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Può una schiacciata cambiare il corso di una carriera?
30 set 2025
Cosa ci dice il passaggio di Mikka Muurinen al Partizan Belgrado.
(articolo)
8 min
(copertina)
IMAGO / Alexander Trienitz
(copertina) IMAGO / Alexander Trienitz
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Nel grande risultato della Finlandia a Eurobasket 2025, uno storico quarto posto mai avvicinato prima, a dominare i feed è stato Miikka Muurinen. Se infatti Markkanen è stato il leader e miglior giocatore della squadra, e il sistema dell’allenatore Lassi Tuovi uno dei più divertenti e coinvolgenti del torneo, il nome che più è rimbalzato sui social è di certo quello del biondo e lungo diciottenne della Finlandia.

Muurinen, che prima di Eurobasket era praticamente sconosciuto ai non addetti ai lavori, è diventato virale grazie a questa foto, qui sopra nella sua versione meta - mentre riceve cioè la foto incorniciata e consegnata dal fotografo che l'ha scattata. Questa immagine, che forse vi è capitata sotto gli occhi mentre scrollavate col vostro smartphone, è la cristallizzazione perfetta di una grande schiacciata in campo aperto contro la Gran Bretagna, in una delle prime partite del girone della Finlandia.

Due punti arrivati in pieno garbage time, ma che hanno avuto più risonanza di tutto quanto altro successo in quella giornata di partite tra Riga, Limassol e Tampere, tanto da essere definita la schiacciata che ha rotto internet. Da quel momento l’attenzione dei social si è spostata su Muurinen, sul suo talento, certo, evidente e di cui parleremo, ma anche sulla sua immagine strafottente ed eccitante, perfetta per i reel e gli highlights brevi. Muurinen ha quella che sui social definiamo aura, qualunque cosa essa sia.

Le sue gesta erano arrivate sui social anche prima di Eurobasket, quando era stato l’attrazione principale di una partita del Rod Wave Elite, una squadra fondata dall’influencer Cam Wilder, che gira per gli Stati Uniti schierando di volta in volta migliori giocatori del liceo, per dargli l’occasione di mettersi in mostra. Muurinen ci era riuscito bene, tanto che il video della sua prestazione ha avuto quasi un milione e mezzo di visualizzazioni su Youtube, senza parlare delle interazioni su TikTok e Instagram delle sue giocate. Proprio in questa occasione Wilder aveva coniato per lui l’azzeccatissimo soprannome di "Slim Jesus", che ha aiutato a veicolare il suo successo online.

Un mese dopo quella schiacciata contro la Gran Bretagna, Muurinen è diventato un nuovo giocatore del Partizan Belgrado, una delle migliori squadre del basket europeo, avendo giocato appena una manciata di partite tra i professionisti. Una notizia abbastanza incredibile, tanto che per molti agenti e addetti ai lavori quando è uscita era sembrata una fake news, un po’ come accadde per la trade che portò Doncic ai Lakers.

Si può, e ovviamente si deve, dire che per Muurinen Eurobasket è stata un’occasione ed è stato bravo a coglierla per atterrare in una delle migliori squadre del pianeta. Con la Finlandia ha chiuso il torneo con 6,6 punti e 1,9 rimbalzi di media in 11 minuti a partita, guadagnandosi il premio di Rising Star.

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Non è un risultato banale: con i suoi 18 anni era il giocatore più giovane della competizione e appena due anni fa era impegnato nell’Europeo Under 16, mentre quest’estate si è trovato a giocarsi il bronzo in una partita decisiva contro la Grecia di Giannis Antetokounmpo. Prima del torneo Muurinen giocava addirittura al liceo negli Stati Uniti, all’AZ Compass Prep. Il finlandese è infatti di quei giocatori europei che aveva scelto di compiere il percorso professionale verso il basket passando dagli Stati Uniti (anche perché lì aveva giocato la madre). Muurinen quindi passerà in un’estate da giocare in uno sperduto liceo di Chandler in Arizona alla Štark Arena di Belgrado, uno dei palazzetti più famosi, capienti e soprattutto caldi del mondo.

È lecito chiedersi: senza il primo evento, la schiacciata contro la Gran Bretagna, si sarebbe concretizzato il secondo e cioè il trasferimento al Partizan? Può una schiacciata particolarmente spettacolare cambiare il corso di una carriera, o quantomeno accelerarlo?

Ora i ferri di tutta Europa non saranno più al sicuro”, così l’Eurolega, di suo alla ricerca di pubblico, ha rilanciato la notizia del Partizan dell’arrivo di Muurinen.

La sua scelta è anche sorprendente: in un momento storico in cui i migliori prospetti del basket europeo stanno scegliendo di andare a giocare all’università negli Stati Uniti, dal momento che ora possono guadagnare soldi grazie al NIL (e mediamente più soldi di quanto potrebbero fare in Europa), Muurinen ha deciso di fare l’esatto opposto. Con il Partizan ha firmato un contratto di tre anni, ma nel basket è raro che un contratto così lungo venga rispettato, soprattutto quando si parla di un giovane che può trovare spazio in NBA. Muurinen ha detto di volersi dichiarare per il Draft 2027 e anche di voler fare probabilmente un'esperienza al college. Il Partizan quindi non si sta mettendo in casa un talento da crescere con calma, ma un giocatore da sfruttare probabilmente nel breve periodo.

Ma Muurinen è pronto per contribuire ad un livello da Eurolega? Non voglio sminuire il suo talento: negli Stati Uniti era nella parte alta di tutte le classifiche di reclutamento dei siti specializzati e certo gli scout di tutto il mondo lo hanno nei loro taccuini, ma passare dal liceo all’Eurolega non così facile. Se la Serbia è considerata un'ottima scuola per crescere talenti, di solito i più giovani passano per specifici club come il MEGA (dove andrà Suigo e dove è passato Jokic) e non per il Partizan, che invece è costruito per vincere tutto con un roster fortissimo. In panchina troverà Zeljko Obradovic, che è un maestro di questo gioco, ma anche uno degli allenatori più duri e intransigenti che esistono, che negli ultimi anni non ha dato particolari segni di voler dare spazio ai giovani. Muurinen avrà una competizione serrata per il ruolo di ala grande, che è quello che al momento sembra potergli calzare meglio.

Il finlandese si è detto pronto alla sfida Obradovic: «Sono pronto per questa sfida. Il motivo per cui ci vado è perché voglio crescere. Per farlo, ho bisogno di un allenatore severo ed esigente». La sua, insomma, sembra una scelta ponderata. Aveva infatti offerte anche da altre squadre europee (ragionevolmente di livello più basso del Partizan) e dall’Australia, che negli ultimi anni è stata spesso un passaggio intermedio, ma ha scelto il Partizan. Forse per i soldi, forse perché crede davvero possa essere la migliore opportunità per lui.

Questo matrimonio quindi sembra un doppio rischio: da una parte il Partizan paga e si mette nel roster un giocatore giovane e con moltissime incognite, dall’altra Muurinen si prende il rischio di passare un anno in panchina, allenandosi sì con grandi giocatori e con un ottimo allenatore, ma anche forse non nel posto ideale per crescere e giocare, sbagliando, a 18 anni.

Perché è un dato di fatto che, a oggi, il suo gioco è tutto da costruire. Con la Finlandia era una miccia da lanciare dalla panchina, un giocatore in grado in pochi minuti di portare energia, intensità e atletismo, ma anche molto caos. I suoi salti sono spettacolari, la leggerezza con cui arriva al ferro è sicuramente magnetica e perfetta da piazzare davanti alla televisione e agli smartphone, tutto il resto è però vicino allo zero. Muurinen oggi non ha un gioco offensivo, che non sia correre al ferro e saltare.

Ci sono anche pochissimi dati su cui trarre conclusioni. A Eurobasket ha segnato 14 dei 16 tiri da due punti tentati, che però sono state quasi tutte schiacciate in campo aperto (ma, comunque, bisogna farle). Da tre punti la sua percentuale è stata del 35,3% (6 su 17), mentre ai tiri liberi ha chiuso con 7 su 15 (46,7%), forse il numero più preoccupante, seppure il campione è troppo piccolo. In 12 partite monitorate da Synergy nell’ultima stagione al liceo, Muurinen aveva invece segnato appena il 26% delle triple, messo a segno 6 assist, a fronte di 25 palle perse.

Forse però i numeri più importanti al momento sono quelli fisici: "Slim Jesus" è alto 210 centimetri, con un’apertura delle braccia di 220 centimetri. Il suo atletismo è debordante e in campo aperto è già una sentenza. Un giocatore con queste caratteristiche avrà sempre le sue occasioni, anche in NBA appena sarà possibile, poi il resto si vede. Secondo Mattia Tiezzi inoltre, in difesa è già un giocatore rispettabile: “Non solo le sue braccia infinite gli consentono di sporcare decine di palloni e di contestare tiri a piacimento tanto in area quanto sul perimetro, ma il suo timing per la stoppata è già elitario”.

Lui, fedele al suo personaggio, non sembra aver paura e forse è l’aspetto che più ha intrigato il Partizan. «Sono solo un ragazzo sicuro di sé. Questo è come ho vissuto la mia vita, avendo fiducia in me stesso. Voglio essere il migliore in tutto quello che faccio», ha detto durante Eurobasket. Ogni volta che è entrato in campo non si è tirato indietro, non è sembrato certo il più piccolo della comitiva, anche con il passare delle partite e della pressione. La prestazione contro la Serbia, la miglior squadra del torneo, sulla carta, rimane impressionante.

Rimane comunque la sensazione che il Partizan, e più in generale il basket europeo, stiano provando a sfruttare le attenzioni mediatiche intorno a Muurinen per trovare spazio all’interno dell’ingolfato feed degli highlights di basket, una guerra che la NBA sta stravincendo.

Non che ci sia niente di male, anzi. L’Eurolega è stata accusata di non saper vendere il suo prodotto, che comunque è quello del secondo miglior torneo di basket al mondo. La gestione economica e comunicativa è particolarmente arretrata e infatti la NBA sta pensando di approfittarne, portando un suo torneo anche da noi. Muurinen può essere una soluzione? Ho difficoltà a pensare che Obradovic possa lasciargli spazio oltre a quello che si meriterà, soprattutto in Eurolega. Ma "Slim Jesus" è già stato capace di sfruttare le occasioni avute e magari ci riuscirà anche questa volta, dopotutto è un po' questo il senso dei miracoli.

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