esi di preparazione, anni di allenamenti e sacrifici che possono svanire o venire danneggiate in pochi secondi.
C’è qualcosa di mistico, o diabolico, nel modo in cui il talento si sublima nelle prestazioni di pugili e fighter, nel modo in cui la violenza diventa una forma d'arte e uno dei due combattenti si fa opera, o comunque presta il proprio corpo (o lo prestano entrambi, a turno) affinché l’arte del loro avversario possa esprimersi, come quei corpi donati alla scienza che diventano scheletri nelle classi di medicina. Se ho capito bene, da questo nasce il rispetto che due combattenti provano l’uno per l’altro, dalla consapevolezza che entrambi stanno accettando un rischio per qualcosa di più grande, che non riguarda solo il loro record, la loro carriera, il loro successo.