
Un piccolo aggiornamento statistico, dopo che il campionato ha emesso i suoi ultimi verdetti, è necessario per capire cosa ha influenzato i risultati e quanto le posizioni finali rispecchiano le prestazioni offerte sul campo.
Come sono andate Juventus e Napoli
La sfida in classifica tra Juventus e Napoli è stata tiratissima dall’inizio alla fine. Le due hanno raccolto gli stessi punti, 20, contro le prime 7 squadre della classifica. I 4 punti di differenza tra Juventus e Napoli sono maturati nelle sfide contro le squadre della parte media e bassa della classifica.

Nel grafico le barre nere rappresentano la differenza tra gli Expected Goals prodotti in attacco e quelli concessi in difesa. Se non sapete cosa sono gli xG leggete qui una spiegazione di qualche tempo fa.
Come con i punti in classifica, anche le distanze registrate dagli indicatori di performance sono variate di poco in tutto il campionato. La Juventus ha avuto una prestazione difensiva straordinaria, limitando il passivo a 19 reti (migliore prestazione nei cinque campionati europei, escludendo il computo dei rigori).
Gli Expected Goals concessi dalla Juventus sono pari a 25,4 xG: in Europa hanno concesso meno dei bianconeri solo il Manchester City campione d’Inghilterra e proprio il Napoli. Gli azzurri hanno subìto 27 reti dopo aver concesso 24,7 Expected Goals ai propri avversari: questa è stata la migliore performance difensiva del Napoli da quando registriamo gli Expected Goals, ovvero dal 2012 ad oggi.

Le migliori d’Europa per la maggiore distanza tra le reti segnate e quelle che avrebbero dovuto prendere in media per le occasioni create.
Se c'è stato equilibrio nelle prestazioni difensive, la vera differenza, forse, l’hanno fatta i rispettivi reparti offensivi. Nell’ultimo mese e mezzo il Napoli ha subìto una battuta d’arresto nel rendimento offensivo in trasferta: dal 1 aprile il Napoli è passato dal produrre 1,57 xG lontano dalle mura amiche a 0,77 xG di media a partita.
Alla fine, le 67 reti (escludendo i rigori) e i 62,1 Expected Goals valgono al Napoli la trentesima prestazione europea in termini di overperformance, la differenza in positivo tra le reti che ha segnato e quelle che avrebbe dovuto segnare per la statistica.
Proprio in termini di overperformance, la Juventus ha fatto segnare una distanza tra gol segnati dalle occasioni che ha prodotto che non ha eguali in Europa. Le cause sono da ricercare (oltre che all’imponderabile fortuna che sempre influisce, più o meno) in una serie di prestazioni individuali di altissimo livello: Allegri punta alla creazione di connessioni particolari tra i giocatori, nel suo sistema il singolo persegue le proprie inclinazioni tecniche e trova un contesto tattico in grado di esaltare le sue qualità. Non solo il sistema spinge i singoli a prendersi molte responsabilità, ma le capacità di ciascun calciatore della Juventus di effettuare scelte evolute funziona da moltiplicatore per le performance degli altri. Le 4 Juventus di Allegri hanno tutte superato le attese, scavallando in termini di reti segnate l’asticella alzata dagli Expected Goals (anche se mai abbondantemente come quest’anno). La stessa cosa non è accaduta con le 3 Juventus di Conte.
Come sono andate Inter e Lazio
Le prestazioni di Inter e Lazio sono state complessivamente molto simili. Per quanto riguarda la fase difensiva, l’Inter si è fatta leggermente preferire all’inizio del campionato.

Riguardo la prestazione degli attacchi, la Lazio è andata meglio inizialmente (anche i biancocelesti, come la Juventus, sono stati una macchina overperformante, almeno fino a febbraio). Poi la Lazio ha rallentato tra la venticinquesima e la ventinovesima giornata, durante le quali i biancocelesti hanno perso con la Juve e pareggiato con Cagliari e Bologna. Nello stesso lasso di tempo l’Inter, rinfrancata, ha ridotto le distanze, perdendo sì a Torino ma dilagando contro Sampdoria e Cagliari.
L’ultimo mese si è rivelato però decisivo perché, ad esempio, entrambe hanno prodotto più Expected Goals da metà aprile di quanto avessero fatto precedentemente in campionato: l’Inter è passata da una media di 1,37 xG a partita a una di 1,77 xG, mentre la Lazio è salita da 1,37 xG a 1,6 xG.
In difesa le cose sono andate diversamente: da metà aprile in avanti, l’Inter ha mantenuto la propria performance difensiva (passando da 0,93 xG a 0,98 xG concessi a partita), mentre la Lazio ha fatto segnare un peggioramento più marcato (da 0,93 xG a 1,25 xG). Questa circostanza ha avuto il suo peso nell'aggiudicazione dell’ultimo posto valido per l’accesso alla prossima Champions League.
Come è cambiata l’Atalanta dopo l’eliminazione dall’Europa League
Può sembrare sorprendente ritrovare l’Atalanta terza in classifica per la differenza delle reti attese (una misura delle performance complessive di una squadra: come la normale differenza reti solo che valuta la differenza tra xG effettuati e subiti). In realtà, la squadra di Gasperini ha operato un recupero straordinario, per aver ingranato le marce alte dopo l’eliminazione beffarda dall’Europa League.

Nel grafico le linee verdi e nere rappresentano l’andamento degli Expected Goals prodotti e concessi nelle ultime due stagioni. È stata calcolata una media mobile di 9 partite, per mitigare gli effetti di breve periodo. Dopo l’eliminazione dall’Europa League (a destra del tratteggio in rosso), l’Atalanta ha fatto registrare prestazioni su livelli simili, a tratti addirittura superiori, a quelle della scorsa stagione, sia per quel che riguarda l’attacco sia per la difesa.
L’Atalanta ha avuto una prestazione di tipo opposto a quella della Juventus, cioè ha tratto le proprie forze da un collettivo straordinario. Però spesso questo sforzo non è stato sostenuto dalle sue individualità: i bergamaschi sono, con la Roma, l’unica squadra tra le prime sette in classifica che non ha superato il test degli Expected Goals, segnando meno delle attese. La vera prova di maturità del prossimo anno sarà mantenere il livello di performance alto e costante nonostante l’impegno infrasettimanale.
Come si sono comportati gli Expected Goals quest’anno?
Dopo le prime 8 giornate di campionato, i rapporti di forza secondo gli Expected Goals sembravano già piuttosto chiari: gli xG mettevano in fila Napoli, Juventus, Lazio, Inter e Roma in quest’ordine, con le prime due e le seconde tre molto vicine tra loro.
Anche in Champions League, nonostante un percorso di qualificazione al turno ad eliminazione diretta molto accidentato, dopo le prime 6 partite il Real Madrid sembrava la miglior squadra del lotto, almeno sotto il profilo del potenziale offensivo, fino a quel momento inespresso. E l’unica squadra capace di superare i 15,7 xG raccolti dal Real Madrid nelle 6 partite della fase a gironi è stato proprio il Liverpool di Klopp.
I 16 xG degli inglesi erano, dunque, una spia di un’efficienza offensiva migliore dei 22 gol segnati, anche perché questi erano “sporcati” dalle goleade rifilate al Maribor (14 gol fatti tra andata e ritorno).
Questo per dire che gli Expected Goals sono efficaci nelle prime fasi della stagione, soprattutto per avere un’idea dei rapporti di forza tra le squadre, più affidabile di quella restituita dai primi risultati. Poi, tra crisi passeggere, infortuni, motivazioni particolari, serie di risultati inanellati, la stagione può comunque svilupparsi secondo percorsi impredicibili. In fondo, non va dimenticato, le vie del calcio sono infinite.