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Redazione
Viva la Premier League!
06 ago 2015
06 ago 2015
9 domande sulla nuova stagione di campionato inglese.
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Cominciamo col dire che l'estate senza calcio non piace a nessuno ma che la Premier League comincia troppo presto. Per il momento credo sia impossibile non rispondere che la squadra che più è cambiata, e in meglio, rispetto allo scorso anno è lo United. Ma non ci credo che il City non prenderà nessuno da qui alla fine della sessione di mercato, così come ad Arsenal e Chelsea basta poco per fare un ulteriore passo in avanti rispetto al gioco della scorsa stagione. La campagna acquisti di Van Gaal può essere interpretata sia come il completamento della trasformazione cominciata due anni fa, sia come il proseguimento di un periodo caotico: certo a centrocampo sono arrivati Schneiderlin + Schweinsteiger (per la felicità dell'omino che prepara i kit da gara che dovrà stare attento con le lettere), e ne sarebbe bastato uno solo dei due per tornare competitivi ad alto livello, è arrivato Depay che potenzialmente potrebbe diventare uno dei migliori giocatori del campionato, ma la partenza di Di Maria è il simbolo di come anche le migliori aspettative possano rivelarsi delusioni. Arsenal e Chelsea sono state di un conservativo che si direbbe quasi che la Premier League non sia il campionato più ricco del mondo, ma magari ha ragione Wenger quando dice: «Viviamo in una società che vuole solo il nuovo»; la stabilità di Arsenal e Chelsea, il lavoro di lungo periodo, potrebbe essere il loro miglior rinforzo.

 



Ci sono ancora troppe caselle vuote da riempire con movimenti di mercato plausibili per sbilanciarsi a questo punto. Lo stesso Manchester United, che ha mosso una quantità quasi sboccata di giocatori, credo non abbia finito il proprio mercato con la cessione di Di Maria. Non rimane che giocare con lo scenario dei possibili.

 

Si sarà rinforzata di più l’Arsenal se prenderà una punta, specialmente se quella punta si chiama Karim Benzema e segna gol così:

 


Benzema sarebbe il finalizzatore che i gunners aspettano dai tempi di Thierry Henry. Posto che servirebbe anche un centrocampista centrale in grado di dare un’alternativa a Coquelin.


 

Si sarà rinforzata di più il Chelsea se Mourinho, grazie alla forza cinetica con cui piega la realtà della Premier League al suo volere, convincerà Falcao di essere il migliore del suo ruolo,

.

 

Si è forse rinforzata più il City, che potrà permettersi il lusso di schierare nella stessa squadra i talenti offensivi di Raheem Sterling e David Silva, e che potrà sfruttare la potenza fisica del quasi neo-acquisto Bony per aprire ulteriori spazi ad Aguero.

 

Si sarà rafforzato di più lo United se il pandemonio di movimenti alzato da Van Gaal risponde davvero a una sua idea calcistica e non – come sembra da fuori – a tanto, tantissimo fumo negli occhi.

 



Concordo con l’idea di Daniele che la Premier inizi troppo presto, ma io direi che forse il mercato si chiude troppo tardi. Sarei per la chiusura del mercato la mezzanotte prima della prima gara ufficiale. Punto. Le squadre hanno avuto mesi per capire gli obbiettivi e trattare con i procuratori quindi non credo siano le tre settimane in più a cambiare tutto. Sicuro si eviterebbe la sensazione surreale nei turni in agosto di seguire le partite più per capire dove servirebbe il rinforzo che per altro. Questo per dire che quanto sto per scrivere manca di informazioni necessarie che arriveranno solo a mercato chiuso, come Wenger che prende Benzema e un mediano di livello mondiale o il City che affianca a Silva e Sterling l’ormai esploso De Bruyne. Per adesso lo United è la squadra che più ha speso, andando a coprire praticamente ogni lacuna della rosa. Sempre a proposito della chiusura del mercato: il discorso sullo United perderebbe ogni valore nel caso di vendita di De Gea, il miglior giocatore della squadra di Van Gaal nella scorsa stagione e praticamente insostituibile sul mercato con un pari valore nel ruolo. Dopo quella di Di Maria poi....

 



 



Difficile capirlo prima di qualche giornata di campionato. La strategia di Mourinho che praticamente non ha cambiato niente

perché la sua non è una squadra priva di difetti e con pochi uomini sulle cui spalle poggiare l'intera stagione. Ma è vero anche che lo scorso anno quasi nessuna avversaria ha saputo come affrontarlo. Fino a prova contraria è ancora il Chelsea la squadra da battere ma la sconfitta in Community Shield ha mostrato che il principale limite dello scorso anno è ancora lì: la carenza di creatività, dovuta anche alla passione di Mourinho per "trequartisti tattici", a cui all'occorrenza fare sparecchiare la tavola.

 



 


Memphis Depay, uno dei motivi per cui il Manchester UTD si è rinforzato.


 

 



Da fuori è difficile capire se Van Gaal stia inseguendo un’idea di grandezza calcistica che a noi appare confusa, o se sia davvero fuori controllo. Se pensavamo che il concetto di “fluidità” avesse raggiunto la saturazione lo scorso anno - con Daley Blind spostato

– quest’estate ha cambiato quasi tutti i giocatori come se volesse ricominciare il gioco da capo. Van Gaal sembra una di quelle persone che comprano i mobili solo perché sono belli, senza interrogarsi se c’è lo spazio per metterli da qualche parte. Al momento la rosa conta un numero ridicolo di centrocampisti centrali, nessun difensore centrale presentabile oltre Phil Jones, una quantità imprecisata di esterni bassi inaffidabili e nessuna punta centrale. Il Manchester United somiglia a quei libri di Zizek pieni di concetti affascinanti ma non per forza veri e intelligenti. Per questo rimango scettico, nonostante probabilmente se la giocherà fino in fondo.

 

Per me il Chelsea parte ancora più avanti: è vero che pochi giocatori su cui fare affidamento, ma sono anche i migliori per ruolo dell’intero campionato: John Terry, Nemanja Matic, Cesc Fabregas, Eden Hazard e Diego Costa. Quale altra squadra ha un’ossatura che si avvicina a questa qualità?

 

In tutto questo se l’Arsenal prende Benzema per me parte favorito.

 



Io rispetto ad Emanuele sono dell’idea che Van Gaal abbia tarato il suo United e soprattutto quanto potesse tendere la corda nella prima stagione. Il suo United era privo di concetti e pieno di tentativi che conoscendo la traiettoria personale dell’allenatore adesso mi sembra soddisfatto e di aver capito come muoversi in Inghilterra e infatti ha giocato tutta la preseason praticamente con sempre la formazione titolare in campo muovendo poco di partita in partita. La rosa necessita di almeno un centrale e di una punta “di profondità” come dice Daniele, ma dovrebbe chiudere il mercato con tutto per permettere a Van Gaal di giocarsela per il titolo vinto lo scorso anno da un Chelsea privo di avversari. Il titolo comunque rimane tra le prime quattro ma la distanza tra le squadre è tale che credo vincerà la squadra con meno infortuni chiave (banalità da previsione estiva lo so).

 



 



Con un gioco collaudato, estremamente solido ed efficace proprio per il calcio inglese. Mourinho

per tenere alta la concentrazione e spremere ogni goccia rimasta a Terry, Fabregas, Ivanovic, Matic, Hazard, Diego Costa... è un'ottima squadra e magari non giocherà mai benissimo, ma al suo meglio quest'anno potrebbe essere una delle più difficili da sconfiggere in Europa. Il Chelsea è la squadra da battere nel senso che Mourinho può impostare una stagione all'insegna di una vera "difesa del titolo": non si tratterà di conquistare la prossima Premier League, ma di conservare lo status di più forte del campionato, una cosa su cui si lavora anche non stringendo la mano all'allenatore che non ti rispetta e gettando la medaglia del secondo in tribuna.

 

La domanda è: quando entreranno in forma e quanto dureranno? Già la scorsa stagione si è visto che la mancanza di cambi è un problema, Remy non è Diego Costa, e c'è troppa differenza tra i fiducia che Mourinho ha nei suoi titolari e gente come Mikel e Ramires (che pure è uno dei migliori "box-to-box" del campionato) che sembrano giocatori da una botta e via. Sul mercato sta facendo scelte che se non sono incoerenti sfuggono quanto meno ad una logica intuitiva: dare via Filipe Luis dopo un anno e poi finire la Supercoppa con Kurt Zouma a terzino... e francamente il fraintendimento di Cuadrado non è da Mourinho, così attento alle qualità dei giocatori: come ha potuto pensare che fosse utile a un sistema geometrico e disciplinato come il suo uno dei giocatori più anarchici, senza ruolo, imprevedibili nel bene e nel male degli ultimi anni? Sinceramente ormai credo che Falcao non tornerà mai come prima, e neanche serve veramente a Mourinho visto che c'è Diego Costa, perché prenderlo sapendo che ogni volta che lo farà entrare saranno sotto esame entrambi?

 

La mia teoria è che a Mourinho non interessi davvero vincere due Premier League consecutive. È possibile che usi il campionato per sperimentare, provando anche a vincerlo, certo, ma con lo scopo di giocare le partite migliori in Champions League, diciamo dagli ottavi in poi?

 



È una domanda giusta perché Mourinho sa che se dovesse andare male in Europa anche quest’anno la sua immagine ne risentirebbe. Non molto, d’accordo, ma sarebbe comunque una piccola conferma di una sua difficoltà nelle coppe europee che avanti da 5 anni: pochi per la cronologia normale, tanti per Mourinho, che ogni anno ha la possibilità e l’ambizione di vincere. Mi piace pensare che Mourinho creda che la squadra attuale, che tu definisci efficace per il calcio inglese, avesse bisogno solo di un altro anno di gioco insieme per essere molto competitiva anche a livello europeo. Come, in parte, fu per l’Inter del 2010. Questa però è un’angolatura ottimistica da dove guardare la situazione. Ci sono diversi segnali negativi che lasciano dubbi importanti sulla tenuta della squadra e se la rosa rimane questa fino a fine agosto sarà difficile gestire le energie, persino per uno come Mourinho, maestro nel convertire la stanchezza fisica in energia mentale.

 

Sarà un anno che in ogni caso ci darà una nuova versione di Mourinho: per forza di cose volteremo pagina nel grande racconto della sua carriera. Lo scorso anno l’eliminazione con il PSG fu soprattutto colpa sua e se quest’anno dovesse fallire nuovamente potrebbe ritrovarsi imprigionato nella sua parabola discendente. Non c’è cosa più deprimente di un genio che ha perso il tocco.

 



Occhio che è il terzo anno e il clima di tensione costante solitamente al terzo anno di Mou esplode. Occhio che Mourinho è già arrivato alle provocazioni ad agosto. Il Chelsea lo scorso anno non mi è piaciuto per niente. Se una prima parte di stagione molto incoraggiante mi aveva fatto pensare ad una squadra matura, appena il livello di Cesc e Diego Costa è calato è arrivata una versione deprimente della squadra. Il talento e l’imbarazzante concorrenza hanno permesso di mantenere le distanze e vincere il titolo, ma tatticamente questo Chelsea è forse la squadra più deludente che abbia mai visto allenare da Mourinho. Distanze tra i reparti mai perfette, difesa statica e centrocampo che si spezza facilmente, attacco legato solamente al talento dei singoli. Al percorso in Champions ci credo poco, ma forse sbaglio a ricordare troppo il Chelsea di fine stagione rispetto a quello di inizio.

 


La vittoria dell’Arsenal del Community Shield. Un altro piccolo brutto segnale.


 



 



Sterling secondo me è il più grande talento offensivo del calcio inglese dai tempi di Rooney. Da solo, o meglio: in coppia con Aguero, sarà devastante. Fabian Delph potrebbe essere esattamente quello che mancava al centrocampo del City, un vero all-around che può giocare sulla trequarti sinistra o garantire copertura a Touré se schierato al suo fianco: recuperi in profondità, aggressività, ma anche dinamismo con e senza palla.


Con De Bruyne potrebbero addirittura diventare i favoriti assoluti, ma prima o poi dovranno spendere anche per un difensore centrale di qualità: che sappia coprire i buchi lasciati dall'aggressività di Kompany e che si senta a suo agio con la palla tra i piedi. Ma anche così sono competitivi, o forse sono io che ho un debole: ogni volta che guardo il City, al secondo pallone toccato da Silva, penso che con un giocatore simile possono vincere tutto.

 



Lo scorso anno il City ha chiuso con il miglior attacco della Premier: 10 gol più del Chelsea secondo. Quindi il miglior attacco della Premier ha aggiunto alla sua rosa uno dei migliori creatori di gioco del campionato, cioè Raheem Sterling, accanto a quello che forse è il migliore, cioè David Silva. Davanti a loro poi ci sarà Sergio Agüero, che lo scorso anno ha segnato 26 gol in 33 partite, nonostante abbia passato buona parte dell’anno in infermeria. Non voglio neanche immaginare cosa succederebbe se a tutto questo si aggiungesse la pericolosità apollinea di Kevin De Bruyne, mi accontento di fantasticare sugli incastri offensivi zuccherati tra tutti quei giocatori brevilinei, tecnicamente fenomenali, visionari nell’ultimo passaggio. L’inserimento di Sterling potrebbe essere per il City quello che è

.

 

D’altra parte la scelta di tenere Pellegrini rappresenta forse una conferma di voler proseguire con questa idea di calcio estremo, che ha bisogno di tirare al massimo la coperta di una fase di gioco per coprire le mancanze dell’altra. Le lacune difensive di Tourè potrebbero persino peggiorare quest’anno e siamo sicuri basterà Delph a metterci una pezza? Condivido anche i dubbi sulla mancanza di un centrale affidabile da affiancare a Kompany (io non penso che Pellegrini avrà l’audacia di mettere di nuovo in campo Demichelis (!!!)).

 

Il City di quest’anno potrebbe aver migliorato i propri pregi e peggiorato i propri difetti: per questo è complicato fare previsioni, come è al contempo complicato non ritenerli una contender credibile.

 



Come detto le distanze tra le quattro pretendenti per me sono minime quindi sì, a meno di infortunio ad Agüero il City se la giocherà per il titolo nonostante la fase difensiva imperfetta e lo Yaya in fase ampiamente calante. Lo dico subito, nel caso di arrivo di De Bruyne il City avrebbe con lui, Silva (quanto sono contento per tutto questo amore per lui) e Sterling dietro Agüero il miglior attacco della Premier. Praticamente un reparto capace di vivere autonomamente rispetto al resto della squadra che si potrebbe occupare di gestire meglio la fase di transizione e soprattutto mantenere la concentrazione. Pellegrini è chiaramente all’ultimo anno a Manchester e devo dire che lo scorso anno nella doppia sfida con il Barcellona mi ha deluso profondamente per l’approccio sbagliato e le letture della gara. Credo abbia perso il controllo della situazione e che non sia un allenatore in grado di riprenderlo facilmente, un allenatore che forse gestisce meglio un ambiente meno colmo di prime donne. Per sua fortuna la squadra segna anche col pilota automatico e quindi si deve solo mettere sotto per limitare i danni. E far giocare qualche partita magari al nuovo arrivato Patrick Roberts dal Fulham che a 18 anni, e andandoci sempre con i piedi di piombo con i giovani talenti di casa, viene chiamato the English Messi.



 



 



Wenger è morto, viva Wenger. La mia impressione è semplice: dopo anni passati a manipolare formazione, aggiungere questo o quello a un formula che era comunque priva di equilibrio, incompleta, non vincente, Wenger si è accorto che nonostante tutto ha dei bei giocatori a disposizione, che si trovano bene tra di loro e che possono diventare una bella squadra senza che lui faccia molto. Potrebbe mettere a frutto il lavoro degli ultimi anni senza provare a giocare in un modo che magari non è congeniale a tutti, giocare a folate offensive ma, quando necessario, di ripartenza. Sarebbe bello se Evil Wenger diventasse il nuovo Mourinho, se si facesse accusare di parcheggiare l'autobus e in questo modo vincesse qualcosa di importante. L'Arsenal non giocherà mai veramente male, va detto, ma neanche come sognava Wenger e questo mi sembra sia diventato chiaro la scorsa stagione. La prossima dovrebbe essere quella della maturità. Un nuovo inizio: quello del Wenger collezionista, per capirci, che tiene le farfalle libere in una teca di vetro e le guarda muoversi come vogliono loro.

 



Più che “della maturità” preferirei definire la prossima la stagione dell’all-in. Non credo che qualcuno si accontenterebbe dell’ennesima annata grigia wengeriana: chiusa con la qualificazione in Champions e un’eliminazione banale in Europa.

 

D’altra parte non è del tutto giusto valutare i cicli di Wenger in annate: è come se tutto si fosse schiacciato in un flusso frattale in cui diventa complicato capire dove iniziano le cose buone e finiscono quelle cattive. Sbilanciandoci in modo ottimistico potremmo leggere la seconda parte della scorsa stagione come un ciclo che avrà la sua prosecuzione quest’anno: un ciclo che, se ho capito quello che dici, potremmo definirsi dell’arrangiarsi. In tal senso non andrebbe sottovalutata la vittoria del Community Shield contro il Chelsea, ottenuta difendendosi bassi e giocando in ripartenza.

 


Arsene sembra in forma.


 

Wenger ha gli interpreti perfetti per fare questo tipo di gioco e finalmente potrebbe averlo capito: se poi Ozil imbeccasse la grande annata che, prima o poi, tutti ci aspettiamo da lui, il livello qualitativo della squadra potrebbe realmente esplodere. Se però non arrivasse una grande punta da qui a fine mercato diventerebbe difficile viaggiare così lontani con l’ottimismo: il flusso frattale tornerebbe il solito, indistinguibile tra il bene e il male.

 



Si sono allineati i pianeti. Wenger ha finalmente capito che un calcio di transizioni con una difesa più bassa si sposa meglio con le caratteristiche dei giocatori a disposizione (a partire dai due centrali) e con le sue capacità tattiche (rimane ottimo nel disegnare i movimenti in velocità di un attacco). Questo potrebbe essere l’anno buono. Il finale della scorsa stagione ha infuso una fiducia nell’ambiente e consapevolezza di poter vincere anche non giocando per forza il calcio di possesso diventato mantra nell’ultimo decennio. L’arrivo di Cech poi ha portato finalmente un portiere affidabile a tempo pieno. Il ritorno al passato permette alla sorpresa della scorsa stagione, Coquelin, di mostrare i propri punti di forza senza soffrire in fase di possesso, cosa che porterebbe l’acquisto di un centrocampista difensivo necessario solo per problemi di copertura (Flamini e Arteta sono ormai impresentabili a certi livelli) e quindi fondamentale come sembrava la scorsa estate. Il centro del campo rimane un mistero chi possa affiancare Coquelin visto che Wilshere non dà garanzie fisiche e mentali, Ramsey è ottimo solo in fase offensiva e Cazorla è stato provato da Wenger a sinistra coprendo la temporanea assenza di Alexis. Con il ritorno di Alexis spero di rivedere la coppia Coquelin-Cazorla al centro.

 

Sull’attacco la questione è semplice: se arriva Benzema l’Arsenal diventa automaticamente la mia favorita al titolo. In caso di mancato rinforzo vista i centrocampisti dovranno aiutare Giroud per aumentare il numero di gol. Di Welbeck e Walcott per motivi diversi non mi fido più. Il centrocampista che potrebbe esplodere in questa stagione aiutando gli attaccanti è Oxlade-Chamberlain che ha tutto per poter chiudere la stagione almeno vicino alla doppia cifra.

 


È il suo anno me lo sento.


 



 



Il Liverpool potrebbe anche inserirsi nel gruppo di testa, togliere un posto e punti a qualsiasi delle prime quattro. Lo scorso anno avevano un problema davanti e Benteke è un'acquisto eccezionale per una squadra che ha bisogno di un finalizzatore, non ci sono moltissimi attaccanti "di profondità" (che puntano lo spazio alle spalle della difesa avversaria") forti quanto Benteke in area di rigore, in circolazione. E lui ha esperienza, è il culmine della sua carriera, e non ha dovuto cambiare campionato o continente. Mi aspetto molto, da subito, anche da Firmino e Milner. Adesso il Liverpool ha una squadra completa con giocatori anche diversi tra loro ma tutti adatti al gioco di Rodgers (a differenza di Balotelli), e ci sono anche le "speranze" Ibe, Origi e Ings, che se anche solo uno di loro confermasse il potenziale intravisto potrebbe fare più che comodo. In generale ho grande stima di Rodgers e spero che la passata stagione sia servita a farlo maturare ulteriormente, spero che riesca a creare un gioco e un sistema che resista alle pressioni della Premier League.

 



L’impressione è che lo scorso anno Rodgers si sia trovato per la prima volta in carriera in una situazione che lo ha costretto a prendere decisioni grosse. Privarsi di Luis Suarez sarebbe traumatico per tutti, ma non credo che il tecnico avesse previsto tante difficoltà, al di là della grottesca (ma solo a posteriori) decisione di prendere Balotelli. Ha dovuto in parte ri-organizzare il proprio piano di gioco, relativizzare alcune parti troppo ideologizzate della sua idea di calcio. Per questo credo che il Rodgers che approccia questa nuova stagione sia un tecnico migliorato, senz’altro il più interessante da osservare nella Premier. La cessione di Sterling potrebbe essere meno sanguinosa del previsto se i giovani citati da Daniele confermassero anche solo una parte del talento lasciato intravedere finora. Soprattutto il Liverpool di quest’anno è una squadra più completa ed equilibrata, purtroppo al suo interno vedo poche eccellenze e questo, in un campionato come la Premier, può fare tutta la differenza del mondo. Ma se qualcuno davanti, come prevedibile, si scioglierà credo che il Liverpool sia la prima squadra a poterne approfittare.

 

Sono poi curioso di vedere se Henderson sarà in grado di raccogliere anche solo un pezzetto della leadership di Gerrard, e se Coutinho riuscirà a confermarsi il giocatore eccezionale visto a tratti anche lo scorso anno.

 



Mi sta simpatico Rodgers come persona, mi dà l’idea di essere un uomo che vuole imparare e non ha paura di mettersi in discussione, che ha provato a giocarsela con carte diverse rispetto al tipico allenatore angolosassone. Forse il più interessante tra gli anglosassoni. Trovo però non sia stato affatto in grado di gestire l’aspetto mediatico e il mercato la scorsa stagione. Ci riprova nell’ultima stagione a disposizione prima di essere digerito da un ambiente che tritura le persone come quello di Liverpool. La campagna acquisti non è stata male e trovo poco azzeccato solo l’arrivo di Benteke che per me rimane antitetico alla presenza di giocatori come Coutinho e Firmino in campo. Non credo parlino la stessa lingua calcistica in campo per intenderci.

 


Il debutto di Benteke con il Liverpool.


 



 



Non credo ci saranno grandi cambiamenti dietro le prime quattro secondo me partono, nell'ordine: Liverpool, Southampton e Tottenham. Koeman è riuscito a cambiare senza stravolgersi, Clasie al posto di Schneiderlin potrebbe funzionare anche se la mia stima per l'olandese è decisamente inferiore rispetto a quella del resto degli appassionati (secondo me è un giocatore con grandi limiti e non un grande controllo della gara; è intenso, per carità, ma non ha la personalità per modificare il ritmo di una partita, per variare giocate a seconda del contesto in cui si trova). A parte gli addii e gli arrivi la base del Southampton è solida, Sadio Mané e Tadic dovrebbero, in teoria, fare meglio dello scorso anno e ho un debole per Waynama. Il Tottenham per me resta una squadra con qualche talento molto interessante (Bentaleb e Eriksen per me potrebbero fare una grandissima stagione), un ottimo allenatore, ma senza una vera anima. A queste secondo me va aggiunto l'Everton, che non può ripetere la pessima stagione dello scorso anno.

 



La griglia mi pare molto definita, anche più degli scorsi anni, e mi sembra all'incirca quella che hai indicato tu. Ripeto che in caso di rallentamenti davanti mi immagino un Liverpool capace di approfittarne. Concordo che il Southampton potrebbe avere difficoltà a ripetersi e il Tottenham mi convince poco.

 

Nonostante credo che il calcio di Pochettino sia stata l’esperienza migliore della scorsa Premier, non voglio di nuovo sbilanciarmi ottimisticamente sulle possibilità della squadra, pronto a far vacillare la mia credibilità come ogni anno. Da una parte ci sono diversi giocatori giovani che potrebbero consacrarsi quest’anno (Mason, Dyer, Rose), ma dall’altra – per quanto credo sia un talento autentico – mi risulta difficile credere che Kane confermerà le medie realizzative dello scorso anno. Inoltre lo stile di gioco aggressivo, basato su ritmi alti e pressione altissima, di Pochettino non sembra poter beneficiare degli aggiustamenti di mercato necessari. Penso soprattutto a dei centrali che sappiano difendere con molto campo alle spalle (non credo che sarà Alderweireld a poter risolvere problemi del genere).

 



La Champions è un club esclusivo chiuso a quattro squadre dove Liverpool e Tottenham verranno lasciate fuori per via delle scarpe non alla moda. Per la sorpresa in zona EL mi gioco l’asso nella manica dell’Everton di Roberto Martinez. Sono un Martineziano della prima ora e rimango convinto che sia un allenatore di grande valore nonostante dei difetti evidenti in alcuni aspetti della sua gestione tattica. La scorsa stagione ha fatto i suoi errori ma un’annata così storta non credo accada di nuovo, la rosa è chiaramente da lotta per l’Europa e i giocatori hanno tutto per tornare al livello richiesto o sperato (tranne direi Lukaku e Deolufeu per problemi di ego e di attitudine) e visto che per adesso nessuno dei giocatori fondamentali ha lasciato la squadra (Stones rimarrà perché convinto da Roberto che gli lascia lettere d’amore nell’armadietto nello spogliatoio) l'Everton lo metto in corsa per l'EL.

 

Il Southampton ha perso due giocatori chiave ma mantenuto la struttura di base e quello che potenzialmente è il più forte di tutti in Tadic, attacco poi ha preso in Juanmi del Málaga un mio pupillo da anni e che dopo la stagione dell'esplosione con tanto di convocazione di Del Bosque sono sicuro farà bene anche in Inghilterra. Solo per questi due spero possa giocarsela ancora per l’ultimo posto in EL.


Tutto il bene del mondo ad un giocatore che per letture e tocco ha tutto per fare bene anche in Inghilterra.


 



 



L'anno scorso il Chelsea è andato in fuga con Arsenal, City e United in difficoltà; quest'anno credo sia più facile che una delle quattro possa impantanarsi e guardare le altre tre da lontano. Se dovessi scegliere una delle quattro indicherei forse proprio il Chelsea come possibile esclusa, ma solo se è una scelta consapevole da parte di Mourinho. Ma anche il City non può continuare ad appoggiarsi eternamente a Yaya (anche se quest'anno non c'è la Coppa d'Africa) e Pellegrini non ha molto tempo per trovare la quadratura del cerchio.

 

Guardando più in basso temo che il Southampton possa perdere motivazioni, anche perché se in fondo sono tutti lì di passaggio non sarebbe strano se a un certo punto avessero tutti voglia di andarsene. E poi se già l'anno scorso, con la partenza a razzo, sono arrivati settimi temo che il risultato finale possa solo peggiorare adesso che le altre squadre sono preparate per affrontarlo. Guardando più in basso ancora ho paura che il Newcastle non sia riuscito a cambiare l'inerzia con un mercato pur interessante (Wijnaldum, Mitrovic, forse prendono anche Charlie Austin) e vederli lottare per non retrocedere sarebbe un dispiacere.

 



Le situazioni di Chelsea e City sono così particolari che è naturale prevederne un percorso tanto positivo quan

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