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La cosa che rende speciale l'assist di Nico Paz
25 ago 2025
Una prelibatezza che ci dice molto del suo talento.
(articolo)
5 min
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IMAGO / ABACAPRESS
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Nico Paz non dovrebbe essere un giocatore del Como. Se fate mente locale e ricordate cosa si scriveva alla fine della scorsa stagione, non c’erano molte possibilità che Nico Paz non venisse riscattato dal Real Madrid. A inizio anno il Como ha provato a eliminare la recompra nel contratto con gli spagnoli, ma quelli hanno rifiutato. Poco dopo si diceva, e si scriveva, che Xabi Alonso voleva inserirlo subito in squadra, addirittura già in tempo per fargli fare il Mondiale per Club.

Certo ci sarebbe dispiaciuto, ma ce n'eravamo fatti una ragione. In fin dei conti lo sapevamo dall’inizio che prima o poi, se le cose fossero andate bene, Nico Paz sarebbe tornato a Madrid. O comunque in qualche squadra blasonata: l’Inter ha provato a capire se poteva prenderlo, il Tottenham dovrebbe aver offerto una settantina di milioni, l'ultimo rilancio solo poche ore fa.

Invece ad agosto Nico Paz è ancora un giocatore del Como. Il Real Madrid ha preferito puntare su un altro talento argentino, Mastantuono, e rimandare il suo arrivo. Ci sembra strano non solo per una questione economica - al Real Madrid, riprenderlo, costerebbe appena una decina di milioni - quanto piuttosto per la brillantezza tecnica di Nico Paz. Ed è bastata una sola partita e in particolare una sola giocata per ricordarci la sua superiorità tecnica rispetto al contesto del campionato italiano. Nel caso in cui ce lo fossimo dimenticato.

Il Como ha battuto la Lazio all’esordio e, nonostante i cento milioni spesi sul mercato (molti, specie se confrontati agli zero spesi dalla Lazio per cause di forza maggiore), non era un risultato scontato. La squadra di Fabregas viene da un'estate entusiasmante in cui ha battuto Lille, Ajax e Betis; macchiata solo dalla sconfitta con il Barcellona (0-5). Dal mercato sono arrivati giocatori come Jesus Rodriguez, e gli esterni destri Nicolas Khun e Jayden Addai; ma la Serie A è un campionato ruvido e inospitale, e Fabregas in alto a destra non ha schierato nessuno dei suoi nuovi gioiellini ma un terzino come Vojvoda, forse come mossa difensiva per contenere Nuno Tavares.

Lo scorso anno il Como, in casa con la Lazio, ha perso 1-5. Quest’anno la squadra di Fabregas ha travolto quella del suo ex allenatore al Chelsea, Maurizio Sarri, con un’aggressività e un controllo tecnico inaspettati. A fine primo tempo il Como aveva avuto il 71% del possesso palla. Però la partita non si era ancora sbloccata e il Como non aveva avuto vere e proprie occasioni da gol, a parte forse un tiro di Vojvoda parato da Provedel. Nico Paz ha calciato un paio di volte fuori e si è fatto ammonire per un fallo a metà campo.

Poi, un minuto dopo l’inizio del secondo tempo, ha avuto un lampo. Una cosa eccezionale al tempo stesso normalissima per uno come Nico Paz. Una cosa che a guardarla ora, che sappiamo già che Nico Paz l’ha fatta, ci sembra facilissima. Ma che quando l’ha fatta in diretta ci è piovuta in testa come un martello di Thor.

Nico Paz riceve palla dentro la propria metà campo. Alle spalle ha la linea laterale, ed è più basso rispetto all’esterno da quel lato, Vojvoda. Controlla con il destro orientandosi verso il centro, e subito arriva su di lui uno dei migliori terzini dello scorso anno, Nuno Tavares, uno dei più atletici, soprattutto.

A quel punto è già sul proprio piede forte. Potrebbe condurre internamente e duellare in velocità con Nuno Tavares - in bocca al lupo - o accontentarsi di scaricare centralmente per Douvikas, che ha le braccia larghe proprio perché vuole la palla. Quello che rende speciale Nico Paz, invece, sta nell’intuizione che ha in questo momento.

Fa un passo pesante a destra, che in realtà è una finta con cui sbilancia Nuno Tavares e lo fa spostare quel tanto che basta a permettergli di girare sull’esterno sinistro e scorrergli al lato. Nico Paz gira su se stesso come il cardine oliato di una porta, Nuno Tavares allarga la gamba ma ormai è passato.

Fermiamoci un attimo e chiediamoci: a quanti altri giocatori sarebbe venuto in mente di fare quella piroetta girando sull’esterno? Quanti ne sarebbero stati capaci? Pochi, pochissimi.

Nico Paz a quel punto è arrivato a metà campo, davanti a lui c’è Cataldi che lo aspetta e dietro i difensori. Ma Nico non perde tempo, vede Douvikas che corre tra Gila e Provstgaard e lo serve in verticale con una palla che scorre sul prato del Sinagaglia come una palla da biliardo sul tappeto verde. La corsa di Douvikas ha una traiettoria leggermente esterna, perché lui viene dal centro, ma la palla invece è dritta verso la porta: Douvikas deve saltare per farsela scorrere sotto. Cioè: è la palla di Nico Paz che dice a Douvikas dove deve correre, che lo calamita verso l’area di rigore avversaria. Poi l’attaccante greco è bravissimo a concludere e un po’ fortunato a trovare una deviazione non decisiva della gamba di Provedel.

La giocata di Nico Paz è passata nella difesa della Lazio come la spada di un samurai e ha aperto la partita. La Lazio, a dire il vero, avrebbe anche pareggiato con Castellanos, gol annullato per un fuorigioco invisibile persino nel replay con la ricostruzione digitale dei corpi. E subito dopo Nico Paz ha segnato il secondo gol, con una punizione da sinistra, calciata di sinistro, con un giro esterno sul primo palo. Una prelibatezza. Nell’assist aveva usato l’esterno, per girarsi e dribblare Nuno Tavares, nel gol ha usato l’interno per sorprendere Provedel con una traiettoria larga.

Nico Paz con quel piede sinistro e quella capacità di calcolo - la precisione del passaggio per Douvikas è millimetrica - può fare qualsiasi cosa in Serie A. E va sottolineato perché quando si dice che il livello in Serie A è basso non si tiene conto di giocatori come Nico Paz. Siamo sicuri che Mastantuono sia più pronto per il Real Madrid di lui?

Ma dobbiamo anche rendere merito al coraggio del Como, e di Fabregas, che, fossero andate male le cose lo scorso anno, sarebbe stato accusato di essere ingenuo se non proprio scemo proprio per aver costruito la sua squadra intorno a giocatori del genere.

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