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Giovanni Bongiorno
Per Marvin Vettori non tutto è perduto
19 giu 2023
19 giu 2023
La sconfitta contro Cannonier è un brutto colpo per le sue ambizioni, ma c'è tempo per riscattarsi.
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Giovanni Bongiorno
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Una frenata brusca, quella di Marvin Vettori contro Jared Cannonier. Dopo cinque riprese, all’UFC Apex di Las Vegas, resta la durezza e la durabilità di Vettori, certo, ma hanno avuto la meglio gli innegabili miglioramenti dell'avversario, capace di mettere in difficoltà chiunque in serate come quella di sabato. Salendo sul ring Vettori era certo di riscattare la sconfitta subita con Robert Whittakera UFC Fight Night 209 a Parigi e di guadagnarsi, vincendo (dopo aver battuto anche in modo convincente Roman Dolidze lo scorso marzo) un'altra possibilità per combattere per la cintura della categoria. Non aveva però fatto i conti con Cannonier, un fighter duro, solido, in perpetuo avanzamento e capace di arrivare alla fine di un match anche con un braccio rotto, come accaduto proprio contro Whittaker a UFC 254. I suoi miglioramenti, passati attraverso tre classi di peso, tra i massimi e i medi, sono evidenti e hanno dell’incredibile. Da fighter “grosso e forte”, Cannonier si è trasformato in uno sharpshooter, capace di scegliere i colpi giusti al momento giusto e di guadagnarsi a 39 anni, grazie ad una forma psicofisica invidiabile, la top 3 della categoria proprio ai danni di Vettori. I due infatti erano numero 3 (Vettori) e 4 (Cannonier) della categoria e sul ring si giocavano idealmente il podio. Nel primo round, Cannonier è partito con una mezza sorpresa, tenendo un'inedita stance southpaw, che però non ha ingannato Vettori. La strategia del fighter statunitense era di provare a "mozzare" la gamba avanzata di Vettori, ma l’italiano in queste occasioni riusciva spesso a rispondere al volto dell'avversario quando Cannonier puntava alle gambe. Non essendo la southpaw la sua guardia ideale, Jared ha subito molti rientri in un primo round che ha visto Vettori protagonista, capace di dettare il ritmo del match e mettere a segno i suoi colpi migliori.

Partendo da southpaw, Cannonier ha indietreggiato in maniera un po’ macchinosa, dando a Vettori modo di mettere a segno il jab e lasciando la parte alta a destra scoperta, ideale per i ganci di Vettori, che sono andati a segno anche proseguendo nelle riprese.

Nel primo round Cannonier è andato in difficoltà e ha subito parecchi colpi (al termine del match ha addirittura confessato di aver visto nero per un attimo a seguito di una combo di Vettori, sulla quale gli erano tremate le gambe). Anche se il lavoro dello statunitense nel limitare la gamba avanzata di Vettori a suon di calf kick è stato meticoloso, Cannonier non poteva permettersi di continuare a subire e quindi ha scelto di cambiare la guardia, andando in stance southpaw solo per attaccare la gamba avanzata, cambiando un'inerzia che al termine del primo round sembrava tutta in favore di Vettori. Vettori è un fighter capace di mettere a segno buonissime combo dalla brevissima distanza, colpire in avanzamento. Ha grande ritmo e cardio, ma non è dotato del colpo secco da KO, che avrebbe potuto chiudere l'incontro nel primo round. Dal suo camp in Thailandia si è portato dietro un nuovo arsenale di calci, un fondamentale che ha provato a sfruttare contro le aperture nella guardia di Cannonier ma che è stato ben contenuto dall'avversario. Come detto, dal secondo round la musica è cambiata: Cannonier ha iniziato a caricare, ha accorciato le distanze ed è andato a segno con colpi molto pesanti che hanno segnato il volto di Vettori. Pur essendo più basso, Cannonier aveva un notevole vantaggio nell’allungo e sebbene lo stile dell'italiano sia spesso illeggibile, soprattutto nei colpi di braccia di rientro, non ortodossi e rapidi, lo statunitense ha assorbito e quando rispondeva col suo destro, Marvin ha accusato i colpi. L’angolo di Vettori gli ha ripetuto molte volte di girare sul lato “debole” di Cannonier, quindi sulla sua sinistra, ma Vettori si è visto tagliare le distanze ed è stato costretto ad arrivare a parete più volte, una cosa che durante i suoi match non capita quasi mai.

Vettori a segno col diretto, Cannonier assorbe e restituisce immediatamente il colpo.

Che Vettori sia dotato di grande cardio è risaputo, a 39 anni d’età, però, Cannonier non è stato da meno, spiazzando sia l’italiano che il pubblico e riuscendo nell’impresa di mettere a segno il maggior numero di colpi significativi nella storia della divisione dei pesi medi (257 per UFC stats, 241 per ESPN, dato che lo rende al contempo quarto assoluto per colpi significativi in un match, dopo Max Holloway nelle prime due posizioni, e Rob Font alla terza). Pur rimanendo sempre in piedi, Vettori non è riuscito a contenere i takedown di Cannonier, perfetti sotto il punto di vista del timing. Nel secondo round, dopo aver pressato per ottenere il clinch, Cannonier ha messo a segno colpi pesanti riuscendo a mettere in difficoltà il mento di Vettori. L’italiano non ha mai barcollato sui colpi secchi, ma è stato costretto ad andare a terra dopo aver subito un leg kick. Da terra, Cannonier ha mostrato le sue abilità migliori nel ground and pound, mettendo a segno dei colpi potenti e precisi. A quel punto era quasi impossibile pensare Vettori sarebbe arrivato alla fine della quinta ripresa.

Vettori va giù su un perfetto leg kick interno di Cannonier che ha preso in controtempo l’italiano.

Anche il terzo round ha visto un dominio da parte di Cannonier. Il suo forcing verticale e un pressing continuo hanno costretto Marvin a parete, incapace di sfruttare il suo footwork e di rispondere adeguatamente. In un’occasione l'italiano è anche riuscito a mettere a segno un buon takedown, ma Cannonier si è rimesso in piedi grazie all’aiuto della parete. Vettori ha dei limiti nel lavoro di in-&-out dallo stand-up nella guardia dell’avversario e Cannonier è riuscito a sopraffarlo dal punto di vista della gestione delle distanze, costringendolo a combattere al suo range ideale e ad esporsi a colpi molto pesanti. Nel quarto, addirittura, Cannonier è entrato nella guardia di Vettori, lo ha centrato e poi ha messo a segno ancora un takedown, ma Vettori si è rialzato subito. Anche se colpito forte, l'italiano non ha risparmiato risposte pesanti, ma come detto il suo pugno non è da KO. Quando i due sono venuti al confronto diretto colpo su colpo (nel quale anche Marvin ha messo a segno ottimi colpi tra cui diretti, ganci e gomitate), i colpi di Cannonier parevano più duri, più solidi, più pesanti. Il quarto round ha visto comunque Vettori migliorare la situazione rispetto ai due precedenti e riprendere a tratti il centro dell’ottagono, tentando di tanto in tanto di sorprendere Cannonier con l’headkick, senza fortuna. C’è da dire che nei match precedenti Vettori ha dimostrato di poter cambiare strategia in corso d’opera (mi vengono in mente i match contro Jack Hermansson e Kevin Holland), ma quando il livello sale diventa molto più complicato per lui. Sia sabato notte, ma anche nei match contro Whittaker e nell’ultimo contro Adesanya l'italiano è sembrato non avere le armi per cambiare l'inerzia, far girare a suo favore l'incontro.

Vettori usa spesso il braccio destro per bilanciare il proprio corpo quando tenta di inserire il diretto sinistro in mezzo alle combinazioni avversarie in counterstriking, per rompere l’azione. In molti considerano “sporco” dal punto di vista tecnico questo tipo di azione, il quale in realtà spesso inganna l’avversario, che vede il diretto solo quando si schianta sul suo volto. Questa tendenza però ha un rischio: lascia scoperta la testa sul lato destro e quando l’avversario comprende l’automatismo, anticipa il colpo e va a segno, come sopra.

Nella quinta ripresa, ovviamente, Vettori ha sentito l’urgenza di concludere il match perché sapeva che ai punti Cannonier era più avanti di lui. Dopo essere stato invitato allo scambio però, Cannonier si è fatto furbo: ha ripreso le distanze, si è messo nel suo range ideale, ha permesso a Vettori di pressare e poi ha iniziato a scatenare i suoi uno-due, prima di arrivare al clinch e tentare anche di colpire Marvin con delle ginocchiate. Vettori non si è mai perso d’animo, anche se la sconfitta ai punti si profilava sempre più certa: ha continuato a girare, si è guadagnato il centro dell’ottagono e ha riprovato, senza troppa fortuna, ad avere la meglio negli scambi. L'italiano non ha mai smesso di girare però sul lato destro di Cannonier, che gli ha riservato una punizione dura a suon di diretti. Vettori ha continuano a incassare senza battere ciglio, provando comunque sempre ad avanzare. La quantità e la qualità dei colpi incassati lo mettono senza dubbio tra i migliori incassatori della categoria, forse lo rendono addirittura il migliore ma questa durezza non l’ha aiutato a portare a casa la vittoria. Vettori ha finito l'incontro in piedi, con la faccia tumefatta, con un linguaggio del corpo sempre positivo, sempre dentro al match ma incapace di trovare contromisure davvero adeguate. A 39 anni Cannonier ha offerto la miglior prestazione della propria carriera, mostrando di essere pericoloso sia nello stand-up che nel ground game, mettendo a segno dei colpi precisi e potenti, muovendosi come un fighter di dieci anni più giovane. Dal numero di colpi scambiati - Vettori a sua volta è arrivato vicino al record precedente dei colpi significativi nella divisione - si capisce che match è stato. Alla fine i giudici hanno detto 49-45 (x2) e 48-46, certificando una superiorità evidente del fighter statunitense. Per Vettori questa è una sconfitta che fa male: l'italiano ha affrontato praticamente tutta la top 5 e al massimo, dopo un’altra difesa posizionale nei ranking, ammesso che tutto vada bene, dovrà comunque (a meno di entrate nuove in top 5 o di un supermatch, a seguito di un’eventuale vittoria dell’italiano, contro Khamzat Chimaev) affrontare un rematch contro qualcuno già affrontato. Vettori, insomma, si trova in una specie di limbo, una posizione che certifica il suo livello di fighter d'élite, ma che ancora non è riuscito a fare gli aggiustamenti necessari per arrivare più in alto. I limiti di Vettori, a dire il vero, sono pochi: il suo fisico è scolpito, il suo cardio ha avuto un miglioramento netto (e chi lo segue dagli albori lo sa bene), anche la scelta delle azioni, le sue combinazioni sono migliorate e il suo arsenale di colpi si è molto ampliato. A 29 anni ha ancora davanti tanti anni di carriera ad altissimo livello, soprattutto se il suo fisico reggerà come sembra. Avrà modo di rifarsi e i margini di miglioramento sono molti. Vettori rimane ancora la più grande speranza di vedere un italiano sul tetto del mondo dell'UFC. Per provarci però, Vettori deve concentrarsi sulle aree in cui ha dimostrato più lacune. A questi livelli nulla può essere lasciato al caso e lo sa bene. Dopo la sconfitta contro Whittaker, questa contro Cannonier è l’unica di cui non si è lamentato, un segno piuttosto chiaro della maturità e della comprensione dei propri errori. Vettori sta maturando bene, è tra i pesi medi migliori in circolazione e questo non può che alimentare la speranza di tutti i suoi tifosi. Questo perché, seppure Vettori ha perso in maniera piuttosto netta, non è tutto da buttare, anzi: il suo mento ha dato ancora una volta prova di essere capace di incassare; i calci, finora usati poco o nulla, possono dargli in futuro un altro colpo per cercare di mettere a tappeto i suoi avversari; il suo counterstriking è sempre attivo, sebbene la potenza non sia il massimo. Inoltre a livello atletico è in uno stato di forma forse mai raggiunto prima. Cannonier ha dimostrato - a Vettori e a tutta la UFC - che c’è sempre tempo per arrivare in cima. Nulla è perduto per Vettori, c’è solo da levigare, ancora un poco, quel diamante allo stato forse ancora un po’ grezzo che rappresenta il sogno italiano di arrivare sul tetto del mondo delle MMA mondiali.

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