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Francesco Lisanti
L'ambizione comincia dal gioco
18 set 2017
18 set 2017
Torino e Sampdoria si sono affrontate senza rinunciare ognuna al proprio stile e all'aggressività che le accomuna.
(di)
Francesco Lisanti
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I problemi per il Toro arrivavano in fase di difesa posizionale. Il Torino ha particolarmente sofferto i tagli sul lato debole degli interni della Samp: qui Barreca se la prenderà con Niang, per loro fortuna la palla di Praet è lunga e Barreto non arriva al tiro per pochi centimetri.


 



 



 



 



 


Anche con il 4-4-2 piatto, la Sampdoria soffriva i cambi di gioco e l’inferiorità al centro, quando Ljajic si abbassava. Nel gol del pareggio, oltre al grandissimo tiro di Baselli, va notato il ritardo di Gastón Ramirez, che prima del cambio di campo del Torino stava seguendo Rincón dal lato opposto.


 





 



 



 



 



 


La grande applicazione del pressing del Torino è stata evidente fin dall’inizio: Ljajic stringe verso la palla chiudendo la linea di passaggio che porta a Torreira, mentre Barreca si alza sulla mezzala dal sul lato con Baselli vicinissimo pronto al raddoppio.


 





 



 


Gli xG dicono che le due squadre non hanno costruito molte occasioni chiarissime, ed evidenziano il secondo tempo di qualità molto inferiore da parte della Samp (0,9 xG nel primo tempo; 0,1 xG nel secondo). La squadra di Mihajlovic invece ha aumentato gli xG tra primo e secondo tempo, passando da 0,3 xG - perché i 2 gol sono frutto di prodezze individuali al di sopra delle aspettative - a 1,0 xG nel secondo - sprecati invece da imprecisioni individuali.


 

 

In merito alla partita di Niang, il tecnico è stato particolarmente duro: «Deve crescere e lo deve fare in fretta. Perché per trovare l’intesa con i compagni serve tempo, ma non serve tempo per lottare e mettere il fisico».

 



 



 



 



 



 



 



 



 

 

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