Ora immaginatevi Zach Randolph che lo fa prima di una tripla di Mike Conley e provate a non ridere.
Joe Murphy/NBAE via Getty Images
Quanto diventano più belli questi canestri con quella massa di capelli che si muove attorno a Ja come se vivesse di vita propria, come fossero serpenti attorno alla testa di Medusa?
Si può subire un canestro del genere in un momento così delicato di una partita di playoff?
Già solo un numero maggiore di queste giocate aiuterebbe. Morant viene colpito in pieno da uno dei mortiferi blocchi ciechi di Steph Curry e Otto Porter ha una finestra temporale comodissima per ricevere e segnare, ma Damion Lee ha una frazione di secondo di ritardo e Morant è ghepardesco nell’avventarsi su quel pallone e nel mantenere l’equilibrio per non uscire dal campo.
Le tre stoppate di De’Anthony Melton in gara-2, una più importante e sensazionale dell’altra. Dopo una serie in cui non ci ha capito niente contro Minnesota finendo fuori dalla rotazione, coach Jenkins lo ha ributtato nella mischia e ora è un elemento imprescindibile per innalzare ancora di più il livello atletico di ogni contesa. E il fatto di essere fresco, così come Ziaire Williams tornato in gara-2, fa tutta la differenza del mondo.