezeguet che si inchina al suo capitano e lo abbraccia è il manifesto di una storia d’amore lunga un decennio. 


 



 



 





 



 



 


Piuttosto chiaro.


 



 



 

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