Negli ultimi dieci anni magari vi siete sposati, avete messo al mondo dei figli, trovato il lavoro dei vostri sogni, comprato una camicia che-vi-sta-da-dio, ma niente vi avrà dato una soddisfazione più grande di aver fatto un grande affare al Fantacalcio.
Storicamente (e per storia intendo la mia) è molto più facile svaccare l’asta in maniera memorabile, svenarsi per l’attaccante bollito o il centrocampista offensivo che si romperà inevitabilmente alla seconda partita, piuttosto che indovinare il giocatore giusto, al momento giusto, per il prezzo giusto. Provarci però è tutto, il friccicore che accompagna il giorno dell’asta, uno dei giorni più sacri dell’anno. Quasi ogni nome è un nome buono, un nome che nelle successive 36 giornate (o 38, 37, 34 insomma dipende da quanto è difficile organizzare la vostra lega) potrà esprimersi come un campione del Fantacalcio e guidarvi verso l’ambito scudo del Fantacalcio (che sia un premio in denaro o solo morale poco importa).
Per 4-5 ore in mezzo ai nostri avversari aspettiamo, scrutiamo, indaghiamo, preghiamo, convinti di poter fare l’affare del decennio, dove per “affare” si intende il rapporto tra crediti spesi e la fantamedia che otterremo in cambio. E dato che questo, di decennio, è appena finito, mi sembra l’occasione ideale per tirare le somme e celebrare questi rari e spettacolari guizzi di mercato. Insomma, quali sono stati i migliori affari al fantacalcio negli ultimi dieci anni?
Ovviamente non potendo scrutinare asta per asta, ho portato il discorso su un livello empirico: se i vostri amici vi hanno lasciato il Di Natale 2011-12 a due spicci, beh è più colpa loro che merito vostro. Per scegliere i migliori affari – uno per stagione – ho considerato quattro fattori che sempre influiscono durante un’asta, o almeno dovrebbero:
- Hype/delusione rispetto alle prestazioni della stagione precedente, ovvero quanto poteva essere lecito spendere in base ai numeri dei 12 mesi precedenti;
- carriera;
- compagni di squadra e allenatore;
- partite, ufficiali e non, disputate nei giorni che precedono l’asta.
Inoltre – per amore del pluralismo – ho provato a guardare oltre gli attaccanti, per premiare il talento più che la matematica.
P.s.: abbiamo anche scelto il peggior affare di ogni stagione, perché alla fine vogliamo bene anche a loro.