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Marco D'Ottavi
12 momenti che vorremmo possedere su NBA Top Shot
02 mar 2021
02 mar 2021
Nelle figurine virtuali che stanno spopolando, ci vorrebbero i veri momenti leggendari della NBA.
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Marco D'Ottavi
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Mentre sto scrivendo queste parole, qualcuno da qualche parte del mondo sta comprando, scambiando o vendendo un breve video di Luka Doncic che fa a fette una difesa NBA. Occhio, non lo sta vedendosu Twitter o Instagram come sarebbe normale aspettarsi: questa persona possiede una giocata di Luka Doncic, o quantomeno la sua riproduzione video. Si chiamano NBA Top Shot e sembrerebbe un’idea tanto assurda se non fosse vera: in collaborazione con la compagnia Dapper Labs, la NBA sta mettendo in circolo delle figurine virtuali di brevi highlights dalle proprie partite che gli utenti possono comprare in pacchetti, anche questi virtuali, che poi possono essere acquistate e vendute sull’applicazione di Top Shot, parte fondamentale di questo culto della collezione - e delle possibilità di guadagno della NBA. A sorvegliare sull’operazione la tecnologia blockchain, la stessa che regola il mercato delle criptomonete e, così dicono, il nostro prossimo futuro.Non so se NBA Top Shot sia qui per restare, ma in una realtà satura l’ingresso di una nuova fonte di guadagno (per la NBA) e di discussione (per noi) non può che essere accolta con interesse. In un momento in cui le arene e gli stadi si svuotano, l’attaccamento al nostro sport preferito può arrivare anche alla memorabilia virtuale o alla chiacchiera sui social, visto che l’hashtag #NBATopShotThis associato a un video qualsiasi dell’attualità NBA sta già cominciando a circolare con insistenza. E fino a questo momento il volume di affari ha già superato le centinaia di milioni di dollari e continua ad aumentare di settimana in settimana. Il valore di queste figurine virtuali - chiamiamole così finché qualcuno non troverà una definizione più corretta - dipende da molti fattori. Il principale è il Tier di appartenenza: ci sono figurine comuni, rare e leggendarie. Al momento l’acquisto più oneroso sono i 208.000 dollari spesi dall’utente YoDough per la numero 29 (su 49) di LeBron James che posterizza Nemanja Bjelica in edizione leggendaria. Se non abbiamo tutti quei soldi possiamo provare sperare nella benevolenza dei pacchetti (ne esistono di varie tipologie e costi, ma non è facile acquistarli visto che vanno a ruba) oppure cercare di acquistare la nostra giocata di nicchia preferita nel Marketplace, dove gli utenti rivendono le loro figurine (per 134 dollari - per dire - vi beccate un buzzer beater da dietro centrocampo di Svi Mykhailiuk). https://twitter.com/nba_topshot/status/1363969592779890690 L’operazione sta rapidamente evolvendo: se inizialmente a essere vendute erano giocate degli ultimi due anni, già ora si vede Dirk Nowitzki mettere un jumper in faccia a Carmelo Anthony o Amar’e Stoudemire schiacciare in testa a una brutta versione dei Philadelphia 76ers. Centellinando il suo infinito archivio è possibile che la NBA arrivi a creare delle Top Shot che potrebbero finire sul mercato a prezzi fuori di testa. Pensate alla numero 23 - ogni video ha un numero seriale e quello che corrisponde al numero di maglia del giocatore ha solitamente il maggior valore - del canestro decisivo di Michael Jordan in gara-6 delle finali del 1998. O la stoppata di LeBron su Iguodala nelle Finali del 2016, o l’alley oop di Kobe Bryant per Shaquille O’Neal in gara-7 contro i Portland Trail Blazers, o la tripla di Ray Allen contro San Antonio. Sono tutte giocate che fanno parte di un racconto comune, collegano i tifosi della NBA come un filo invisibile che non può essere spezzato dalla frase «ora questa appartiene a me». Ma sono davvero questi i momenti che vogliamo possedere?Quello che invece la NBA dovrebbe mettere nei suoi Top Shot sono i momenti assurdi, quelli che più scandagliano l’umanità dei giocatori e il nostro bisogno di sentirci vicini a loro. Non compriamo la maglia di Damian Lillard perché vogliamo decidere una serie playoff sulla sirena con un tiro da nove metri; lo facciamo perché pensiamo sia sottovalutato, che il suo nome dovrebbe stare con le altre point guard divinizzate della Lega. Allo stesso modo, per fare un esempio, non vogliamo possedere LeBron che schiaccia volando in campo aperto - sai che novità - vogliamo possedere LeBron che discute con Courtside Karendefinendola come “quella del meme col gatto”. Ecco quindi alcuni momenti memorabili che la NBA dovrebbe provare a venderci e chi dovrebbe comprarli per portare davvero le Top Shot nella stratosfera.

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