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Gianluca Faelutti
Chi non ha paura del fuoco non ha paura di niente
18 gen 2018
18 gen 2018
La storia e lo stile di Stipe Miocic, uno dei più grandi pesi massimi della storia dell'UFC.
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Gianluca Faelutti
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Nonostante le origini croate Miocic si sente profondamente americano con quel patriottismo fiero e un po’ retorico tipico d’oltreoceano, oltre che con un amore sconfinato per Cleveland, la sua città d’adozione, che si lega inevitabilmente anche alla passione per la squadra di basket locale, la squadra dove solo pochi anni fa, nel 2014, è tornato a giocare LeBron James.

 


Due pesi massimi, ognuno a modo suo.


 



 



 



 



 



 



 



 



 



 





 



 


Alcuni highlights contro Beltran.


 



 



 



 



 

 



 



 





 



 



 

 

Nel finale del primo round Miocic si scatena, entra con il jab e poi con colpi ancora più pesanti che lasciano per un attimo stordito Nelson che si rifugia a parete e deve fare i conti con dirty boxe e gomitate pesanti. È un Miocic diverso dalle precedenti apparizioni, molto più aggressivo, con un volume di colpi più alto ed evoluto nel lavoro a parete. Con il passare dei round la differenza si fa sempre più netta e a impressionare è soprattutto il ritmo forsennato di Miocic, una rarità fra i pesi massimi e reso ancor più evidente dal calo fisico di Nelson. Alla fine saranno 106 i colpi significativi di Miocic dei quali 90 al volto, contro i soli 23 di Nelson.

 



 



 

Alla fine saranno il volume di colpi nettamente superiore e il maggior atletismo di Miocic a marcare la discrepanza fra i due: 205 colpi tentati contro gli 87 di Gonzaga, numeri impressionanti considerando che i due avranno la medesima percentuale di colpi andati a segno (37%). Il fatto è che con il susseguirsi delle riprese pochi fighter a questo peso possono permettersi di mantenere un ritmo alto come fa Miocic e questo rappresenterà per lui un grande vantaggio che saprà sfruttare alla perfezione.

 



 



 



 

 



 

Nel quinto sono entrambi esausti, ma lo è in misura maggiore Miocic che soffre le offensive avversarie e non riesce più a togliere la distanza al suo avversario arretrando, finendo per essere un facile bersaglio. II match si conclude con una vittoria abbastanza chiara di JDS, ma in un match dove Miocic non ha sfigurato. Anzi, ha retto il confronto, pur perdendolo, contro uno dei più grandi in assoluto.

 



 





 



 

 



 



 



 

 



 



 



 

 



 



 

 





 



 



 



 



 



 

Grazie anche al suo eccellente gioco di gambe e ai buoni movimenti di corpo schiva il 61% dei colpi avversari (solo Overeem fra i primi 5 fa meglio con il 62%): è un fighter elusivo. Questo aspetto, se sommato alle notevoli capacità difensive nelle fasi di lotta, lo rende un combattente molto solido, capace di fronteggiare qualsiasi tipologia di avversario.

 


Se non hai paura del fuoco, non hai paura di niente.


 





 



 



 



 



 

 

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