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L'altra Los Angeles
29 mar 2018
29 mar 2018
LA FC, la nuova franchigia di MLS, ha grandi ambizioni, un tifo autentico e una rivalità sincera con i Galaxy. E ha cominciato il campionato alla grande.
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Alla fine della stagione 2014 i Chivas hanno chiuso i battenti e



 




Ancora prima della prima partita ufficiale, lo scontro tra tifoserie si è già manifestato con una dinamica decisamente street. Un murales di Carlos Vela è stato vandalizzato. A primo acchito è sembrata una vendetta cittadina - in realtà una questione che affonda nei codici e nei valori della street art.


 



 





 



 



 



 



 



 



 



 



 



 



Tom Penn, un ex dirigente della NBA, è uno di tre co-proprietari di LAFC. Gli altri sono Peter Guber, imprenditore nell’area dell’entertainment che in California possiede già due altre franchigie sportive, gli LA Dodgers e i Golden State Warriors, e Henry Nguyen, capitalista di rischio di origini vietnamite, il primo ad aprire un McDondald’s a Ho Chi Minh.

 



 



 






 



 





 



 



 



 



 





 

Invece, a ottobre, a essere annunciato come primo acquisto della storia di LAFC è stato Carlos Vela. Un volano perfetto in termini di predisposizione al marketing. Ma anche «un giocatore che riafferma tutto quello che è il nostro club: i suoi valori, la connessione con la città, un calciatore che mette in chiaro com’è che vogliamo che sia il nostro calcio», nelle parole di Bradley. All’arrivo in aeroporto, Carlos è stato accolto dai tifosi che hanno intonato “Cielito Lindo”, una canzone popolare messicana.

 

 



 

 



 



 




Il primo gol non è un gol, ma un golaaaaaaaaaaazo.


 

Già nelle prime partite Vela ha dimostrato di essere di un livello decisamente superiore rispetto alla media, ma anche particolarmente ispirato a prescindere, e soprattutto calato appieno nel mood di stupire e divertire il suo pubblico: si aggira sul campo con l’autorevolezza e lo swag di uno Snoop Dogg con la maglia numero 10.

 



 

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