I movimenti opposti di Mertens e Insigne spezzano la linea difensiva giallorossa, che non riesce a mettere Callejon in fuorigioco sul lancio di Jorginho, per una volta lasciato senza pressione. L’ala spagnola servirà successivamente Insigne, che con un movimento ad arco si libererà alle spalle dei difensori avversari, tutti orientati verso la propria porta.
La grandezza del pallino è proporzionale al numero di tocchi, quindi mostra che Jorginho è l’uomo che ha portato di più la palla. Lo spessore delle linee grigie rappresentano il numero di passaggi giocati o ricevuti e dicono che Mario Rui è stato l’uomo più coinvolto nella manovra offensiva.
Tanto per capirci, circa il livello di fiducia che la Roma ha accumulato nel corso della partita: in questa occasione, il bistrattato Manolas ha dato origine ad un’azione offensiva, calciando forte su Ünder, in un canale stretto tra ala e mezzala avversarie, pur sotto pressione.
Che il Napoli sia sceso in campo demotivato dal gol al novantaquattresimo di Dybala in Lazio-Juventus, può essere un’ipotesi affascinante ma impossibile da verificare. Piuttosto la Roma ha dimostrato al Napoli di poter essere pericolosa ogni volta che ne ha avuto l’occasione. Dopo 69 secondi di gioco, Nainggolan ha trovato Perotti libero davanti a Reina, con l’argentino che ha messo alto di testa da pochi passi. Ünder ha pareggiato il gol di Insigne immediatamente, seppur aiutato dalla sorte.