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Marco D'Ottavi
Giocare con Maradona
25 nov 2021
25 nov 2021
11 momenti fuori dal campo in cui Maradona ci ha ricordato cosa sapeva fare con la palla.
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Marco D'Ottavi
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Non so come sia iniziato, non si sa mai con l’algoritmo. Un giorno mi si è piazzato davanti il video Maradona plays football match in Spa e io non potevo non cliccare. Poi, è stato un continuo. Non che sia un problema: da sempre, ma un po’ di più da quando è morto - un anno fa oggi - mi capita di vedere video di Maradona. I gol, i dribbling, le partite, ma anche lui che canta con Manu Chao una canzone a lui dedicata: anche per una persona che non sa nulla di calcio, mi sembra, siano immagini soddisfacenti, talmente nel suo gioco erano presenti elementi più attinenti all’arte che alla disciplina. Il rapporto tra Maradona e il pallone era così slegato dal gioco da averci regalato momenti vicini alla trascendenza anche fuori dalle partite. Bastava una telecamera puntata su di lui e qualcosa doveva succedere. C’è il riscaldamento prima della partita con il Bayern Monaco, quello sulle note di Life is live degli Opus, forse i singoli 4 minuti che più mi fanno accapponare la pelle se parliamo di calcio. Ci sono anche altri video incredibili di lui che si allena: ce n’è uno, ai tempi di Napoli, in cui il campo è un’unica distesa di fango ma lui fa comunque un paio di tocchi da mettersi le mani nei capelli; un altro in cui prende 5 pali di seguito, che deve essere finto come quello delle traverse di Ronaldinho (ma non lo è). Forse il più incredibile, rimanendo in questa zona grigia tra allenamento e arte, è questo che ho trovato su Twitter in cui non sembra neanche stia usando un pallone, ma piuttosto qualcosa di meno legato alla forza di gravità. https://twitter.com/ViejoVencedor/status/1448050450784157698 Come ha scritto Emanuele Atturo in questo lungo ricordo che gli avevamo dedicato un anno fa, al momento della morte, «Al calcio per esprimersi nella sua forma più essenziale basta un essere umano e una palla. Nessuno ha reso questa idea banale una verità profonda come Diego Armando Maradona. Nessuno ci ha mostrato quanto possa essere denso e sensuale il rapporto tra una persona e un pallone». I video di cui stavo parlando, quelli che hanno iniziato a invadere la mia home, non proprio invadere ma avete capito, sono una nicchia dell’esperienza Maradona e un pallone. Se il campo e l’allenamento ci mostrano il Maradona che amiamo - quello che ha segnato il gol del secolo, ma anche fatto la miglior versione del Panenka che vedrete in vita vostra a Soccavo - è esistita anche una versione di Maradona più fine a se stessa. È la versione del Pibe de oro scarnificata di tutto quella parte che era la competizione, l’aspetto guerresco del calcio di alto livello, un aspetto in cui è stato grande tanto quanto nella tecnica - l’unico ad aver vendicato una guerra con due gol. Ecco, insomma, Maradona che gioca a pallone senza giocare davvero a pallone per ricordarne ancora la grandezza.

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