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Quattro cose dalla grande vittoria della Roma sul Chelsea
01 nov 2017
01 nov 2017
La squadra di Di Francesco è in crescita e la grande vittoria di ieri lo ha confermato.
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Se i punti precedenti erano arrivati con prestazioni poco convincenti (con l’Atletico Madrid e il Qarabag) o macchiate da errori e rimpianti (con il Chelsea all’andata), la vittoria di ieri (un 3-0 nettissimo) ha dimostrato che la classifica sorprendente della Roma non è solo frutto del caso.

 



 



 



 



 



 



 



 



 

Quando i giallorossi attaccavano posizionalmente nella metà campo del Chelsea, allargavano la schermatura centrale dei due mediani, Fabregas e Bakayoko, costretti a seguire i tagli molto profondi e larghi di Nainggolan e Strootman. Questo movimento finiva per creare spazio di ricezione al centro, davanti alla difesa a tre del Chelsea, prontamente occupato dal taglio esterno-interno di Perotti. In questo modo l'argentino, invece di occupare il mezzo spazio, agiva da trequartista centrale vero e proprio.

 



 




 

Perotti è stato fondamentale anche nell’uscita del pallone, e ovviamente in transizione - specie nel secondo tempo, quando la Roma si è abbassata di più - dove la tecnica sopraffina dell’argentino (appena convocato da Sampaoli in Nazionale) in conduzione e nei controlli orientati, ha permesso alla Roma di allentare la pressione e arrivare in porta con grande facilità. Senza contare, ovviamente, il grandissimo gol del 3-0.

 



 



 



 



 



 



 



 



 



 



 

 i cosiddetti

: Perotti è a metà tra Pedro e Cahill, che è salito quasi fino alla trequarti; De Rossi a sua volta è a metà tra Pedro e Hazard, che occupa l’altro mezzo spazio; mentre Juan Jesus inizialmente rimane vicino a Fazio, per garantire il due contro uno con Morata, ma è pronto per scattare aggressivo in avanti, alle spalle proprio di Pedro. Ognuno dei giocatori romanisti è in attesa di prendere una decisione. Quando la palla viene scaricata lateralmente da Fabregas a Cahill, ogni giocatore sceglie una delle due opzioni, come in un sistema binario: Perotti sale sul centrale di destra del Chelsea, De Rossi si allarga per prendere in consegna Pedro, fino al punto in cui questo si addentra nella zona di Juan Jesus, che lo prende in consegna.

 



 



 



 

Già all’inizio del secondo tempo, con il risultato sul 2-0, la Roma ha iniziato ad abbassare il proprio baricentro, abbandonando il pressing alto e adottando una difesa posizionale più convenzionale. La squadra giallorossa ha iniziato a lasciare liberi i due laterali di impostare, con Perotti ed El Shaarawy che non salivano più in pressione, ma si abbassavano per seguire la salita di Marcos Alonso e Azpilicueta. Rüdiger e Cahill venivano presi in consegna da Nainggolan e Strootman, che si staccavano dalla linea non appena questi arrivavano a ridosso del centrocampo. In questo modo, la Roma si è compattata ancora di più in verticale, impedendo definitivamente le ricezioni tra le linee e costringendo il Chelsea ad andare sugli esterni per cercare i cross, che però sono stati controllati con grande attenzione da Juan Jesus e Fazio.

 



 



 




 



 



 



 



 

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