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Il Mondiale del Brasile
17 giu 2018
17 giu 2018
La Nazionale di Tite è la grande favorita per la vittoria finale ma non è priva di difetti.
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Con Paulinho dentro l’area e la necessità costante di raddoppiare in fascia per la squadra che difende si crea spesso l’inferiorità al centro dell’area di rigore. Qui, dopo pochissimo, Gabriel Jesus segnerà di testa battendo il proprio marcatore tagliando sul primo palo. Notare anche Neymar da solo sul secondo e Fernandinho in anticipo su Goretzka.


 



 



 



 



 



 


Contro il 4-2-3-1 della Germania le due mezzali brasiliane seguivano i due centrocampisti avversari, con Paulinho che si spingeva anche molto in alto per seguire Kroos e Fernandinho che teneva d’occhio Gundogan. Se si abbassava un trequartista, ad esempio Goretzka, il terzino corrispondente, Marcelo, lo seguiva.


 



 



 



 


Il rombo formato da mezzali, trequartisti e punta copre il centro e ingabbia Kroos e Gundogan; Casemiro dietro fa da battitore libero. Contro la Germania il Brasile ha avuto la palla il 42,1% del tempo e ha tenuto un baricentro medio piuttosto basso a 45 metri dalla propria porta.


 



 



 



 



 





 



 



 



 



 



 



 



 



 


Con Willian, Coutinho e Neymar è impossibile garantire sempre il raddoppio. Qui Coutinho, dopo aver ricevuto nello spazio, si limita a mandare Neymar nell’uno contro uno. Neymar, da parte sua, aspetta che tornino altri difensori così da poterli dribblare tutti nel cuore dell’area prima di scagliare un missile sotto la traversa. Il primo gol di Neymar dopo essere rientrato dall’infortunio al metatarso.


 



 



 



 



 



 



 



 





 



 



 


Basta un passaggio a Toni Kroos per far scappare tutto il Brasile verso la propria area. E non è un caso che azioni di questo tipo succedano dalla parte di Marcelo.


 



 



 



 



 



 

 

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