Tre situazioni in cui Durant si prende sulle spalle tutto il peso dell’attacco degli Warriors in situazioni di uno contro uno, e nelle quali è Magister Vitae.
Cattiva spaziatura degli Warriors con Durant che deve mettersi in proprio: l’unico compagno che si libera è Draymond Green, ma ormai KD ha già iniziato il suo movimento abusando fisicamente del pur ottimo George Hill. LeBron non molla Curry, Tristan Thompson arriva in ritardo: canestro.
Il terzo è il mio preferito: KD attacca Love che tutto sommato resta bene su di lui, ma il modo in cui riesce a coordinarsi e indirizzare la palla verso il canestro è sublime. Poi c’è la tripla, e vabbè.
Steph prova il solito movimento con scarico e sprint in angolo, ma la difesa di Cleveland è pronta e lo chiude in angolo forzando la palla persa. È stata probabilmente l'unica cosa fatta davvero bene dalla squadra di coach Lue nella metà campo difensiva.
Il risultato è stato un brutto 3/16 dal campo e un inusuale 1/10 da 3 (reso ancora più incredibile
L’auto-assist di LeBron con annessa schiacciata di prepotenza è il buongiorno che il Re dà al match. Il canestro successivo è il manifesto di come gli uomini di coach Tyronn Lue abbiano approcciato la gara in modo diverso: Love pressa Durant, gli toglie la palla e deposita a canestro.
Tre momenti in cui la difesa dei Cavs si trasforma in una groviera tra i tanti in cui è possibile pescare. Nel primo Tristan Thompson va in raddoppio su Durant fermandosi però a metà strada: alla fine non raddoppia e non può più recuperare su Draymond Green. Nel secondo Klay Thompson batte il proprio uomo e nessuno si preoccupa di aiutare. Nel terzo basta un blocco di Curry per spalancare le porte del canestro a Jordan Bell.
Qui raggiungiamo “la sintesi della disgrazia, l’apoteosi della schifezza” (cit.) in un momento decisamente topico del match. Non inquadrato c’è Klay Thompson in angolo a sinistra e ovviamente è un pericolo, anche in una serataccia. Ma verso di lui si dirigono sia Larry Nance Jr che Kyle Korver: è un’incomprensione inaccettabile a questi livelli e in fasi così delicate. Curry, prima ancora di passare la metà campo, capisce tutto e va dritto da Livingston che si ritrova davanti un territorio sconfinato. Impossibile esimersi, impossibile non punire.