Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Emiliano Battazzi
La frenesia del Messico, la calma del Brasile
03 lug 2018
03 lug 2018
Osorio aveva preparato un Messico perfetto ma non è bastato ad avere la meglio su un Brasile incredibilmente solido.
(di)
Emiliano Battazzi
(foto)
Dark mode
(ON)



 



 





 



 


Croce e delizia: fondamentali i 6 dribbling riusciti di Lozano, ma solo 1 a ridosso dell’area avversaria; la partita di Carlos Vela forse è peggiorata quando è tornato sulla fascia destra, a piede invertito: non è riuscito a servire filtranti in verticale, e si è spesso appoggiato all’indietro.


 



 



 



 


Tutta l’inconcludenza dell’attacco messicano: funzionava bene fino alla trequarti, ma i tre davanti poi non riuscivano mai ad arrivare al tiro.


 



 



 





 



 


Il giocatore più difficile da contenere per il Messico: ricerca costante della superiorità numerica con il dribbling, vero punto di attacco sulla destra, valvola di sfogo dei sovraccarichi sulla sinistra.


 



 


Il Brasile non lascia proprio entrare in area: a sinistra, è impressionante il numero di palle recuperate in zona centrale appena fuori l’area. In generale, si nota il maggior interventismo di Thiago Silva sul centrodestra, mentre Miranda impone l’ordine nella sua zona semplicemente con il posizionamento.


 



 


Il Brasile non concede nulla.


 



 

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura