https://www.youtube.com/watch?v=tbqtVPHBsIw
Tre esempi dall’ultima partita contro Golden State: nel primo usa un blocco altissimo di Jaren Jackson Jr. per accelerare e proteggersi arrivando fino in fondo e subire fallo; nel secondo cambia direzione alla velocità della luce arrivando poi al ferro per finire; nel terzo spezza il pick and roll tornando sulla mano sinistra finendo in piena estensione. Il tutto usando sempre la mano teoricamente debole: i dati di Synergy ci dicono che è più efficace quando va a sinistra rispetto a quando va a destra, con un rapporto di 3:1 per numero di possessi.
Con cinque paia di occhi della difesa di Golden State fissi su di lui, Morant sfrutta la posizione estremamente “aggiustata” di Steph Curry a centro area per alzare il lob a Ziaire Williams in taglio dal lato debole, passando dalla fase di palleggio a quella di passaggio senza aver bisogno di raccogliere il pallone — togliendo quindi qualsiasi possibilità di aiuto alla difesa.
Il primo canestro contro Utah potrebbe essere la mia azione preferita di tutta la sua stagione, per la capacità da veterano consumato di tenersi alle spalle il difensore e per la pazienza con cui aspetta il momento giusto per detonare verso il canestro, chiudendo ovviamente di sinistro. Nel secondo canestro invece usa due palleggi rapidi per preparare il suo amato floater sopra Hassan Whiteside; infine contro Detroit attende con pazienza che il doppio blocco dei compagni gli apra la strada verso il ferro.
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Il meglio della striscia di 10 vittorie di Memphis: tutte con protagonisti diversi (a 2:44 vogliate gradire un assist di sinistro di Morant e subito dopo un sottomano fenomenale, giusto per rimanere in tema).