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Marco D'Ottavi
Cosa serve all'Inter nel calciomercato di gennaio
04 gen 2024
04 gen 2024
Come migliorare la rosa di Inzaghi?
(di)
Marco D'Ottavi
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IMAGO / GlobalImagens
(foto) IMAGO / GlobalImagens
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Sono settimane che si parla del valore della rosa dell’Inter in relazione a quello della Juventus. Le due squadre, sembra, si giocheranno lo Scudetto nel girone di ritorno e gennaio è il mese in cui chi ambisce alla vittoria finale può provare ad aggiustare quello che non va. Ma come migliorare l’Inter? La rosa dei nerazzurri è stata ottimamente costruita in estate e, anche grazie al lavoro di allenatore e staff, oggi quasi ogni pezzo si incastra alla perfezione nel piano generale. Tolti Sensi e Agoume (impiegati per appena pochi minuti), Inzaghi ha schierato fin qui 22 giocatori nel suo 3-5-2, costruendo praticamente due squadre ben definite, una di titolari e una di riserve (ovviamente mischiandole in campo a seconda degli impegni). Ogni ruolo ha almeno due giocatori che possono occuparlo e quindi è difficile parlare di “buchi” nella rosa da riempire, quelli che di solito spingono le società ad agire in inverno. Anzi, l’unico buco - quello lasciato dall’infortunio di Cuadrado, che dovrebbe stare fuori circa quattro mesi - è già stato riempito dall’acquisto di Tajon Buchanan dal Bruges per sette milioni più bonus. Canadese, 24 anni, delle sue caratteristiche e di cosa porta all’Inter vi abbiamo parlato più approfonditamente in questo articolo. Se la rosa è giusta nel numero e nelle caratteristiche degli interpreti, lo è però nel valore assoluto? È questa la riflessione che deve fare la dirigenza dell’Inter, valutare se e quanto - anche in relazione alle possibilità che offre questo mese scarso di trattative - si può migliorare la qualità della rosa. Se infatti è difficile, quasi impossibile direi, alzare il livello dei titolari senza spendere molti soldi (cosa che non accadrà a gennaio), non sembra esserlo invece per quello che è l’undici delle riserve. In difesaIn difesa, che a inizio stagione era considerato il reparto più fragile, l’allarme sembra essere rientrato. De Vrji ha dato garanzie di essere una valida alternativa ai titolari e anche Bisseck, che nelle prime uscite era sembrato molto indietro rispetto ai compagni, sembra aver convinto Inzaghi ed è partito titolare nelle ultime 4 partite. Gli infortuni però hanno condizionato un po’ il reparto - è stato impiegato anche Carlos Augusto tra i tre dietro - ed è lecito chiedersi se l’allenatore si fiderà di Bisseck anche in eventuali partite “che contano” in caso di bisogno. Chi potrebbe allora migliorare da subito la difesa dell’Inter? Il nome che più circola è quello di Djaló del Lille. Si dice infatti che l’Inter abbia già un accordo con il calciatore per portarlo a Milano in estate a parametro zero e che quindi potrebbe bastare relativamente poco per convincere il club francese a liberarlo già a gennaio. Djaló è un difensore centrale forte fisicamente, che si esalta nei duelli corpo a corpo (anche aerei, visti i suoi oltre 190 centimetri). È molto tecnico, pulito negli interventi ed elegante con il pallone tra i piedi. Il problema è che è fermo da marzo, prima a causa della rottura del legamento crociato, poi per la scelta del Lille di lasciarlo in tribuna per il mancato rinnovo. Prendere un calciatore fermo da 10 mesi a gennaio è un grande rischio perché evidentemente la condizione fisica non sarà ideale, ma se recupera rapidamente Inzaghi avrebbe praticamente un titolare in più.

In alternativa, sempre rimanendo a difensori che possono essere presi a poco o solo pagando l’ingaggio, a Roma la posizione di Smalling è piuttosto ambigua. Non è chiaro se sia ancora infortunato o se la sua assenza sia dovuta ad altri motivi: in città circolano molte voci. Sano, o abbastanza sano, Smalling rimane un difensore esperto, adatto alla difesa a tre e perfetto per la Serie A. A centrocampoAnche a centrocampo l’Inter può provare a far fruttare il lavoro sottotraccia fatto in questi mesi. Sembra infatti già pronto l’accordo per l’estate con Zielinski a parametro zero. Perché allora non provare ad anticipare il suo arrivo? Il polacco sarebbe sicuramente una gradita aggiunta per Inzaghi, a cui probabilmente non dispiacerebbe avere una mezzala in più - considerando l’impiego con il contagocce di Klassen e che in estate stava arrivando Samardzic poi sostituito da Pavard.

Il confronto tra lo Zielinski della scorsa stagione e il Mkhitaryan di questa.

Proprio Samardzic, a un passo dal Napoli, potrebbe liberare Zielinski, anche se rimane una possibilità poco concreta, anche per motivi puramente ideologici (De Laurentiis che fa un favore all’Inter?). Trovare una mezzala libera sul mercato e che sia pronta per giocare nell’Inter sembra veramente difficile, anche considerando la presenza di Klaasen, che per quanto poco è stato impiegato, si allena con la squadra da quattro mesi. Forse tanto vale fidarsi del talento dell'olandese e della possibilità di Frattesi di sostituire sia Barella che Mkhitaryan.Per qualcuno l’arrivo di Zielinski sarebbe servito (o servirà) anche a coprire il ruolo di vice-Calhanoglu. Quel compito dovrebbe spettare ad Asllani e l’albanese ha mostrato di essere più avanti rispetto all’anno scorso. Avrebbe senso prendere qualcuno che può giocare davanti alla difesa? In estate l’Inter ha cercato di arrivare a Maxime Lopez, che oggi alla Fiorentina sta faticando a trovare spazio. Il francese non offre le stesse garanzie di Calhanoglu nelle letture difensive (e non ha neanche lo stesso talento), ma è sicuramente un centrocampista che si troverebbe a suo agio nel coordinare la fase di possesso dell’Inter di Inzaghi e magari può essere preso in prestito. L'attaccoIn attacco c’è forse l’unica vera dolente nota della stagione dell’Inter fin qui. Arnautovic è stato fermato da un infortunio, ma è soprattutto Alexis Sanchez a non sembrare allo stesso livello del resto della rosa. Il cileno è tornato a Milano dopo un’ottima stagione in Francia, ma non sta funzionando. Prima di trovare un sostituto, l’Inter dovrebbe liberarsi di lui o con una cessione o con una buona uscita; un’ipotesi al momento poco concreta, ma chissà: il mercato di gennaio è misterioso. Al suo posto, sembra, l’Inter sta cercando un centravanti in grado di occupare l’area di rigore, segnare anche partendo dalla panchina. Anche qui, sembra incredibile ma è il modus operandi di Marotta da sempre, l’Inter potrebbe avvantaggiarsi del lavoro fatto dietro le quinte. I nerazzurri infatti sembrano vicini a mettere sotto contratto Taremi da giugno. L’iraniano non sta avendo una grande stagione e forse non sarà più l’attaccante da 31 gol in stagione del 2022, ma rimane un calciatore tecnico, con una presenza forte in area di rigore. Insomma, un eccellente alternativa a Thuram e Lautaro.

Averlo già a gennaio è particolarmente difficile, sia per la necessità di trattare col Porto sia perché al momento manca il posto da extracomunitario (occupato proprio da Sanchez). Anche per questo nei giorni scorsi è rispuntato fuori il nome di Mauro Icardi. Tra il centravanti del Galatasaray e l’Inter è difficile scindere tra possibilità reale e pettegolezzo, ma certo farebbe comodo a Inzaghi: pochi calciatori, ancora oggi, sono meglio di Icardi dentro l’area di rigore. Sembra però più fantamercato che non una possibilità concreta. Molto diverso da Taremi e Icardi, per caratteristiche, ma più vicino a Sanchez, è l’altro nome uscito in questi giorni. Andrej Kramaric dell’Hoffenheim, da sempre vicino alle squadre italiane e presenza fissa nel giro della Nazionale croata. Kramaric è più una punta di raccordo, uno che ha giocato anche come trequartista, che ama venire incontro, con una buona tecnica individuale. Non è un centravanti da usare come target per i lanci lunghi, ma non è neanche uno di quelli che non segnano neanche con le mani. Ha 32 anni e il meglio della sua esuberanza atletica sembra essere alle spalle, ma non sarebbe una cattiva aggiunta a un sistema offensivo già di alto livello.

Sono altri i nomi che si potrebbero fare per l’attacco (Muriel, che potrebbe essere ceduto dall'Atalanta con il rientro di El Bilal Tourè; Martial, che però prende 9 milioni o il prestito di Broja, ai margini nel Chelsea), ma anche per gli altri reparti, perché ogni squadra è a una caviglia che si gira male dal disastro. Il calciomercato di gennaio è però, per definizione, quello delle squadre che devono “riparare” e se c’è una squadra che non deve farlo è proprio l’Inter. Quindi anche se, oltre a Buchanan, non arriverà nessun altro giocatore, sarebbe sbagliato parlare di immobilismo o di mancanza di soldi o di fantasia. L’Inter è un'ottima squadra a prescindere da come andrà questo mese.

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