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Dario Saltari
I giocatori più creativi del 2022
28 dic 2022
28 dic 2022
Tra i cinque principali campionati europei.
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Dario Saltari
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Fabrizio Corradetti / IPA
(foto) Fabrizio Corradetti / IPA
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Che cos’è la creatività su un campo di calcio? Come si misura? La discussione potrebbe andare avanti per ore, ognuno con il suo punto di vista. Durante questi ultimi Mondiali il dibattito è stato ravvivato dalle prestazioni sovrannaturali di Leo Messi, e da quelle che sono le sue due giocate migliori, o almeno quelle che credo ricorderemo tra anni: l’assist per Molina contro l’Olanda, e quello per Julian Alvarez contro la Croazia. Per la statistica sono la stessa cosa, un assist per l’appunto, ma nascono da presupposti molto diversi, quasi opposti (e pensate che grandezza Messi, che li include entrambi): da una parte la visione pura, resa materia su un campo da calcio da un lancio o da un passaggio filtrante in grado di teletrasportare un compagno direttamente davanti al portiere, come l’accelerazione fiammante della De Lorean che apre uno squarcio nel tempo; dall’altra l’energia manipolatrice del dribbling, la capacità di utilizzare il pallone come espediente magico per far tremare la terra e disorganizzare le difese, rendendo impossibili le marcature in area e possibili i più semplici degli assist.

Che cos’è quindi la creatività su un campo di calcio? Il passaggio che passa tra le gambe di Aké e taglia a metà la difesa olandese o i dribbling in conduzione nei confronti di Gvardiol, portato a spasso come un cane al parco mentre il resto della difesa croata non riesce a tenere l’attenzione su Alvarez?

Ognuno risponderà a queste domande a suo modo, includendo anche tutte le sfumature che ci sono in mezzo. Personalmente, forse perché sono cresciuto nel mito di Francesco Totti, non posso che propendere per la prima strada: la creatività come pura visione di gioco. Ho adattato gli strumenti statistici utilizzati per individuare i dieci giocatori di questa lista di conseguenza, grazie all’aiuto di StatsBomb. Ho utilizzato gli Expected Assist (xA), cioè la somma degli Expected Goals creati con un passaggio chiave durante tutto l'anno solare, ma ho tolto quelli nati da calcio piazzato, perché su palla ferma la creatività e la sensibilità tecnica tendono quasi a coincidere. Per fare un assist su calcio d’angolo pesa più la capacità di saper calciare bene un pallone e quella della squadra di mettere in pratica schemi efficaci che non la creatività vera e propria. Dalla lista dei migliori giocatori nei cinque campionati europei del 2022 per Expected Assist in open play, poi, ho tolto quelli che non avessero totalizzato almeno 10 filtranti. È una cifra arbitraria, me ne rendo conto, ma mi ha permesso di trovare i creatori di gioco puri, almeno dal mio altrettanto arbitrario punto di vista. Questo ha escluso i grandi dribblatori (quelli a cui mi riferivo parlando dell’assist di Messi ad Alvarez contro la Croazia) e i giocatori che ricavano buona parte dei propri assist dal cross, che è un sottoprodotto della creatività calcistica solo un gradino sopra il calcio d’angolo e gli altri calci piazzati. Nella prima categoria rientrano le esclusioni più eccellenti: Mbappé (il giocatore che ha totalizzato più xA in open play in tutto il 2022, 11.84), Vinicius Junior (8.95 xA) e Leao (8.06 xA). Nella seconda quella che sarebbe stata una chiamata a sorpresa, e cioè Moussa Diaby del Bayer Leverkusen (7.41 xA, 64 passaggi chiave, 9 assist in open play).

Qualche ultima precisazione sulla classifica. Tutti i dati citati, anche quelli dei passaggi chiave e degli assist, sono da considerare in open play (quindi non sono contati i passaggi chiave e gli assist realizzati su calcio piazzato) e si riferiscono solo ai campionati nazionali. Sono escluse quindi la Champions League, le altre coppe europee, le coppe nazionali, le competizioni per Nazionali. L’ordine, dal decimo al primo, è stato fatto in maniera arbitraria, cercando di dare più peso al dato sugli Expected Assist, che misura la qualità dell’assist molto più dell’assist stesso (su cui pesa invece l’abilità del finalizzatore di mettere il pallone in rete); a quello sui passaggi chiave; e a quello sui filtranti.

Fatte queste dovute premesse, e tenendo a mente che qualsiasi classifica è discutibile, cominciamo.

10. Sergej Milinkovic-Savic: 5.98 xA, 42 passaggi chiave, 12 assist, 10 filtranti

Complice l’evoluzione della Lazio con Sarri e il contemporaneo tramonto di Luis Alberto, Sergej Milinkovic-Savic nelle ultime due stagioni si è allontanato dal prototipo di centrocampista freak ingiocabile sulle palle alte e si è avvicinato a quello del numero 10 vero e proprio. Non che abbia abbandonato del tutto le sue vecchie caratteristiche (come potrebbe d’altra parte?), ma oggi Milinkovic-Savic è del tutto un regista offensivo, un giocatore che ama giocare con la suola e poi trovare un compagno dietro la linea difensiva avversaria. Con una raffinatezza meno muscolare e più di tocco. Quest’anno è il giocatore con più assist in open play in Serie A, ed è tra i primi dieci per xA, sempre escludendo quelli da piazzato. Alla luce del brutto Mondiale della Serbia oggi forse è difficile ricordarselo, ma solo in questa stagione Milinkovic-Savic ha già ben due assist di tacco, il più bello per me questo contro la Sampdoria con cui mette Immobile in porta senza che la difesa avversaria nemmeno se ne accorga.

9. Thomas Müller: 6.98 xA, 41 passaggi chiave, 8 assist, 11 filtranti

Così come il diavolo si nasconde nei dettagli, allo stesso modo Thomas Müller continua a ricomparire in questa classifica anno dopo anno senza che nessuno sappia davvero perché (l’associazione tra Müller e il diavolo ovviamente non è casuale). Quasi impossibile trovare un bell’assist di Muller, uno di quelli cioè che associamo al genio creativo dei grandi numeri dieci. Il centrocampista tedesco non è di certo il primo che ci viene in mente se parliamo di visione di gioco, o di sensibilità tecnica, eppure anche nel Bayern Monaco bulimico di Nagelsmann quasi tutte le azioni passano per i suoi piedi. Il centrocampista tedesco sembra in grado di animare la palla, farla impazzire, mettendola sui piedi dei compagni anche toccandola nel modo più improbabile. In uno dei suoi ultimi assist, in Champions League contro il Viktoria Plzen, mastica il pallone facendolo rimbalzare davanti all’area avversaria. È una traiettoria lenta, quasi ipnotica, che infatti viene mancata in maniera inspiegabile da Sané. Alle sue spalle, però, quasi per un sortilegio, arriva Goretzka, che senza alcuna pietà mette la palla in porta con un tiro a spiazzare il portiere. È possibile davvero servire un assist così? Sì, se sei Thomas Muller.

8. Benjamin Bourigeaud: 8.04 xA, 60 passaggi chiave, 11 assist, 10 filtranti

Benjamin Bourigeaud è il contrario dell’appariscenza eppure i suoi numeri sono impressionanti. Per xA in open play il suo 2022 è paragonabile a quello di Lionel Messi, senza però la fortuna di giocare in una squadra dominante come il PSG. Bourigeaud anche senza un talento eccezionale è riuscito a diventare uno dei giocatori migliori della Ligue 1 studiando a memoria il manuale del trequartista modello. Un giocatore che fa bene quasi tutto, rimanendo però una gemma nascosta del campionato francese, persino a Deschamps che ha deciso di ignorare il suo gran momento di forma. «È un ragazzo molto intelligente che si prende cura dei suoi compagni di squadra. Fa un sacco di corse senza palla di cui non ti accorgi nemmeno, e che però creano spazi per i suoi compagni di squadra, questo è ciò che mi piace di più di lui. Diversi giocatori stanno beneficiando dei suoi sforzi», ha dichiarato il suo allenatore, Bruno Genesio, alla fine della scorsa stagione in cui è andato in doppia cifra sia di assist che di gol. Quest’anno Bourigeaud è partito un po’ più piano, ma questo non gli ha impedito di fare assist come questo contro il Lione, di una visione limpida come il mare che sognano a Rennes nelle gelide notti di inverno.

7. Bruno Fernandes: 6.66 xA, 64 passaggi chiave, 3 assist, 16 filtranti

Lo scarto tra il numero dei passaggi chiave e quello degli assist dice quasi tutto del terribile 2022 di Bruno Fernandes, condannato a giocare benissimo in squadre disfunzionali e occupate dall’ego di Cristiano Ronaldo. La seconda metà di quest’anno per lo meno gli ha tolto questo ultimo problema, sia in Nazionale che al Manchester United, e questo non può che essere di buon auspicio per il trequartista portoghese in vista del 2023. Bruno Fernandes si è messo alle spalle un anno di Premier League in cui ha mandato al tiro un compagno per 61 volte, e per 61 volte quel compagno non è riuscito a segnare. Magari non sarà stata sempre colpa dell’inettitudine dei suoi attaccanti, ma al posto suo non avreste fatto una follia? Prima di rispondere vi consiglio di guardare come va a finire il passaggio chiave qui sotto.

6. Alassane Pléa: 7.11 xA, 51 passaggi chiave, 11 assist, 19 filtranti

La carriera di Alassane Pléa continua a seguire strade imponderabili. Emerso nello spettacolare Nizza di Lucien Favre, in cui nella stagione 2017/18 riuscì a realizzare 21 gol e 7 assist, l’attaccante francese è rimasto in un guado di aspettative dopo lo strano passaggio al Borussia Monchengladbach, dove, pur segnando molto, non è mai riuscito a replicare quei livelli. Nel 2022, raggiunta la non più tenerissima età di 28 anni, Pléa ha dismesso i panni della prima punta e ha inaspettatamente iniziato a seguire una vena creativa che era difficile da intuire fino a poco tempo fa. Soprattutto calcolando le proporzioni che ha raggiunto: in questa stagione di Bundesliga Pléa è primo per assist e terzo per passaggi chiave in open play per 90 minuti. Il nuovo allenatore del Monchengladbach, Daniel Farke, dall’inizio di questa stagione ha avuto l’intelligenza di assecondare questo suo mutamento ricollocandolo a sinistra, in un ruolo in cui è a piede invertito e può facilmente entrare dentro al campo per creare. Veder giocare Pléa oggi è strano ma affascinante: un trequartista piuttosto lento, massiccio come un attaccante delle categorie inferiori, che però sa mettere un compagno in porta servendogli il pallone in profondità con l’esterno.

E l’assist per l’1-0 in questa stessa partita è almeno altrettanto notevole.

5. Ousmane Dembélé: 9.53 xA, 69 passaggi chiave, 16 assist, 10 filtranti

Difficile ricordarselo oggi che viene dall’umiliante sostituzione durante la finale dei Mondiali, in cui è sembrato il giocatore insapore dei suoi primi anni a Barcellona, ma con Xavi sulla panchina blaugrana Dembélé sembra tornato agli antichi splendori di Dortmund. L’allenatore catalano sembra essere riuscito finalmente a mettere a frutto il suo ambidestrismo naturale, spingendolo a rientrare dentro al campo da sinistra per premiare i tagli degli attaccanti alle spalle delle difese avversarie oltre a correre avanti e indietro sul binario per cercare un cross in area. Dembélé lo fa ancora con un po’ di ruggine, sembra un uomo alle prime armi con il bricolage, ma insomma i numeri parlano chiaro. Se questi sono i primi passi, il futuro che lo attende è molto più radioso del presente che vediamo oggi.

Qui è aiutato dalla grande coordinazione di Ferran Torres, ma insomma, non si vedono assist così belli tutti i giorni.

4. Neymar: 9.21 xA, 65 passaggi chiave, 10 assist, 19 filtranti

Si possono pensare le cose più diverse sul PSG e sul suo dominio spaventoso sulla Ligue 1 (al momento ha cinque punti di vantaggio sul Lens secondo), ma è indubbio che ci abbia permesso di vedere Neymar divertirsi senza preoccupazioni, e quindi al massimo delle sue potenzialità creative. E non ci sono molte cose più divertenti su un campo da calcio che vedere Neymar divertirsi. La tavolozza dei colori attraverso cui il numero 10 brasiliano può dipingere un assist è praticamente infinita, e oggi che il suo fisico non gli permette più di passare come il vento tra le maglie avversarie è diventato ancora più spettacolare vedere cosa riesce a inventarsi con il solo aiuto del pallone e della sua immaginazione. Insomma quante volte avete visto un calciatore mettere un compagno davanti al portiere con una veronica?

3. Kevin De Bruyne: 9.04 xA, 67 passaggi chiave, 11 assist, 19 filtranti

Se Neymar è l'arte, Kevin De Bruyne è il design. Il modo in cui il trequartista belga riesce a replicare gesti e invenzioni difficili persino da immaginare su scala industriale ha qualcosa di disumano e nauseante. È stata l’efficienza spietata del City a plasmare il suo talento in questo modo, o al contrario è stata la sua presenza a rendere la squadra di Guardiola il mostro meccanico che conosciamo oggi? Mi stupisce che nessuno abbia mai pensato a una compilation di assist di De Bruyne con una delle canzoni più nichiliste dei Nine Inch Nails di sottofondo (per esempio Closer starebbe benissimo sotto il video di highlights dell’ultima partita di Carabao Cup contro il Liverpool in cui ne ha realizzati due appena tornato dal Mondiale). Qui vi lascio invece il De Bruyne più umano, uno dei suoi pochi assist che non sembra pensato da un’intelligenza artificiale.

2. Harry Kane: 8.29 xA, 57 passaggi chiave, 9 assist, 28 filtranti

Harry Kane è forse la presenza più sorprendente di questa lista, almeno per il giocatore che conoscevamo fino a qualche anno fa. L’attaccante che si abbatteva sulle difese avversarie come una palla demolitrice e buttava giù le porte tirando sotto la traversa. Oggi, complici gli infortuni e l’età, Harry Kane è un giocatore più riflessivo, che ama venire sulla trequarti a giocare con i compagni, a cui piace dialogare. Una conferma della teoria che sono i limiti a stimolare la creatività. Veder giocare Harry Kane oggi ha qualcosa di commovente, fa pensare allo scorrere del tempo, a quanto si può arrivare ad amare questo sport pur di rimettersi in gioco in questo modo. Il suo Mondiale è finito nel peggiore dei modi, con un rigore sbagliato che ha eliminato l’Inghilterra, e oggi sarebbe inutile ricordare i tre assist realizzati nelle partite precedenti. Meglio lasciarci con questo assist geniale realizzato la scorsa stagione contro l’Aston Villa, un colpo di testa spalle alla porta per il fidato scudiero Son che per quanto può sembrare assurdo assomiglia a un colpo di tacco.

1. Lionel Messi: 8.14 xA, 61 passaggi chiave, 18 assist, 48 filtranti

Cosa aggiungere ancora alla grandezza di Messi? Dopo l’assist a Molina contro l’Olanda, e quello a Julian Alvarez contro la Croazia, dopo un Mondiale leggendario composto da giocate grandi e piccole che credo faremo fatica a dimenticare. Forse avremmo dovuto capire che sarebbe andata a finire così da come è iniziata questa stagione di Messi. E cioè con un 1-7 in casa del Lille in cui ha permesso a Mbappé di aprire le marcature con uno degli assist più veloci della storia del calcio. Quel tipo di lancio che avremo visto fare a Messi decine di volte, e con cui un calciatore qualsiasi potrebbe vivere di rendita per una carriera intera.

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