
Agosto è iniziato, il caldo peggiore sembra essere passato (almeno per adesso) e i vostri conoscenti più antipatici avranno iniziato a dire che per fortuna l’estate sta finendo. Ciò significa una sola cosa per chi segue il calcio: stanno arrivando i giorni in cui finalmente gli affari si chiudono, perché di tempo per scherzare non ce n’è più così tanto e i campionati ormai sono alle porte.
Saranno quindi questi i giorni in cui si chiuderanno le audizioni per il ruolo di ala sinistra del Napoli? Difficile dirlo. A fine giugno sembrava che la ricerca si fosse conclusa con l’acquisto di Noa Lang. Invece la questione ha continuato a tenere banco. Per Conte, evidentemente, questa dev’essere l’estate in cui il suo Napoli trova il salto di livello definitivo. Sulla sinistra, dal suo punto di vista, va ancora aggiunto qualcosa: Neres sembra destinato a giocare stabilmente a destra, alternandosi con Politano. Lang, invece, in Serie A è tutto da testare e Spinazzola non si può certo considerare un'ala, e la sua tenuta fisica è tutta da testare.
Il prescelto per coprire l’ultimo slot da ala sinistra doveva essere Ndoye, ma alla fine lo svizzero ha scelto la Premier League: non un dramma alle cifre che proponeva il Bologna. Sfumata per bocca di Fabrizio Romano la pista Garnacho – alla società non è piaciuto il suo atteggiamento durante la trattativa dello scorso mercato di gennaio – ormai i nomi che si fanno sono sempre gli stessi. In questo articolo cercherò di metterli in ordine per possibilità di successo in Serie A, analizzando per ognuno alcuni la stagione da cui provengono, gli aspetti positivi e quelli negativi.
RAHEEM STERLING
-DA CHE STAGIONE PROVIENE
Se avete letto giornali o portali online, è evidente il pattern degli obiettivi di mercato del Napoli: come la maggior parte dei nomi che leggerete, infatti, Sterling è un giocatore residuale della scorsa Premier League con un gran passato e pochissimi minuti nel 2024/25 (arriva a malapena a mille in tutte le competizioni).
-GLI ASPETTI POSITIVI
Non possiamo saperlo con certezza, ma se fosse ancora brillante atleticamente, Sterling potrebbe agire su entrambe le fasce (aspetto che, come nel caso di Chiesa, renderebbe più vario l’impiego di Neres). Tagliando verso dentro, potrebbe essere un pugnale capace di insinuarsi nella carne viva delle difese. Due stagioni fa, nel disastroso Chelsea arrivato sesto in classifica, aveva comunque registrato 8 gol e 4 assist. Con lui, Conte avrebbe l’ennesima occasione di dimostrarsi un fenomeno nel raddrizzare scelte ed esecuzioni di giocatori sporchi tecnicamente.
-GLI ASPETTI NEGATIVI
Proprio perché non ha mai avuto una tecnica di base raffinatissima, Sterling potrebbe risentire particolarmente di un calo a livello atletico. Il travaso dalla Premier alla Serie A tende ad essere positivo, ma l’ex Liverpool ha ancora rapidità a sufficienza per giocare da ala pura e lasciare sul posto l’uomo? Detto che ha giocato pochissimo e che quindi gli appena 1,09 dribbling ogni 90’ si giustificano anche col minutaggio, già nel 2023/24 ne completava solo 1,45 a fronte di 2,21 sbagliati.

In rosso la stagione 2023/24, in blu quella 2024/25 (radar Hudl StatsBomb).
CHRISTOS TZOLIS
-DA CHE STAGIONE PROVIENE
Campione di Belgio col Club Brugge, nella stagione regolare aveva siglato 8 gol e 5 assist. È con l’arrivo dei playoff, però, che ha alzato il livello e fatto la differenza. In 10 gare di post-season ha registrato le stesse cifre del resto del campionato: 8 gol e 5 assist. Non vi fidate del campionato belga? Nella sorprendente campagna di Champions League dello scorso anno Tzolis è stato probabilmente il miglior giocatore del Club Brugge.
-GLI ASPETTI POSITIVI
Giocatore fenomenale, sta entrando nel prime e può adattarsi a tutte le situazioni. Può fare la differenza nello stretto con la sua tecnica e se riceve dentro al campo tiene botta anche spalle alla porta. A campo aperto, invece, guida le transizioni con intelligenza e velocità. L’importante è farlo arrivare in qualche modo sul limite dell’area, dove è dotato di un ottimo tiro, che è solito armare con dribbling e triangoli.
-GLI ASPETTI NEGATIVI
Non è un’ala che ama passare troppo tempo sulla fascia. Proprio perché è associativo e usa bene il corpo, gli piace ricevere anche in zone interne. Insomma, ha bisogno di un terzino più classico che lo compensi in ampiezza, qualcosa che il Napoli, come conferma l’interesse per Miguel Gutiérrez, pare non stia cercando al momento.
FEDERICO CHIESA
-DA CHE STAGIONE PROVIENE
Federico Chiesa arriva da quella che, escluse le stagioni segnate dall’infortunio, è stata la sua peggior annata, dove tra tutte le competizioni non è arrivato nemmeno a 500’. Nel 2024/25, peraltro, tra ottobre, novembre e dicembre ha saltato 14 partite per infortunio muscolare.
-GLI ASPETTI POSITIVI
Chiesa è abituato a giocare in ampiezza, anche se forse è un po’ più anarchico rispetto alla media delle ali di Conte, ma nella lista dei nomi fatti in questi giorni non ci sono veri e propri esterni da inchiodare unicamente alla fascia. A patto di avere continuità fisica e ritrovare la miglior condizione, il suo rendimento in Serie A dovrebbe essere garantito (nel contesto della Juve di Allegri, la sua ultima stagione in Italia era valsa 8 gol, rigori esclusi, da 5,33 npxG e 3 assist in campionato e una discreta media di 1,73 dribbling ogni 90’ a fronte di 1,61 sbagliati). Chiesa potrebbe giocare sia a destra che a sinistra, permettendo così di impiegare anche Neres su entrambe le fasce. E poi, a giugno dell’anno prossimo l’Italia, presumibilmente, farà il Mondiale: Chiesa ha perso il suo posto in azzurro, ma l’insediamento di Gattuso (allenatore da 4-3-3) potrebbe riaprirgli le porte di Coverciano. A livello di motivazione potrebbero esserci pochi acquisti migliori di lui.
-GLI ASPETTI NEGATIVI
Come detto, Chiesa è abbastanza anarchico, più in ciò che fa con la palla che nelle zone in cui ricevere (fosse stato il contrario sarebbe stato incompatibile con Conte). Dal punto di vista fisico, poi, quanto sarebbe in ritardo rispetto al resto del Napoli, visto che ha saltato buona parte della preparazione col Liverpool?
JADON SANCHO
-DA CHE STAGIONE PROVIENE
Trasferitosi al Chelsea dopo essersi liberato dal giogo dello United grazie a una grande stagione col Borussia Dortmund, Sancho è il meme della capretta che viene tirata fuori dal crepaccio solo per poi saltellare allegramente un’altra volta nel crepaccio. Oggi l’inglese deve ricostruirsi una carriera.
-GLI ASPETTI POSITIVI
Ha ancora 25 anni e, da un punto di vista della brillantezza non dovrebbe essere cambiato molto rispetto a due stagioni fa, quando era stato uno dei migliori giocatori della Champions League. Sancho ha il talento per diventare da subito una stella della Serie A, anche se la sua parabola dimostra che questo non basta. Negli anni è diventato un giocatore meno elettrico ma per questo più portato ad associarsi con i compagni, trovando sempre un modo diverso di dialogare a seconda delle caratteristiche del suo interlocutore. Peraltro, è abituato a farlo muovendosi sia a sinistra, a piede invertito, che a destra.
-GLI ASPETTI NEGATIVI
Proprio per questo, però, è un giocatore che nella stessa azione può arrivare a calpestare entrambe le fasce. Un'ala che per fiorire ha quindi bisogno di libertà, e quanta può concedergliene Conte? Difficile dirlo. A livello psicologico, poi, è un giocatore che va ricostruito dopo le esperienze con United e Chelsea, e non è detto che questo sia un processo facile. Di certo Sancho ha bisogno di sentirsi padrone della squadra per rendere al meglio: sarebbe possibile in un undici con De Bruyne?
JACK GREALISH
-DA CHE STAGIONE PROVIENE
Meno di 1000’ in campionato, 4 presenze su 10 in Champions League. Il City ha rinnovato il suo parco offensivo anche perché non sembra avere più fiducia in lui. Ha avuto la sfortuna di incontrare Guardiola e dover parlare di calcio persino al concerto degli Oasis.
-GLI ASPETTI POSITIVI
Non ha problemi di infortuni e per quanto non sia più quello di due stagioni fa, a livello fisico non dovrebbe avere problemi a imporsi in Serie A. A livello di tecnica poi, sarebbe da subito uno dei migliori del campionato. Sulla sinistra Grealish potrebbe gestire gli attacchi a piacimento mentre converge, caratteristica inedita per le ali attualmente in rosa. Anche per lui, poi, valgono le motivazioni per il Mondiale e il doversi riconquistare un posto con la sua Nazionale.
-GLI ASPETTI NEGATIVI
Dopo anni a giocare da guardalinee nella dittatura posizionale di Guardiola, che ne hanno soffocato lo spirito ribelle, Grealish avrebbe di certo il desiderio ritrovare una sua versione più simile a quella del Villa, guascona e creativa. Napoli adora quel tipo di giocatore, ma diciamo che Conte non è proprio il nome a cui chiedere troppa libertà. Mettendo in conto anche le richieste difensive del tecnico salentino, siamo sicuri poi che in una squadra dove sarebbe da subito l’ala migliore sarebbe disposto a sacrificarsi come faceva al City? Le incognite riguardano anche la sua dimensione atletica, visto che nelle ultime apparizioni, anche a occhio nudo, non sembrava più quello di una volta.