Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Chi acquistare al mercato di riparazione del Fantacalcio 2018
01 feb 2018
01 feb 2018
15 giocatori che potrebbero svoltare il vostro Fantacalcio.
(di)
(foto)
Dark mode
(ON)

Anche quest’anno siamo arrivati alla fine di quel sogno chiamato “mercato di gennaio” e ci ritroviamo ad affrontare un’altra

. Stiamo parlando di un terreno di caccia su cui solo i fantallenatori più disperati coltivano sogni. Comprare un buon giocatore a gennaio è come rovistare nella spazzatura con un uncino alla ricerca di una bistecca: alla fine vi ritroverete senza niente e con il braccio coperto di lerciume. Come nel calcio reale, d'altra parte, a gennaio il confine tra aggiustare la squadra e completare il disastro è davvero sottile. Quindi mettetevelo subito in testa: se avete combinato un casino nell’asta estiva non è che ora potete davvero sistemare le cose. Nessun acquisto vi farà rientrare in corsa per la lotta al campionato. Ciò non significa che non potete comunque fare qualche operazione che renda più dignitoso e sensato il vostro campionato da qui alla fine.

 

Quando il proprio Fantacalcio va male, la tendenza a lasciarsi andare, a trascurare la squadra, a mandarla in malora, è abbastanza naturale. A settembre pensavate a Belotti almeno una volta al giorno, oggi non volete mai più vederlo e in fondo pensate vi abbia fatto qualcosa di personale. Ma abbandonare il Fantacalcio è eticamente disgustoso e l’asta di riparazione è soprattutto una ricarica di motivazioni. Vedetela così, per non mancare di rispetto ai vostri amici e per costruire una mentalità vincente.

 

Comprare un giocatore a gennaio richiede la perizia di un chirurgo che sta operando a cuore aperto. Bisogna agire con velocità, freddezza e lavandosi prima le mani. Noi

siamo qui a darvi un po’ di consigli, non perché ne sappiamo più di voi ma perché magari ci trovate qualche spunto interessante (lo scorso anno vi avevamo consigliato bene con Deulofeu, Bereszinsky ed El Kaddouri, ma spero non ci abbiate ascoltato con Petkovic e Grenier).

 

 


 




 

se prendete i giocatori solo sulla base del vostro amore per la trap, Rolando Aarons è una bella scelta. È misogino, pericoloso e ha sempre bei tagli di capelli.

 

sembra non gli piaccia troppo giocare a calcio.

 

: quello con uno spiccato senso dell’assurdo, che magari sta già andando male e che vuole buttarla definitivamente in barzelletta.

 

Il Verona di quest’anno sta consumando le nostre aspettative su ali che si rivelano mediocri a una velocità spaventosa. Buttati via Bessa, Verde e Cerci - da cui è stato difficile ricavare qualcosa in questa prima parte di Fantacalcio - ad alimentare i nostri sogni è arrivato a gennaio dal Newcastle Rolando Aarons.

 

Aarons è nato a Kingston, Giamaica, ha 23 anni ma già un buon curriculum da giocatore pazzo. Due anni fa

di aver violentato una ragazza, qualche mese dopo

per una rissa in un pub. È quasi sempre infortunato e quando ha potuto giocare titolare quest’anno, a dicembre contro il Manchester City, i tifosi

“il calciatore più sopravvalutato della storia del Newcastle dopo Kieran Dier”. Se avete senso dell’umorismo ecco un acquisto per voi.

 


 



 

è un bellissimo ragazzo.

 

: è un pupillo di Ballardini, un allenatore nemico del Fantacalcio.

 

: quello in fissa con i calciatori nord-europei perché crede inconsciamente siano più affidabili.

 

Per anni abbiamo sperato in Oscar Hilijemark, che potesse diventare quel solido centrocampista da 5-6 gol a campionato che fa comodo a tutti. I suoi gol in inserimento come le buste dei soldi degli zii a natale: fredde, utili e inaspettate. Hilijemark però ci ha puntualmente deluso. Nonostante tutte le premesse per un ottimo centrocampista da Fantacalcio - grande fisico, piedi discreti, posizione avanzata, titolarità più o meno fissa - è riuscito al massimo a segnare quattro gol con la maglia del Palermo.

 

Perché dovrebbe smentirci proprio quest’anno, in quello che è forse uno dei Genoa più deprimenti di sempre? Hilijemark però ha il pregio di poter giocare in tutti i ruoli del centrocampo, e se vi serve un titolare a pochi spicci che è anche un ragazzo simpatico che fa bene allo spogliatoio, insomma, perché no?

 


 




 

la sua figurina su Fantagazzetta sarà sicuramente stupenda.

 

rischia di giocare pochissimo.

 

quello pazzo per il calcio sudamericano, la noche del futbol, la brujita, la marianela, etc.

 

Lemos è un difensore uruguagio di un metro e novanta con un casco di ricci flosci come quelli della signorina Silvani. È lento e un po’ svagato e a vederlo giocare sembra il barista di un centro sociale che si sta facendo una sgambata alla partitella del 25 aprile. Lemos però è anche un difensore molto tecnico, che ama partire in conduzione in un momento qualsiasi della partita, buttarsi in area, tirare da fuori. Calcia le punizioni benissimo e lo scorso anno ha segnato 5 gol in poco più di 20 partite con il Las Palmas. Lo scorso anno aveva giocato alla grande e si parlava di lui per squadre come Barcellona, Inter o Roma, ma quest’anno ha faticato a confermarsi, insieme a tutta la squadra.

 

Lo potreste comprare se vi serve un difensore di cui non è sicura la titolarità ma che quando gioca ha molte più armi di un difensore normale per segnare. Vederlo litigare con Berardi per calciare le punizioni è già un sogno. Si dice che Lemos sia arrivato in Italia in un’operazione orchestrata da Monchi, e che il prossimo anno potrebbe finire alla Roma. Se giocate con le riconferme Lemos è quel tipo di giocatore buffo e carismatico a cui immolare l’identità della propria fantasquadra, con un nome tipo “Just a yellow lemos tree”.

 


 




 

ha uno dei migliori tiri in porta fra i giocatori arrivati a gennaio (il che la dice lunga più che altro sul nostro campionato, ma è un altro discorso).

 

il Benevento ha segnato appena 13 gol finora in campionato, quanti ne potrà segnare Guilherme da qui alla fine?

 

quello che sta vincendo in maniera così grave che in qualche partita vuole togliere Mertens e mettere Guilherme per umiliare gli avversari.

 

Più una squadra versa in una situazione di classifica disastrosa, più farà casino nel mercato di gennaio. Come un naufrago che agitandosi affretta la sua fine invece di scamparla. Vista la situazione di classifica del Benevento - unita alla mitomania del suo presidente - era immaginabile che avremmo visto un glorioso calciomercato di gennaio, ma

.

 

Il Benevento offre un ampissimo menù di giocatori da poter comprare all’asta di riparazione. Ma come quei ristoranti che alla fine hanno messo troppe cose sulla carta, non c’è niente di davvero buono. Nel reparto offensivo - che è quello che in fondo interessa di più a un fantallenatore - sono arrivati Cheick Diabaté e Guilherme.

 

Vi consiglio il primo solo se avete un grande senso dell’umorismo, concentrando le vostre aspettative sul momento in cui farà quel suo unico gol che farà impazzire il vostro amico che lo subirà. Non è una prospettiva da buttar via, se il vostro Fantacalcio quest’anno è stato particolarmente avaro di emozioni forti.

 

Guilherme potrebbe invece essere un tentativo semi-serio di prendere un giocatore decente. Non potrete aspettarvi grandi cose da uno che gioca in una delle peggiori squadre della storia della Serie A, e che al suo esordio si è presentato sbagliando un gol a porta vuota. Ma intanto sembra uno che vuole tirare molto, e tirare è il primo presupposto per fare dei bonus.

 


 




 

perché tutti se ne erano dimenticati e all’asta di riparazione farete un figurone.

 

è un terzino e non è neanche sicuro che giochi, potreste impiegare meglio il vostro tempo.

 

quello attentissimo ai dettagli e che vi farà perdere tempo all’asta per prendere Zampano e fargli fare il settimo o l’ottavo difensore della sua rosa.

 

Zampano era stato una delle poche rivelazioni del Pescara dello scorso anno, una sorta di regista occulto della manovra, sia con Zeman che con Oddo. Il suo vecchio allenatore lo ha rivoluto all’Udinese, è un suo pupillo, probabilmente perché gli ricorda il suo stile di gioco: un terzino generoso ma tecnico, con un’ottima visione di gioco, di quelli che raramente crossano a casaccio in area.

 

Nonostante un look davvero sciatto - doppio taglio con barba lunga che sembra la divisa ufficiale dei trentenni anonimi del nostro mondo - Zampano è un calciatore non banale. Lo scorso anno a Pescara ha messo insieme 5 assist, che non sono pochi nel contesto di una squadra disperata, e nel sistema dell’Udinese - dove sembrano poter brillare proprio tutti - potrebbe rivelarsi a un livello ancora superiore.

 


 




 

porta i calzettoni bassi.

 

quanti gol pensate possa segnare un centrocampista libico che gioca in una squadra calabrese allenata da Walter Zenga?

 

Massimo Oddo che ogni anno al Fantacalcio rifà il suo Pescara 2016/17 per dimostrare a sé stesso di non aver sbagliato niente.

 

Ci eravamo tutti dimenticati dell’esistenza di Benali, autore del primo gol della disastrosa stagione del Pescara lo scorso anno. Un tocchetto d’esterno contro il Napoli, su Reina in uscita, che ci aveva fatto battere forte il cuore. In quella infernale stagionale Benali era finito in panchina, per poi ricomparire a fine anno con Zeman segnando un sacco di gol della bandiera per il Pescara, chiudendo comunque l’annata, la sua prima in Serie A, a 6 reti: mica male.

 

Il Crotone lo è andato a riprendere al Pescara, dove in Serie B aveva già segnato 4 gol, ed è già inaspettatamente diventato una pedina fondamentale della squadra di Zenga. Barberis-Mandragora-Benali potrebbe diventare il centrocampo più svampito e tecnico con cui una squadra sia mai riuscita a salvarsi in Serie A. Giocando mezzala non ci si possono aspettare grandi numeri da Benali, che però ha sempre dimostrato buoni tempi di inserimento. Il Crotone sembra in forma e lui è comunque poco quotato fuori dalle leghe di Fantacalcio più esoteriche. Potrebbe essere il vostro Dzemaili, se non avete abbastanza soldi per comprarvi Dzemaili.

 


 




 

ha fatto 1 gol e 1 assist nelle sue prime 2 partite con il Crotone.

 

: stiamo parlando di un attaccante che ha segnato 3 gol in 27 partite di Serie A. Siamo al limite della misericordia.

 

: quello che aveva Ciciretti ma che si è stufato di credere nel Benevento.

 

Ricci alla sua prima presenza col Crotone ha già segnato il 50% dei gol realizzati nei precedenti due anni di Serie A, cioè 2. Un bellissimo gol tra l’altro, con un sinistro a giro di prima intenzione dai 20 metri che sembrano quegli esercizi di pura balistica senza sforzo. Ricci è sembrato quindi rigenerato dopo due anni di profonda inadeguatezza nella piazza che lo aveva lanciato nel 2015/16, quando aveva segnato 11 gol in Serie B, dando un contributo fondamentale alla promozione del Crotone.

 

Nella squadra di Zenga non c’è un attaccante che spicca sugli altri per le finalizzazioni, magari potrebbe essere Ricci, che nelle due partite giocate ha già una media di 4.2 tiri ogni 90 minuti.

 


 




 

i suoi gol al Mondiale U-20.

 

se non è esploso con l’Atalanta di Gasperini perché dovrebbe farlo nel Bologna di Donadoni?

 

quello romantico che ha già in squadra Berardi e Bernardeschi e che non si rassegna all’idea che il calcio italiano non riesca a produrre più un numero dieci entusiasmante.

 

Quando Orsolini è finito all’Atalanta in estate a tutti sembrava un’ottima idea: l’Atalanta aveva a disposizione uno dei talenti tecnici italiani più promettenti; Orsolini entrava in un sistema che in questi anni ha saputo esaltare le qualità di tanti talenti italiani, nascondendone tutti i difetti. A conti fatti l’Atalanta ha ricavato quasi niente da Orsolini, usato solo in pochi spezzoni di partita, e Orsolini non sembra aver fatto nessun passo in avanti.

 

Il Bologna dovrebbe provare quindi a rilanciare la sua stagione, ma non è detto che Emilia non troverà una situazione molto più aperta a livello di undici titolare. Dopo un infortunio di qualche mese, Federico Di Francesco sta rientrando e al momento è un giocatore più completo di Orsolini, e molto più inserito negli schemi di Donadoni.

 

Il tecnico negli ultimi tempi ha in più dimostrato di non voler fare a meno della profondità offerta da Mattia Destro, e dai suoi movimenti in area. Quindi i posti per Orsolini sarebbero in teoria due, quelli occupati da Simone Verdi e Rodrigo Palacio. Eccovi alcuni motivi per puntare comunque alla cieca su questo giocatore dalle cosce enormi:

 


 


 


 


 




 

è il talento più promettente arrivato in Serie A a gennaio.

 

: rischia di fare la panchina a Sau e Farias e voi rischiate di perdere la testa per questo.

 

: quello hipster che quest’anno ha creduto di nuovo in Nagy

 

Chi non crede in un attaccante nordcoreano che gioca con la 10 non ha un cuore. Ma se c’è una cosa che Han ha dimostrato in questo suo primo anno in Italia è che, per quanto buffo, è molto più di una mascotte. Lo abbiamo inserito nei

, dove Dario Saltari ha scritto che una delle qualità che inizialmente avevamo sottovalutato in lui è quella della finalizzazione. In Serie B Han ha segnato 7 gol quest’anno, in una squadra che ha vissuto di alti e bassi come il Perugia: musica per ogni fantallenatore. Se non vi bastano queste nostre rassicurazioni fidatevi almeno della Juventus, che

non pochi soldi per opzionarlo a gennaio.

 

La concorrenza che ritroverà a Cagliari è buona ma non abbastanza da pensare che non giocherà. Anche dovesse giocare giusto 3 o 4 partite da titolare, schierarlo in quelle occasioni darà un senso completamente diverso alle vostre domeniche.

 


 




 

è uno degli attaccanti più in forma del campionato e, tra quelli più in forma, di sicuro l’unico che ha qualche possibilità che possa essere svincolato.

 

ha segnato comunque solo 4 gol finora e gioca in una squadra terribile.

 

quello in fissa con le statistiche che scuote la testa ogni volta che deve scendere a patti con l’esistenza dei voti dei pagellisti.

 

Prima del suo exploit di domenica contro la Fiorentina, quando ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A, Moise Kean aveva realizzato appena 2 gol in Serie A in circa 750 minuti: non un granché, davvero. Eppure Flavio Fusi in questo articolo, consultando gli xG, aveva sottolineato che Kean aveva ottime scelte di tiro, e una certa capacità di ricavarsi buone occasioni da gol.

 

Una settimana dopo Kean ha segnato una doppietta contro la Fiorentina, e se non tutte le domeniche affronterà la difesa della Fiorentina Kean è comunque un attaccante del 2000 che rischia di segnare diversi gol da qui alla fine, il Fantacalcio si fa per prendere gente come lui.

 


 




 

al concetto di affidabilità, sull’Enciclopedia Treccani, la foto di Giaccherini sarà presente insieme a quella di Dzemaili.

 

non gioca da troppo tempo e in generale sembra aver dato tutto, il povero “Giak”.

 

quello a cui Giaccherini ha svoltato un paio di stagioni al Fantacalcio e che lo potrebbe riprendere per riconoscenza.

 

Questo trasferimento di Giaccherini al Chievo a gennaio è dedicato più al Fantacalcio che alla vita reale. Tutti gli orfani del “Giak” potranno continuare a sognare ogni volta che rientrerà da sinistra sul destro, pensando per un attimo il tiro a giro sul secondo pallo: quello dei grandi campioni.

 

Giaccherini a 32 anni è ufficialmente nel declino della carriera di un’ala brevilinea, ma la sua intelligenza calcistica gli permetterà di sicuro di aggirare i propri limiti fisici, come è già successo in tutta la carriera. In più arriva in una squadra che negli anni ha dimostrato di saper resuscitare diversi giocatori entrati nella terza età.

 


 




 

è comunque il miglior giocatore di calcio arrivato in Italia a gennaio.

 

se c’è una cosa che ci hanno insegnato questi due anni è che i trequartisti dell’Inter portano sfiga, statene lontani.

 

quello interista che ha deciso di legare i propri destini a quelli della sua squadra del cuore, che ha avuto quindi un grande inizio di stagione e ora si trova terzo o quarto in classifica.

 

Rafinha non è stato presentato con le migliori premesse: «stiamo parlando di un giocatore che non gioca da un anno e mezzo. Siamo noi a dover aiutare lui e non il contrario». Quindi, se non può aiutare l’Inter perché dovrebbe aiutare la vostra squadra?

 

Rafinha però in carriera ha dimostrato un discreto fiuto per i gol in inserimento senza palla. Nella sua ultima stagione da titolare, al Barcellona, era riuscito a segnare 6 gol in 18 presenze, realizzati quasi tutti inserendosi sul lato debole. Mettendo in area una quantità ridicola di cross, l’Inter ha bisogno di inserimenti senza palla, e i gol di Vecino finora sono la dimostrazione che i giocatori che sanno inserirsi verranno premiati.

 

In questo deserto di disperazione e mezzi giocatori comprare Rafinha a gennaio è, da qualsiasi angolo la si voglia vedere, una scelta logica.

 


 




 

potrebbe diventare il centravanti titolare di una squadra della classe media come la Fiorentina.

 

quest’anno sembra aver dimenticato come si segna.

 

quello che segue Falcinelli dai tempi del Perugia, che crede che se si fosse chiamato Falcinellinho avrebbe avuto una carriera migliore, ma che ora crede sia arrivata la sua grande occasione. Oppure, più semplicemente, quello che ha anche Simeone.

 

Chi ci ha guadagnato dallo scambio Falcinelli-Babacar? Dalla risposta a questa domanda si decideranno le vostre principali strategie a quest’asta di riparazione. Se alla svagatezza provocatoria di Babacar preferite la solidità realista di Falcinelli vi capisco.

 

Dobbiamo ricordare anche che Falcinelli lo scorso anno ha segnato 13 gol con la maglia del Crotone, quasi tutti nel girone di ritorno, e pensare possa ripetersi, almeno in parte, non è così impossibile. La Fiorentina finora ha creduto ciecamente in Giovanni Simeone, che si impegna in tutto quel lavoro sporco, di pressing senza palla e gioco spalle alla porta, fondamentale in una squadra che gioca ad alti ritmi come quella di Pioli. Simeone però sta segnando meno di quanto ci si sarebbe aspettato e Babacar, l’altro attaccante, segnava ma non contribuiva minimamente al gioco. Falcinelli magari si rivelerà un compromesso accettabile: meno completo di Simeone lontano dalla porta, ma comunque con più attitudine di Babacar; meno concreto del senegalese davanti alla porta, ma con più capacità realizzative di Simeone.

 

 


 

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura