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Dario Vismara
La squadra più lucida vince gli anelli
14 giu 2022
14 giu 2022
Golden State è tornata avanti nelle Finals sfruttando le debolezze storiche di Boston.
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Dario Vismara
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Proprio quando pensi di esserti salvato e di avere tolto un possesso vincente all’attacco di Golden State, Wiggins spunta fuori dal nulla e anche con un po’ di malizia prende il pallone per depositare due punti facili. Questi due rimbalzi offensivi nel quarto periodo di gara-4 sono stati fondamentali per riprendersi il fattore campo.


 



 

https://www.youtube.com/watch?v=TVjgcQry3Xs

I suoi canestri di gara-5 arrivano tutti sfruttando le praterie messe a disposizione dalla presenza in primis di Steph Curry, che ha firmato la sua miglior partita nella serie in termini di assist chiudendo con 8 (di cui tre proprio per Wiggins). La fiducia con cui attacca Derrick White dal palleggio, poi, è frutto della carta bianca che coach Kerr gli ha lasciato, raccogliendo i frutti del lavoro mentale fatto per metterlo il più a suo agio possibile.


 



 


 

 

Nel momento di massimo sforzo dei Celtics, che erano riusciti a tornare davanti nel punteggio, Wiggins sfrutta il vantaggio di energie che ha nei confronti di Tatum per forzare dei tiri molto complicati che arriva anche a sporcare. Da notare sull’ultimo possesso, in cui lascia Tatum in consegna a Draymond Green dopo averlo accompagnato in area, la lucidità e lo sforzo fisico che effettua per tagliare fuori Robert Williams III.


 



 





 


 

 

Ma al di là del numero, è anche il modo in cui arrivano le palle perse dei Celtics a essere demoralizzante. Un conto è perdere palloni cercando di essere aggressivi in avvicinamento a canestro, e un conto è perderli prima ancora di aver anche solo superato la linea dei tre punti, quando ancora si stanno eseguendo semplici “passaggi di trasmissione” per entrare in uno schema. Arrivati a gara-5 delle finali NBA ci si aspetterebbe che certi errori vengano ridotti al minimo, invece continuano a essere sanguinosamente presenti nell’attacco di Boston.


 



 



 



 


 

 

 

Per molti versi Marcus Smart è il giocatore barometro dei Celtics ancora più di Tatum e Brown, oscillando costantemente tra l’essere il giocatore più lucido e meno lucido in campo. In questi due possessi è bravissimo a far pagare la presenza in campo di Nemanja Bjelica, costringendo Steve Kerr al timeout per toglierlo il prima possibile. Poi però ha contribuito anche lui al festival delle palle perse con 4.


 





 



 

 

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