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Issac Baldizon/Getty Images
NBA Marco Vettoretti 15 novembre 2018 9'

Il power ranking definitivo delle City Edition 2018-19

Una classifica ponderata delle 30 canotte NBA presentate nelle ultime settimane.

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Nel caso vi fosse sfuggito quando ve lo abbiamo detto lo scorso anno: il nuovo fornitore di uniformi della National Basketball Association – quello col Baffo – ha messo in atto sin dalla sua prima stagione un piano ambizioso che può essere riassunto in tre punti:

 

  1. Ciascuna delle 30 squadre NBA avrà a disposizione un set di tre uniformi, chiamate Icon, Association e Statement Edition.
  2. A queste, ogni anno in una versione diversa, si andrà ad aggiungere una quarta canotta: la City Edition.
  3. Un numero variabile di franchigie, di stagione in stagione, aggiungeranno una quinta uniforme al proprio corredo: la Classic Edition.

 

Lo scorso 9 novembre si è chiuso il ciclo di presentazioni della collezione City Edition che scenderà in campo nel corso della stagione 2018-19. Trenta canotte, ventinove città, innumerevoli spunti da cui attingere: dalle comunità locali alle icone sportive, dai luoghi più caratteristici ai libri di storia. Le abbiamo messe in ordine per voi.

 

Non classificata: Utah Jazz

 

Don’t mess with perfection. Back for another season ❤️🧡💛#CityEdition | #TBT

» https://t.co/EXfUaZKYCb pic.twitter.com/ILFDz4k9hA

— Utah Jazz (@utahjazz) 1 novembre 2018

“Don’t mess with perfection” ha scritto la franchigia su Twitter. E come dargli torto? Gobert e compagni, infatti, vestiranno la medesima canotta della scorsa stagione, la più bella della Lega. Scelta conservativa, totalmente condivisibile, ma che li esclude automaticamente dalla graduatoria.

 

  1. Detroit Pistons

 

DETROIT-PISTONS

 

Sembra che gli sia passato sopra un autoarticolato.

 

  1. Dallas Mavericks

 

DALLAS-MAVERICKS

 

In cima alla lista delle franchigie che necessitano di un rebranding totale ci sono i Dallas Mavericks, e la no-script nera che aggiungono al loro guardaroba 2018-19  ne è l’ennesima prova. La materia prima non manca – cavalli, cowboy, il f*ttuto Texas! – resta da vedere se non mancherà nemmeno la buona volontà.

 

  1. San Antonio Spurs

 

SAN-ANTONIO-SPURS

 

Il pattern militare a 8-bit è un grande classico del guardaroba Spurs. Non convinceva prima, quando perlomeno poteva contare sull’entusiasmo dell’effetto novità, non convince adesso. È troppo chiedere che si riportino in auge i fiesta colors?

 

  1. Phoenix Suns

 

PHOENIX-SUNS

 

“Los Suns” era e “Los Suns” è rimasto, con un bordo arancione che richiama le uniformi vestite da Kevin Johnson e Charles Barkley nei gloriosi anni ‘90. In poche parole, un insipido miscuglio tra una throwback e le vecchie Notti Latine. Troppo poco.

 

  1. Washington Wizards

 

WASHINGTON-WIZARDS

Prendere la City Edition precedente e rimpiazzarla con una dal design identico, aggiungendo o sostituendo colori qua e là, è una pratica che non piace. Bocciati.

 

  1. L.A. Clippers

L’omaggio, nei colori, nello script frontale e nelle stelle posizionate lateralmente, è ai Giochi Olimpici di Los Angeles del 1984 e alle divise della nazionale americana di pallacanestro. Il risultato, purtroppo, finisce ben lontano dal podio.

 

LOS-ANGELES-CLIPPERS

 

Encomiabile, invece, la scelta di salutare l’ultima stagione dello storico annunciatore Ralph Lawler piazzando il suo autografo sul bordo inferiore della canotta.

 

  1. Orlando Magic

 

ORLANDO-MAGIC

 

Eccone un’altra che avrebbe dovuto fare carte false per mantenere la City Edition della scorsa stagione.

 

  1. Indiana Pacers

 

INDIANA-PACERS

 

Nonostante le linee laterali richiamino le arcinote uniformi degli Indiana Pacers di Reggie Miller – quelle conosciute come Flo-Jo perché disegnate dalla velocista statunitense Florence Griffith Joyner e tanto amate dai tifosi dei Pacers –, la City Edition che verrà indossata dagli uomini di Nate McMillan è la meno riuscita tra le tre grigie della collezione.

 

  1. Houston Rockets

A proposito di scelte conservative: gli Houston Rockets omaggiano, per la seconda stagione consecutiva, la comunità e la tradizione cinese della città. Per quanto siano encomiabili la cura e la dedizione per i dettagli – un pattern decorativo sul fondo della canotta e diversi inserti dorati – è una scelta un po’ pigra.

 

HOUSTON-ROCKETS

 

Specie se in città si possono prendere spunti decisamente più interessanti.

 

  1. Boston Celtics

 

BOSTON-CELTICS

 

È molto difficile, se non impossibile, vedere i Boston Celtics discostarsi dal loro classico layout: un colore di base, bordi puliti e scritta arcuata sul fronte. Osare un po’ non guasterebbe, magari tirando in ballo leprechaun e trifoglio.

 

  1. Toronto Raptors

Qualcuno prima o poi dovrà dirglielo che il fatto essere in Canada non li rende automaticamente la città più a nord della NBA.

 

TORONTO-RAPTORS

Per gli amanti della geografia: Toronto, 43°42’ nord, Minneapolis 44°59’ nord.

 

  1. Los Angeles Lakers

La strada intrapresa sin dallo scorso anno dai Los Angeles Lakers è quella delle Lore Series: una collezione di City Edition che di anno in anno si arricchisce di un nuovo completo, ogni volta disegnato da un grande Laker del passato. Lo scorso anno toccò a Kobe Bryant, quest’anno a Magic Johnson. E per quanto il risultato sembri uno di quei prodotti di dubbia provenienza che si trovano sulle bancarelle del mercato al sabato mattina, la politica è originale e va sostenuta in attesa di gusti migliori.

 

LOS-ANGELES-LAKERS-BRANDON-INGRAM

Detto questo, ne venderanno a bancali.

 

LOS-ANGELES-LAKERS

Dettagli, dettagli, dettagli.

 

  1. Sacramento Kings

La combinazione di bianco, rosso e baby blue crea sempre grandi aspettative quando si tratta di uniformi dei Sacramento Kings.

 

SACRAMENTO-KINGS

 

Mai fidarsi di loro.

 

  1. Charlotte Hornets

 

CHARLOTTE-HORNETS

 

Buzz City è un soprannome azzeccato, ma non basta a salvare la nuova City Edition degli Charlotte Hornets. Elegante quanto si vuole, ma povera di spunti.

 

  1. Portland Trail Blazers

 

PORTLAND-TRAIL-BLAZERS

 

Il tratto d’unione di tutte e quattro le uniformi dei Portland Trail Blazers è la banda diagonale, che le attraversa con spessori e stili diversi. Sfortunatamente, di quelle viste fino ad ora la City Edition 2019 è la meno convincente.

 

  1. New York Knicks

 

NEW-YORK-KNICKS

 

Il forte richiamo alla storica divisa vestita tra il 1952 e il 1961 ben si bilancia con lo skyline stilizzato posto sui fianchi della canotta, che tra l’altro è un’idea piuttosto originale. Ma davvero non si poteva far uscire niente di meglio di una throwback già vista e stravista con un paio di ritocchini?

 

  1. Memphis Grizzlies

Al pari dei Denver Nuggets – anche se in maniera decisamente drastica – anche i Memphis Grizzlies si sono rifatti il look nel corso della off-season. Un restyling delicato e senza stravolgimenti, che li ha quindi portati a svelare un set completo di loghi e uniformi.

 

MEMPHIS-GRIZZLIES-LOGO

 

Sì, ma la City Edition?

 

MEMPHIS-GRIZZLIES

 

Ispirata dal grande amore tra la città di Memphis e il wrestling, la canotta è grigia, con inserti in navy blue e un pannello laterale che dovrebbe ricordare le caratteristiche cinture dei titoli dalla WWE in giù. Senza infamia né lode.

 

  1. Atlanta Hawks

 

ATLANTA-HAWKS

 

Nozze d’oro in Georgia, dove gli Atlanta Hawks festeggiano la loro cinquantesima stagione in città. E quale regalo migliore di una canotta rifinita in tinte dorate, da sfoggiare assieme al parquet coordinato disegnato per l’occasione?

 

SFA_CECourt1819_LeagueFinal

 

  1. New Orleans Pelicans

Dacché si sono trasferiti a New Orleans, quando si tratta di indossare qualcosa di alternativo la scelta dei Pelicans casca sempre, doverosamente, sul coloratissimo Mardi Gras, il carnevale locale.

 

NEW-ORLEANS-PELICANS-1

 

A differenza delle iterazioni precedenti, però, Il completo in questo caso è in prevalenza bianco, con un grande inserto orizzontale di sampdoriana memoria in giallo, verde e viola. Promossi.

 

NEW-ORLEANS-PELICANS-2

Menzione d’onore per uno dei loghi secondari più belli dell’intera NBA.

 

  1. Golden State Warriors

 

GOLDEN-STATE-WARRIORS

 

I campioni NBA in carica – come se non bastasse – sono sempre stati una tra le franchigie meglio vestite, specialmente dal lancio della nuova brand identity nell’ormai lontano 2010. Se si fa eccezione per la parentesi delle uniformi con le maniche corte, è difficile ricordarne una che negli ultimi anni non si sia piazzata ampiamente sopra la sufficienza. E non sarà certo la nuova City Edition a fare da eccezione.

 

  1. Cleveland Cavaliers

Quando si parte con l’idea di fare un mashup tra le uniformi di tre diverse ere il rischio, spesso e malvolentieri, è quello di ottenere lo stesso risultato che si otterrebbe cospargendosi di colla e tuffandosi nell’armadio dei vestiti.

 

CLEVELAND-CAVALIERS

 

Fortunatamente per i tifosi dei Cleveland Cavaliers, la City Edition della stagione 2018-19 ha un aspetto decisamente migliore: spezzata in due da una linea irregolare, la canotta è arancione nella parte superiore – a ricordare le canotte con cui i Cavs scendevano in campo negli anni ‘80 – e blu in quella inferiore, con un richiamo al Lago Erie. Una combinazione audace (e che per questo può non risultare gradevole a molti), ma che rappresenta un piacevole elemento di novità nel panorama stilistico della Lega.

 

  1. Chicago Bulls

 

CHICAGO-BULLS

 

I Chicago Bulls cascano nell’intersezione tra l’insieme delle City Edition disegnate su base nera – sono nove in tutto – e quello delle canotte prive di script frontale – cinque. Lì dentro, visti i risultati di Mavericks, Magic e Spurs, fanno un figurone.

 

  1. Milwaukee Bucks

Ai Milwaukee Bucks piace vincere facile, e un amore lungo vent’anni è difficile da dimenticare. Tanti, infatti, sono gli anni che i Milwaukee Bucks hanno trascorso chiamando casa la MECCA Arena, storico impianto dotato di un ancor più storico parquet.

 

MILWAUKEE-BUCKS

 

È proprio a quel parquet che si ispira la seconda City Edition della franchigia del Wisconsin: con la scritta in verticale, un angolo rosso a spezzare una canotte prevalentemente gialla e il bordo celeste dei calzoncini che bilancia e confeziona alla perfezione l’uniforme.

 

  1. Minnesota Timberwolves

Tra le più canotte più chiacchierate della collezione autunno/inverno 2018-19 c’è senza dubbio quella con cui i Minnesota Timberwolves hanno voluto rendere omaggio a Prince, rockstar nativo di Minneapolis che avrebbe compiuto 60 anni lo scorso giugno.

 

MINNESOTA-TIMBERWOLVES

 

Al di là della vistosa tinta viola, sono tanti i riferimenti più o meno espliciti a Purple Rain, opera magna di Prince uscita nel 1984 assieme all’omonima pellicola: i due script, frontale e sui pantaloncini, ricalcano lo stile della copertina del disco; il motivo argenteo sulla spalla destra ricorda le giacche borchiate indossate dal cantautore scomparso nel 2016, mentre sotto il lembo dei pantaloncini è nascosto un omaggio alla Paisley Park Records.

 

  1. Philadelphia 76ers

Il grigio è sempre un colore pericoloso da utilizzare, in quanto eleva vertiginosamente il rischio che si ottenga l’effetto pigiama.

 

PHILADELPHIA-76ERS-BEN-SIMMONS

PHILADELPHIA-76ERS-MARKELLE-FULTZ

Rischio scongiurato, pare.

 

Per il secondo anno consecutivo, i Sixers presentano una delle migliori City Edition della Lega, prendendo spunto dall’iconica tuta vestita da Robert “Rocky” Balboa nell’omonima serie cinematografica, e approfittandone per lanciare un’iniziativa commerciale legata all’uscita di Creed 2. Tredici stelle su un fronte privo di scritte, tante quante furono le colonie che dichiararono l’indipendenza degli Stati Uniti d’America, bordi tricolori e Dribbling Ben al centro della cintura.

 

  1. Denver Nuggets

Protagonisti di un restyling totale ad inizio stagione, quando hanno presentato un corredo completo di colori, loghi e uniformi nuovi di zecca, i Denver Nuggets rivisitano la loro storica canotta con arcobaleno e skyline, posizionando una grafica ammodernata su una base bianca.

 

DENVER-NUGGETS

Nel caso vi troviate di fronte a un quesito del genere sul prossimo numero della Settimana Enigmistica che comprate, no, lo skyline non è identico in tutto e per tutto a quello della versione originale.

 

  1. Oklahoma City Thunder

La più bella uniforme indossata dagli Oklahoma City Thunder nel corso della loro breve e sfortunata – perlomeno dal punto di vista stilistico – storia.

 

OKLAHOMA-CITY-THUNDER

 

I due toni di turchese, il lettering frontale e la simbologia posta al centro della cintura e sotto il lembo dei pantaloncini: tutto fa riferimento alla tradizione dei nativi americani, la cui cultura è ancora largamente diffusa nel Sooner State.

 

  1. Brooklyn Nets

“And if you don’t know, now you know.”

 

BROOKLYN-NETS

Un singolo, decisivo dettaglio per rendere omaggio a The Notorious B.I.G. e indossare una delle uniformi più belle che vedremo in campo nel corso della stagione.

 

  1. Miami Heat

Vero, un po’ hanno barato anche loro: la nuova City Edition dei Miami Heat, infatti, differisce da quella vestita lo scorso anno per il solo colore di base. Non più bianco, ma nero. Una scelta scaltra, quasi opportunista, ma che rende imbattibile quella che già era una delle migliori canotte viste in campo nel 2018.

 

Consensus: Friday night is going to be LIT!

WARNING! #FOMO is a real thing. Don’t miss tonight’s #ViceNights debut!
Tix: https://t.co/pfYVN6E4wR pic.twitter.com/hDV8RYCAid

— Miami HEAT (@MiamiHEAT) 9 novembre 2018

 

Ciliegina sulla torta: a corredo delle quattordici Vice Night in programma, la franchigia della Florida ha presentato un parquet coordinato e un furgoncino.

 

MIAMI-HEAT-COURT

MIAMI-HEAT-TRUCK

Sì, un furgoncino.

 

In aggiunta a quanto stabilito dai tre punti sopraelencati, nel prosieguo della stagione 16 franchigie sveleranno una versione alternativa e inedita delle rispettive City Edition. Quelle squadre sono le 16 qualificate ai playoff della scorsa stagione, e il nome della canotta sarà Earned Edition.

 

Fate spazio nell’armadio.

 

 

Tags : maglie nbanba

Marco Vettoretti è nato a Venezia nel 1982 e vive a Verona. Laureato in Comunicazione, ha frequentato un Master in Strategie per il Business dello Sport e dal febbraio 2015 lavora per una federazione sportiva internazionale. Ha tre gatti: Maya, Shaq e Kobe.

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