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Giovanni Bongiorno
Petrosyan, Superbon, Allazov: chi è il migliore?
17 gen 2023
17 gen 2023
La kickboxing ha un nuovo pretendente al titolo di Goat.
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Giovanni Bongiorno
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La promotion singaporiana One Championship è famosa per offrire, all’interno di uno stesso evento, incontri di MMA, kickboxing, muay thai e persino match di grappling, che stanno riscuotendo un discreto successo. Nella card di venerdì scorso, One Fight Night 6, in cui proprio nel grappling ha combattuto il fenomeno Mickey Musumeci, il main event era un match di kickboxing con il titolo dei Pesi Piuma in palio tra due combattenti che sono già delle leggende viventi (della kick ma anche della muay thai): Superbon Banchamek e Chingiz Allazov. Volti noti per chi segue la kickboxing, in particolare per il pubblico italiano che li ha visti entrambi combattere contro Giorgio Petrosyan. Allazov ha perso qualche anno fa (a Roma) con Petrosyan, mentre Superbon ha sconfitto Petrosyan poco più di due anni fa togliendogli la cintura. Per questo il fantasma dell’italiano aleggiava sull’incontro valido per quel titolo che era stato suo e che Superbon avrebbe difeso per la seconda volta.Inizialmente organizzato per lo scorso ottobre (saltato per un infortunio di Allazov) e poi per dicembre (saltato per una non precisata condizione imperfetta di salute di Superbon), il match era uno dei più attesi del 2023. Allazov è un vero mastino, già campione dei super welter K-1 e del torneo dei Piuma organizzato da One durante l’anno passato, nel quale aveva incredibilmente abbattuto fighter durissimi quali Samy Sana, Jo Nattawut e Sittichai in finale. I primi due, fighter conosciuti per la propria resistenza e durezza psicofisica, li aveva messi KO al primo round, scuotendo gli animi della folla e mandando un po’ tutti in completa confusione. Già allora Allazov aveva messo in chiaro che non era una meteora di passaggio ma un solido combattente pronto a prendersi tutto. Superbon, tra muay thai e kickboxing, è un mostro sacro con un record di 113 vittorie e 35 sconfitte. Tra le vittorie quella citata con Petrosyan, particolarmente importante: non solo perché gli valse il titolo dei Pesi Piuma ma anche perché Petrosyan, considerato il più grande kickboxer mai esistito nella sua categoria, era imbattuto dal 2013 ed era stato messo KO solo una volta in tutta la sua carriera. Tra l’incredulità generale, Superbon lo aveva mandato giù con un headkick perfetto, guadagnandosi un rispetto che la comunità non gli aveva mai concesso, nonostante non ci fosse certo bisogno di scoprire il suo talento quella notte.Stavolta è andata al contrario: è stato Allazov, sfavorito nei pronostici, a mandare giù Superbon. Ad aggiungere un po’ di tristezza in più per il thailandese c’era il fatto che si combatteva nella sua Bangkok, ma Allazov lo ha costretto dall’inizio ad un match sulla difensiva, che in due round si è trasformato in un incubo ad occhi aperti. Leggiadro nei movimenti ma dalle mani di pietra, Allazov ha iniziato il match in maniera aggressiva, con colpi di braccia e combinazioni che chiudeva con i low kick - Allazov è stato anche richiamato più volte dall’arbitro perché ha cercato di trattenere la gamba di Superbon nel tentativo di rientrare con colpi d’incontro, cosa che non è vietata nella muay thai ma nella kick sì, dove è concesso solo il blocco, la difesa, ma non la presa della gamba con successivo rientro.Superbon non fa della mobilità la sua caratteristica principale ma a tratti è parso quasi bloccato, freezato, incapace di rispondere colpo su colpo (una delle sue qualità migliori) al bielorusso, che invece pareva una trebbiatrice pronta a tagliare tutto ciò che avrebbe trovato sul suo cammino. Il primo round, solitamente utile per prendere le misure, è stato emblematico dell’atteggiamento aggressivo di Allazov, che ha subito accelerato per testare il mento di Superbon, sempre con jab e diretti, mettendo poi anche un headkick che ha eluso il braccio arretrato di Superbon e lo ha raggiunto al volto, ma non a piena potenza. Considerando il livello dell’avversario questa è senza dubbio la gemma più brillante nella collezione di vittorie di Allazov, che a soli 29 anni ha un record di 60 vittorie, 5 sconfitte ed un No Contest. Più mobile ed aggressivo, non ha mai lasciato punti di riferimento al thailandese, cambiando il livello del suo pugilato, andando prima al corpo e poi al volto, variando anche il timing della sua azione. Superbon ha provato a rispondere combinando diretti e calci circolari, che però sono parsi velleitari contro l’iniziativa del suo avversario, sempre pronto alla risposta immediata. Quando entrava nel range d’azione di Superbon, Allazov era disposto ad incassare un calcio circolare pur di restituire con un altro colpo, che trasformava in combinazione quando se ne presentava l’occasione. Allazov utilizzava gli attacchi di Superbon come una sorta di “pendolo”, di “carica” per rispondere immediatamente. E sebbene sia stato richiamato per via delle prese di gamba, non ha subito ammonizioni di sorta, se non verbali. E proprio nell’azione successiva al richiamo, all'inizio del secondo round, Allazov ha allargato le braccia dominando il suo istinto, concedendo a Superbon il ritorno dopo l’ennesimo tentativo di middle kick. Ma appena Superbon è tornato in guardia Allazov ha caricato verticalmente, raggiungendolo con overhand e diretti e mettendolo a terra per la prima volta.

Primo nettissimo diretto a segno di Allazov.

Dopo il primo conteggio, Superbon era evidentemente in difficoltà. Si è rialzato a fatica ma Allazov l’ha subito aggredito ancora, mettendo a segno altri diretti pesanti ed ottenendo in un batter d’occhio il secondo conteggio.

Sequenza del secondo knockdown: Allazov incrocia con un diretto potente e Superbon non può far altro che sedersi a terra.

Intontito e sicuramente a corto di lucidità, Superbon si è rimesso in piedi cercando di ritrovare tutto il suo orgoglio, ma è durato poco: sentendo odore di KO, Allazov si è lanciato su di lui, stavolta completando il lavoro e costringendo l’arbitro ad interrompere l’incontro al secondo round. Superbon è rimasto a terra e non si è rialzato nemmeno per la premiazione.

Come si diceva sopra, le carriere di Superbon e Allazov sono legate da un filo tenuto in mano da Giorgio Petrosyan, la parca che ha combattuto con entrambi, perdendo con lo sconfitto e battendo il vincitore - prova certa che negli sport da combattimento la proprietà transitiva non si applica. Dopo la sconfitta con Superbon dell’ottobre del 2021 Petrosyan ha subito un intervento chirurgico alla mandibola ed è rientrato sul ring ad aprile 2022, contro Fatih Aydin, un avversario che per Petrosyan era un banco di prova sul suo ritorno alla forma piena, più che un reale pericolo. Adesso è inevitabile confrontare i tre fenomeni tra loro: chi è il migliore tra loro? Chi ha fatto meglio nell’ultimo periodo e chi sarà ricordato come il più grande di sempre? Per cominciare però c’è da fare un distinguo: muay thai e kickboxing sono due sport diversi, con regole diverse e specialisti diversi. Se di muay thai si parla, Superbon dall’alto della sua esperienza e delle sue vittorie, dev’essere considerato il numero uno. Se si parla invece di kickboxing, Giorgio Petrosyan va considerato, senza campanilismo, il miglior kickboxer che abbia mai calcato un ring; lo dicono le sue vittorie del torneo K-1 World Max, i suoi titoli a Glory e One, il titolo MTA, il record di 105 vittorie a fronte di 3 sconfitte contro i migliori della sua epoca. E Allazov? Il bielorusso oggi è senza dubbio il più in forma dei tre, è quello che detiene la cintura ed è anche il più giovane. Bisognerà passare da lui per forza di cose per risolvere l’enigma.Se Superbon è il più tecnico in senso assoluto, il padrone degli spazi, Petrosyan è il padrone del tempo, quello che fa di timing, counterstriking e combinazioni da tre colpi il suo pane quotidiano, ciò che l’ha portato in cima. Allazov, a livello di peculiarità, impressiona per i cambi di livello del suo pugilato, per la potenza, per la scelta dei colpi, ma anche per come gestisce i tempi d’attacco (molto più che quelli di difesa, a differenza di Petrosyan).Sarebbe bello veder tornare presto Petrosyan nella gabbia One per concludere alla grande una delle più maestose carriere mai viste negli sport da combattimento, magari con due rematch dalla portata colossale come quelli appunto contro Superbon ed Allazov. Ma è legittimo chiedersi anche se Superbon sarà capace di rientrare e riprendersi il titolo e se Allazov sarà in grado di difenderlo contro uno dei due, o contro entrambi. Il mondo della kickboxing è giustamente in stato di ebollizione, ma le risposte alle domande che agitano gli appassionati arriveranno a loro tempo.

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