Nei mesi di calciomercato la frustrazione dei tifosi del Milan tocca il suo zenit. È dall’estate del famoso “Mister X” che i rossoneri diventano protagonisti del mercato per motivi sbagliati. Da troppo tempo ormai qualsiasi direzione sportiva sembra incapace di comprare bene: assurdo per la squadra col secondo monte ingaggi della Serie A. Come quasi tutte le società italiane, il Milan non può aspirare ad alcun fuoriclasse e, a parte Paquetà, lo scouting non ha portato nessun talento notevole. A volte sembrano mancare proprio le idee: a differenza di Napoli, Roma e Lazio il Milan sembra incapace di pescare giocatori affermati da botteghe non troppo costose (pensiamo a Mertens già titolare del Belgio dal PSV, o a Correa dal Siviglia).
L’unica estate in cui c’è stata speranza è stata quella – a posteriori funesta – di Fassone e Mirabelli: tanti soldi spesi per giocatori di medio livello acquistati ignorando qualsiasi idea di coerenza tattica. Proprio una visione a monte del progetto sul campo sembra essere ciò che manca da troppo tempo ai rossoneri. Gattuso, il miglior allenatore del post-Allegri, è dovuto scendere a mille compromessi con la rosa per mantenere la linea di galleggiamento. Certo, è possibile fare di meglio, magari con principi tattici più definiti e propositivi rispetto a quelli dell’ultima stagione, ma il tecnico calabrese non ha mai avuto dal mercato risposte coerenti alle sue richieste: «Tante operazioni son state fatte per un discorso di soldi che magari una squadra ci doveva dare. Senza nulla togliere a Laxalt e Castillejo. Avevamo problemi all’interno della UEFA e abbiamo dovuto confrontarci anche con questo. La UEFA ora non ci fa nemmeno fare un certo tipo di operazioni».
Dopo la delusione della corsa Champions il Milan, convinto della necessità di valorizzare il patrimonio tecnico attraverso il sistema di gioco, ha puntato su un allenatore più dogmatico come Giampaolo. Il tecnico della Samp negli ultimi anni ha saputo gestire il player trading del club blucerchiato, adattandosi sempre agli sconvolgimenti del calciomercato, come dimostra il passaggio da Torreira e Zapata a profili diversissimi come Ekdal e Defrel. Tuttavia, mai come quest’anno sarà importante trovare una coerenza di fondo e soddisfare le necessità dell’allenatore: non avrebbe senso ingaggiare un tecnico con esigenze chiarissime per poi offrirgli dei giocatori inappropriati.