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Chi acquistare al mercato di riparazione del Fantacalcio
03 feb 2017
03 feb 2017
Giocatori che potrebbero svoltarvi la stagione.
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Seriamente, avete mai comprato un giocatore all’asta di riparazione del Fantacalcio che vi ha poi svoltato la stagione? Scommetto raramente, e anche quando vi è successo è perché si è trattato di un giocatore che già giocava in Italia e che è improvvisamente esploso. Potrebbe essere stato Felipe Anderson due anni fa o magari Gagliardini o Petagna quest’anno. Ma quasi mai un giocatore proveniente dall’estero a gennaio, quindi un giocatore davvero nuovo nell’asta, finisce per risultare decisivo. Il più delle volte l’asta di riparazione è un insieme di piccole tristezze, dove i giocatori si muovono

, per assecondare un’implicita fenomenologia del calciomercato.

 

Naturalmente il grado di povertà di un’asta di riparazione è spesso proporzionale al grado di povertà di un calciomercato, e quello italiano di questo gennaio non è stato povero, è stato poverissimo. Ho provato a mettere insieme un power ranking di giocatori che potreste comprare all’asta di riparazione, indicando i motivi per cui ne varrebbe la pena. Ho considerato solo i giocatori provenienti dall’estero perché sono gli unici che non hanno nessuna possibilità di essere stati comprati durante l’asta estiva. Lì fuori c’è gente che ha comprato Gagliardini o Emerson Palmieri già quest’estate, ma nessuno vuole conoscerli.

 

 




Gioca.

 

Se marca con la stessa rigidità con cui

siete rovinati.

 



 

Da quando è arrivato, Bereszynski ha giocato due partite, entrambe contro la Roma, e non sono andate così male. Specie in campionato ha controllato discretamente Perotti, e ora sembra essersi guadagnato un posto da titolare. Cosa che lo rende particolarmente appetibile nelle leghe che giocano col sistema “Mantra”: un terzino destro titolare nuovo a gennaio arriva in soccorso come un Mojito nel deserto. Più in generale, Bereszynski è di quei terzinacci solidi e lineari verso cui i pagellisti italiani sono tradizionalmente stati generosi. Se siete amanti di quel filone di terzini umili e senza pretese che va da Archimede Morleo a Vasilis Torosidis, forse troverete un nuovo feticcio.

 

 


 

Secondo la fisica quantistica esiste sempre un piccolo margine che Ibarbo aumenti la frequenza delle proprie azioni pazze e inizi a segnare a ripetizione.

 

Ibarbo ha segnato al massimo 6 gol in un campionato, 28 in tutta la sua carriera, 1 in meno di Bruno Alves.

 

Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. Ibarbo era andato via da Cagliari due anni fa esatti per andare alla Roma, e in tutto questo tempo ha cambiato quattro squadre - Roma, Watford, Atletico Nacional e Panathinaikos - facendo panchina ovunque. Le sue condizioni fisiche al momento sono più misteriose dell’amore che internet gli tributa a getto continuo. Ibarbo è, più che altro, un’idea: quella di un colombiano di un metro e 90 che corre a 200 all’ora

.


 

Prenderlo al fantacalcio è voler continuare a credere a quell’illusione, e non c’è niente di sbagliato visto che il fantacalcio è quel posto dove la realtà e l’illusione arrivano a toccarsi in un colpo di testa di Simone Loria.

 

 


 

Se non avete più nulla da chiedere, è il miglior acquisto per il lol.

 

Nei suoi anni migliori Muntari è stato uno dei peggiori giocatori da fantacalcio. Cosa potrebbe essere ora, sfiorito in una squadra che cola a picco come il Pescara?
 

Nessuno, tanto meno Massimo Oddo, credo conosca il motivo per cui Muntari è tornato in Italia nel 2017. A 33 anni non gioca una partita dalla scorsa estate e se è su questa lista è perché Muntari ha un suo valore provocatorio intrinseco, che lo rende perfetto per la categoria di allenatori troll. Quelli che, non potendo più vincere, preferiscono concentrarsi su mosse ironiche e senza senso che scoraggino chi si sta davvero impegnando, sabotando l’umore generale della lega.

 

 




Credere nel riscatto dei giocatori mezzi morti forse non fa vincere i fantacalcio ma vi manda in paradiso.

 

Porta sfiga.

 

Grenier è l’unico acquisto del mercato di gennaio della Roma, che sembra aver preferito puntare sullo stile che sulla concretezza. Grenier in carriera ha avuto problemi fisici di qualsiasi tipo, tra cui una rottura del femore che credevamo possibile solo per le persone davvero anziane. Eppure, nonostante sia più un artista che un atleta, Grenier potrebbe finire per trovare un po’ di posto nelle risicatissime rotazioni a centrocampo della Roma. A patto che si regga in piedi.

 

Dopo la cessione di Pjanic la Roma non ha battitori credibili di calci piazzati - quest’anno ha segnato appena 5 gol su calcio da fermo, di cui solo uno da calcio d’angolo - e Grenier potrebbe tornare utile in tal senso. E per proprietà transitiva potrebbe tornare utile anche al vostro fantacalcio.

 

 




Se non avete ancora in rosa un centravanti che dribbla con la suola, eccovelo.

 

Ha segnato poco in Serie B, quanto potrà farlo in Serie A?

 

Serse Cosmi di lui ha detto che gli “ricorda” Ibrahimovic. Un complimento che spesso si fa per provare a trovare un senso ad attaccanti tecnici e fumosi che segnano poco.


 

Se non alla categoria dei “nuovi Ibra”, Petkovic appartiene senz’altro a quella degli attaccanti che provano ad arrivare in porta dribblando a partire dal calcio d’inizio.


 

Petkovic è una prima punta molto tecnica, bravissima nel gioco di sponda e un po’ fumosa sotto porta. Quindi non esattamente un giocatore da Fantacalcio. Ma ha iniziato a giocare su buoni livelli da appena un anno, da quando sostanzialmente si è trasferito al Trapani, e ha segnato 10 gol su 35 partite. In più gli attaccanti del Bologna stanno giocando talmente male che forse persino Sergio Floccari (se non fosse sceso in B alla Spal) si sarebbe potuto giocare un posto da titolare. In ogni caso, se fate parte di quella categoria di allenatori che preferiscono i giocatori

a quelli

Petkovic fa per voi.

 

 


 

È così sconosciuto che anche se dovesse andare male, se tra qualche anno esploderà potrete rivendicare di averlo scoperto.

 

Non so, state messi così male a centrocampo?

 

L’acquisto di Miha Zajc, per 800mila euro, è stato commentato così da Martusciello: «Giocatore di grande qualità, può interpretare qualsiasi ruolo del centrocampo. Ha idea di gioco, è coordinato. Però è un innesto nuovo e quindi ha bisogno di tempo per entrare in meccanismi che sono rodati». Una dichiarazione che lascia molta ambiguità sulle possibili presenze dello sloveno, classe ’94, da qui a fine anno.

 

È altrettanto vero però che l’Empoli è in una situazione tecnica così disastrosa che basterebbe saper giocare minimamente a calcio per guadagnarsi un posto da titolare. È impossibile capire il livello di Zajc, che finora ha giocato nel campionato sloveno - forse non il più competitivo d’Europa -, ma di sicuro sa toccare bene il pallone. Ha un baricentro basso, è dinamico, abbastanza tecnico, si inserisce in area e calcia bene.

 



 

Anche le punizioni.


 

Il suo worst case scenario è Rade Krunic. Il suo best case scenario è Piotr Zielinski. Magari più il primo che il secondo. Nessuno nella vostra lega sarà pronto a spenderci un euro e, anche se dovesse andar male, farsi una fama hipster non è mai così male.

 

 


 

 

un trequartista titolare libero a gennaio è pur sempre una buona scommessa (a meno che non siate in una lega talmente perversa che qualcuno aveva già El Kaddouri in rosa).

 

È antipatico, i giornalisti lo odiano e hanno ragione.

 

El Kaddouri non dovrebbe neanche essere tecnicamente in questa lista ma quest’anno ha giocato così poco che può essere considerato di fatto un giocatore nuovo. A un certo punto sembrava dovesse andare al Trazbonspor, ma alla fine l’Empoli è riuscito a chiudere un accordo a titolo definitivo con un contratto fino al 2021. Dovrebbe essere lui il sostituto di Saponara come vertice alto del rombo stretto di centrocampo. Un ruolo che però non ha mai ricoperto in carriera: il marocchino non è abituato a giocare in spazi così stretti e potrebbe faticare nella gestione dei passaggi spalle alla porta. In compenso è piuttosto dinamico e ha un’ottima visione in verticale.


 

Nel modulo di Martuscello il trequartista ha grosse responsabilità non solo creative, ma anche di finalizzazione. El Kaddouri, specie nei suoi anni a Torino, ha dimostrato di vedere decentemente la porta (8 gol in due anni). Che vi costa?

 

 


 

Forse è l’unico giocatore arrivato in Serie A a gennaio che può inventarsi una giocata in qualsiasi momento.

 

Non riuscirà mai a dimagrire.

 

Il calciomercato del Genoa è una delle cose più brutte successe in Italia nel mese di gennaio. Forse sarebbe stata la più brutta in assoluto senza il gesto romantico di riportare in Italia Adel Taarabt, un uomo che interrogato sul suo peso ha provato a difendersi ammettendo il problema: «Mia madre cucina troppo bene».

 

Per qualsiasi atleta questa dichiarazione dovrebbe convincervi a restargli lontani, ma Taarabt non è un atleta normale. Sceso in campo con una pancia tale che sembrava essersi mangiato Laxalt, il marocchino ha già fatto un assist e un quasi gol contro la Fiorentina ed è l’unico giocatore arrivato a gennaio che potrebbe davvero fare le scintille con qualsiasi palla toccherà da qui a fine campionato.


 

Prenderlo nella vostra squadra di Fantacalcio non sarebbe solo un grande gesto estetico, ma una scommessa in fin dei conti resa ragionevole dei numeri complessivi di Taarabt nel campionato italiano: 1 gol ogni 3 partite.

 

 


 

Quante volte vi ricapiterà l’occasione di mettervi in squadra quello che fu definito “Il Cristiano Ronaldo della Catalogna”?

 

Pare sia completamente scemo.

 

Una cosa funziona molto male nel calcio e nella vita e molto bene negli affari e nel fantacalcio: l’individualismo. Non so dirvi quanto Deulofeu aiuterà il Milan a conquistare un posto per l’Europa - e per questo vi rimando al pezzo scritto da

- ma di sicuro penserà a correre più velocemente possibile verso la porta avversaria, che poi è la zona dove si pescano i bonus buoni per vincere le partite al Fanta.

 

Negli ultimi anni Deulofeu sembra aver perso tutte quelle dimensioni che lo avrebbero reso un giocatore di calcio migliore, ma in compenso ha sviluppato tutte quelle che lo rendono un buon investimento al fantacalcio: lo scorso anno ha messo insieme 2 gol e 8 assist in poco più di mille minuti. L’infortunio di Bonaventura ha fatto il resto per allineare i pianeti e a renderlo forse l’investimento più sensato per l’asta di riparazione.

 

 

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