Negli ultimi anni una paura sempre più forte e irrazionale condiziona la mia visione delle partite di calcio, quella che lo spazio, a un certo punto, finisca. Atleti sempre più grossi e veloci e organizzazioni tattiche sempre più puntigliose mi sembrano rendere lo spazio giocabile sempre più striminzito. Ho paura che le partite diventino una lunga serie di rimpalli a centrocampo fra calciatori così grossi da fare rumore quando si scontrano tra loro. Del resto il tema di un calcio che diventa sempre più fisico e meno tecnico esiste da trent’anni, è uno dei luoghi comuni più duri a morire. Ma come tutti i luoghi comuni ha un fondo di verità, e anche se non ce l’avesse ha già creato in me il timore che i calciatori tecnici e creativi scompariranno, prima o poi.
Non è così, non lo sarà mai: fin quando esisterà il calcio ci saranno giocatori in grado di vedere passaggi che gli altri non vedono e di superare avversari in dribbling con inganni che sfuggono all’occhio umano. Ciò non toglie che oggi i giocatori creativi abbiano attorno una aura mistica da giocatori in estinzione, in attesa di essere sostituiti da modelli nuovi e più efficienti. Ho deciso di raccogliere in classifica – compilata seguendo le statistiche – i calciatori più creativi del 2020; che quindi sono quelli che hanno creato più occasioni, servito più assist e passaggi chiave. Un articolo che vuole essere un inno al dono, cioè la cessione deliberata di un bene senza che ci si aspetti nulla in cambio. Un pezzo che è anche un modo per fare un punto sullo stato dell’evoluzione della creatività umana su un campo da calcio.
Per compilare la classifica ho scelto un criterio freddo e oggettivo: la somma di assist e passaggi chiave nei cinque maggiori campionati. Un criterio che ha penalizzato chi gioca in Ligue 1, sospesa a marzo 2020, e che ha giocato meno partite. Un criterio che in sostanza ha escluso Neymar da questa lista. Ci sono calciatori che potreste aspettarvi, altri meno.