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Guida alla fase finale della Champions League 2018
13 feb 2018
13 feb 2018
15 domande per arrivare preparatissimi alla fase a eliminazione diretta, al via oggi.
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Detto che il ballottaggio per sostituire il francese sembra essere quello tra Sturaro e Bentancur, secondo me sarebbe interessante vedere Asamoah da mezzala. Il ghanese è un giocatore dinamico, che non dispone dell’intelligenza tattica di Matuidi ma che potrebbe fornire una gamma di soluzioni interessanti, soprattutto se il tecnico bianconero volesse proporre una squadra fluida, capace di mutare nello schieramento a seconda della fase di gioco, come già accaduto in passato in Champions league.

 

Asamoah potrebbe giocare da mezzala in fase di possesso, ma consentirebbe alla Juventus di schierarsi con il 4-4-2 durante il pressing, con Mandzukic utilizzato più avanti pronto ad aggredire i centrali avversari. Nella propria metà-campo, se fosse necessario, potrebbe invece allinearsi con i centrali difensivi e formare la difesa a cinque con cui i bianconeri spesso difendono in queste occasioni: compito in cui si farebbe preferire a Sturaro, se non altro per una maggiore abitudine a giocare da terzino e a gestire gli uno-contro-uno difensivi.

 



 





 



 



 





 





 



 



Il punto di non ritorno per il Madrid di Zidane è arrivato con la sconfitta contro il Villarreal del 13 gennaio. Da lì in poi, il francese ha ammesso a sé stesso di non poter più insistere nella sua idea di calcio se voleva tirare fuori dalle sabbie mobili la stagione ormai completamente focalizzata sulla Champions League. Per recuperare prima di tutto la fiducia Zidane ha costruito un processo di ritorno alle origini del suo progetto, eliminando i picchi del rombo a centrocampo e tornando quindi al 4-3-3 classico con la BBC davanti. Non potendo più reggere quindi quel disordine controllato della scorsa stagione il Madrid ora punta a decidere come e dove giocare il pallone.

 



 



 



 



 





 



 



 



 



 



 



 





 



 



 



 





 





 



 



 



 



Montella ha già dimostrato di voler spingere il Siviglia a un gioco più diretto, puntando molto sulle capacità di Muriel e Correa di attaccare in campo aperto.

 



 



 





 





 



 



 





 



 



 



 

Di Francesco dovrà organizzare alla perfezione il suo pressing e magari provare a creare i presupposti per il gol proprio sfruttando quegli errori che lo Shakhtar è solito commettere, visto che sarà molto complicato scassinare il blocco degli ucraini schierato in difesa posizionale. Proprio le difficoltà a generare occasioni contro squadre organizzate è stato uno dei principali problemi strutturali di questa stagione giallorossa.

 



 



Il Beşiktaş gioca molto bene con il pallone, pratica un calcio piacevole che cerca di disordinare l’avversario con il possesso, lasciando libertà quasi totale a Talisca di ricevere sulla trequarti, mentre le due ali (di solito Quaresma e Lens) si piazzano nei mezzi spazi e i terzini attaccano la profondità in ampiezza. Il triangolo di centrocampo è molto fluido e riesce a creare linee di passaggio in continuazione per risalire il campo, grazie ai movimenti continui dei suoi interpreti, mentre in avanti la squadra turca può vantare una dotazione vintage di prime punte, che hanno però un buon istinto realizzativo (Negredo, Vagner Love).

 

Per arrivarci il Beşiktaş dovrà innanzitutto puntare s

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