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Un esempio piuttosto classico di anticipo bremeriano. Notate una cosa però: Vlahovic si sporge e cerca il contatto per tenerlo dietro, Bremer si sfila di lato e mette la gamba nello spazio che Vlahovic stesso ha creato tra sé e il pallone. È tecnica anche questa.
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Due esempi di come Bremer ricorra alla propria capacità di leggere il gioco, oltre che all’atletismo. Nel primo caso vede l’inserimento di McKennie e per un attimo resta in equilibrio tra difendere l’americano e Vlahovic, quando McKennie fa un tocco in più per andare verso l’area accorcia immediatamente e gli mura il cross. Nel secondo caso, con Morata a palla scoperta Bremer deve difendere il taglio alle sue spalle di Kean, ma anziché cercare il contatto e il duello in velocità taglia la linea di passaggio deviando la propria corsa e anticipando.
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Nel primo caso Bremer segue Osimhen con la consapevolezza che anche se è più veloce deve tagliargli davanti per andare verso la porta; nel secondo lo sposta al momento del controllo .
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Qui Bremer capisce, non si sa bene come, che Cuadrado sta per passarla a Morata e accorcia in un battito d’occhi la distanza che li separa, arrivando per primo sulla palla; poi vede che, nello slancio, può arrivare prima di Arthur e prosegue la corsa, riuscendo in effetti ad anticipare anche lui.