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Daniele V. Morrone
Come è andata la Juventus col 3-4-3 contro il Barcellona
23 nov 2017
23 nov 2017
Allegri e Valverde hanno approfittato della situazione di classifica per fare esperimenti tattici in chiave futura.
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Daniele V. Morrone
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La produzione offensiva di entrambe le squadre è stata bassissima. Questa mappa è da conservare e mostrare a chi dice che la partita perfetta termina 0-0.


 

La Juventus con il 3-4-3

Allegri ha studiato bene il Barcellona, impostando una strategia che gli permettesse di attaccare il difetto strutturale della squadra di Valverde, che è quello comune a quasi tutti i sistemi che prevedono il rombo a centrocampo, e cioè la difesa dell’ampiezza. Forse, però, ha concentrato troppo la strategia offensiva della Juventus su quest’aspetto. Con la palla la Juventus si ordinava in un chiaro 3-4-3: con Alex Sandro (che si alzava dalla linea difensiva) e Cuadrado a coprire da soli le due fasce. La Juventus cercava spesso il lato debole, con un cambio di gioco possibilmente da destra a sinistra, e idealmente nei primi passaggi dell’azione, così da colpire il terzino destro del Barcellona, Semedo, alle spalle o comunque non ancora posizionato per la fase difensiva. E prima che tornasse anche Deulofeu, a cui Valverde chiede di completare una linea a quattro a centrocampo in fase difensiva, sistemandosi con l’ormai classico 4-4-1-1.

 

La tattica utilizzata dalla Juventus consisteva nel far ricevere Dybala nello spazio di mezzo di destra, appena recuperata la palla, e da lì utilizzare il suo fantastico sinistro per cambiare gioco. Sono stati 5 i cambi di gioco da Dybala a Alex Sandro e 5 da Dybala a Douglas Costa. L’unico giocatore della Juventus servito di più è stato Cuadrado, che si trovava nelle sue immediate vicinanze sulla destra.

 



Dybala cambia gioco sul lato debole verso Douglas Costa e subito si muove in verticale. Douglas Costa riceve con Alex Sandro in corsa per sovrapporsi. Questo costringe il Barcellona a scivolare isolando Semedo e Deulofeu sugli esterni.





 



 



 





 



 


Iniesta ha il pallone e la Juventus si dispone per la difesa posizionale facendo scivolare Alex Sandro in linea con i centrali e arretrando Cuadrado e Douglas Costa.


 



 



 






Mentre Iniesta guida l'attacco i due attaccanti partono dall’esterno ad accentrarsi e raggiungere Paulinho già da tempo avanzato in area. Digne sale sull’esterno per dare una linea di passaggio ad Iniesta, mentre Rakitic con calma avanza al limite dell’area per un’eventuale seconda palla.

 




 



 





 



 



 



 

 

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