Conosci la tua squadra d’Europa League: Nizza
Nessuno di voi immagino ricordi l’ultimo titolo vinto dal Nizza del campionato francese. Magari non eravate nemmeno nati. Era il 1959, il Nizza giocava sempre con la maglia a strisce rosse e nere e aveva appena vinto il quarto titolo di campione di Francia. La squadra era messa in campo con uno spregiudicato 4-3-3.
In attacco Victor Nurenberg detto “Vic”, uno dei più grandi giocatori della storia del Lussemburgo, di certo una leggenda del Nizza. Coi nizzardi vince 4 titoli nazionali e una Coppa di Francia. L’anno dopo si permette persino di segnare una tripletta al Real Madrid in Coppa dei Campioni. Chiude la carriera allo Spora Luxembourg, club dalla curiosa assonanza con la più nota Rosa Luxembourg. Dopo il ritiro si è messo a lavorare al Casino di Nizza (che è come immagino la vita a Nizza: o giochi a calcio o lavori al Casino). Poi, stufo di avere ludopatici attorno, si è aperto un bar, Lestaminet chez Vic. Decisamente più tranquillo. Due anni fa il Nizza gli ha reso omaggio con una cerimonia pre-partita.
Accanto a lui Alberto Muro, naso a tramezzino, baffi grandi come uno scopettone. Argentino con una lunga e nobile carriera in Francia.
Accanto a lui Jacques Foix. Bell’uomo, atleta totale, si diceva facesse i cento metri in undici secondi (un secondo e mezzo più di Usain Bolt). Forte nella canoa, nella pelota basca, persona di sani principi. Di lui si diceva: «Ci sono diversi giocatori nel calcio francese con le sue qualità, ma non ci sono molti uomini con le sue qualità». È stato tra i fondatori del sindacato dei calciatori francesi.
Dietro di loro l’estro, il talento, di Jean Pierre Alba, franco-marocchino.
La difesa si regge su André Chorda, che poi tornerà al Nizza nel momento di massima difficoltà, quando la squadra sarà retrocessa in seconda divisione. Vincerà la seconda divisione, e poi tornerà a vincere un trofeo col Nizza nel 1970, una bella Supercoppa di Francia.
A difendere la porta Georges Lamia, nato in Algeria, vicino a un piccolo porto al confine con la Tunisia. L’anno dopo, nel 1960, gioca gli Europei con la Francia e subisce 3 gol in 3 minuti contro l’Unione Sovietica. L’Equipe commenta: «Tre gol indegni della società civile. Lamia raggelato, disorientato, stupido, sopraffatto».
E questo è tutto riguardo il glorioso Nizza che vinse il campionato francese nel 1959.
Negli anni ’70 la squadra è stata soprannominata “il club dei milionari”, poi è fallita. Poi è rinata. Dopo anni di seconda divisione e patimenti, è stata una complessa e strampalata proprietà italiana a far rinascere la squadra: una società formata, fra gli altri, dal procuratore Federico Pastorello e dall’ex presidente della Roma Franco Sensi. Nel 2019 il club è passato al gruppo britannico Ineos.